medici_1Continua la mobilitazione dei Sindacati della Sanità Privata Fp/Cgil, Fps/Cisl e Uilp/Fpl per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da oltre 4 anni. La mobilitazione nazionale che si sta svolgendo da diverse settimane nel mese di settembre e ha già visto il coinvolgimento di numerosi lavoratori anche nella nostra provincia, prevede lunedì 5 ottobre una nuova giornata di protesta.

In tutta la regione Emilia-Romagna saranno organizzati presidi davanti alle strutture private più importanti e a Modena si terrà un presidio davanti a Hesperia Hospital. In mattinata, dalle ore 11 e fino alle ore 13, davanti all’Hesperia lavoratori delle strutture sanitarie private insieme a numerosi delegati sindacali della sanità pubblica (che hanno aderito in solidarietà alla protesta) distribuiranno volantini e terranno un’assemblea davanti all’ingresso principale per ribadire le ragioni della protesta. In contemporanea alle manifestazioni territoriali, i Sindacati di categoria regionali terranno una conferenza stampa.

I Sindacati di CGIL CISL e UIL ritengono di riportare all’attenzione pubblica la gravità di un tale mancato rinnovo contrattuale che produce un vero e proprio sfruttamento di professionisti che garantiscono, assieme ai lavoratori della sanità pubblica, la tenuta della rete dei servizi sanitari in questa Provincia. Siamo di fronte a datori di lavoro che oltre a poter contare sulla garanzia di prestazioni assicurate dal pubblico, hanno già accantonato da tempo le risorse per corrispondere interamente gli aumenti contrattuali richiesti. Questa vertenza viene invece utilizzata impropriamente, per fare pressione nei confronti della Regione Emilia-Romagna, affinché provveda all’adeguamento delle rette riconosciute alle strutture private.

Si chiede di arrivare al più presto a quell’assunzione di responsabilità, che fino ad oggi non c’è stata né da parte delle istituzioni, Regione compresa, né da parte dei datori di lavoro, ma che certamente non può creare un danno a quei lavoratori che con la loro professionalità, continuano a garantire buoni risultati e un’assistenza di qualità ai cittadini. Non possiamo accettare che si arrivi a delegittimare il valore insostituibile ed unico del contratto nazionale.