CislSarà presentato domani – sabato 28 novembre – ai cittadini modenesi il nuovo patto fiscale proposto dalla Cisl per aiutare le famiglie. Dalle 9 alle 12 un gazebo sarà allestito in via Emilia Centro, sotto i portici del Collegio; i sindacalisti Cisl distribuiranno materiale informativo e saranno a disposizione dei cittadini per rispondere a domande e richieste di chiarimenti.Nei giorni scorsi il documento è stato illustrato al sindaco di Modena, Giorgio Pighi, al prefetto Giuseppina De Rosa e al presidente della Provincia, Emilio Sabattini.

«Abbiamo bisogno di una riforma fiscale che avvantaggi i lavoratori e pensionati e favorisca il sostegno alle famiglie – spiega il segretario provinciale della Cisl, Francesco Falcone – Cosa chiediamo? L’incremento della lotta all’evasione fiscale, un fisco equo e meno oppressivo anche per le imprese, lo spostamento del peso fiscale sulle grandi rendite finanziarie, ma senza colpire i piccoli risparmiatori, la riduzione degli sprechi di risorse pubbliche colpendo la mala amministrazione degli enti locali».

Falcone ricorda che le famiglie italiane hanno oggi pochissimi sostegni da parte dello Stato; per questo la Cisl sostiene l’opportunità di un nuovo assegno familiare unico per lavoratori dipendenti e autonomi, tarato sul reddito familiare e l’ampiezza della famiglia. A livello locale la Cisl chiede ai Comuni di non aumentare imposte e tariffe nel 2010, anzi di ridurre il carico fiscale su cassintegrati, disoccupati di lunga durata, famiglie con il mutuo sulla casa.

Il sindacato di Palazzo Europa parte dalla constatazione che i bilanci individuali e familiari di molti modenesi sono peggiorati a causa della crisi. «Gli amministratori locali devono avere il coraggio di ribaltare la tradizionale struttura dei bilanci comunali, non più adeguati – afferma Falcone – a soddisfare bisogni molto diversi rispetto agli anni scorsi. I bilanci vanno ricomposti con criteri completamente nuovi e concertati con il sindacato. Oggi bisogna dare priorità assoluta e risorse agli interventi che possono aiutare la ripresa economica, rilanciare i consumi, sostenere le famiglie in difficoltà, tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori e pensionati», conclude il segretario provinciale della Cisl.