pesce_3“Negli ultimi giorni – dichiara il dott. Massimo Becchi presidente delle Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente si sono intensificati i nostri servizi di vigilanza soprattutto nella bassa reggiana, con l’intento di verificare durante la notte casi di pesca in orari e con atrezzi non consentiti. Proprio queste verifiche, fatte in corrispondenza dei canali d’irrigazione, hanno permesso di sequestrare del pesce e delle attrezzature di pesca e commissionare le relative sanzioni”. “Infatti durante lo svaso dei canali di bofica, in particolare della Fiuma, non è raro imbattersi in pescatori che di notte con bilancini o reti si accingono, spesso a ridosso di ponti dove è più facile che il pesce si accumuli, a pescare, violando regole elementari come gli orari di pesca e i luoghi in cui questa attività è consentita, con mezzi talvolta vietati dalla normativa regionale. E’ un problema che investe molte zone della nostra pianura, dove oltre ai pescatori reggiani, si sommano anche quelli cinesi ed extracomunitari, molte volte completamente sprovvisti di licenza e usi a depredare con reti i canali, raccogliendo indiscriminatamente tutto il pesce, anche quintali in una sola volta”.

“E’ inoltre necessario che gli svasi avvengano con un lento rilascio delle acque e non velocemente, permettendo al pesce di spostarsi senza resatre intrappolato in sifoni, chiuse o buche. Sono infatti stati rivenute situazioni di forte accumulo di pesce in un ristrettissimo spazio, che rendono necessario un pronto recupero da parte delel squadre di volontari addette a questo compito”.