Charles_DarwinProsegue nell’ambito della mostra su “Darwin: Modena e 200 anni di evoluzione”, allestita al Foro Boario (via Bono da Nonantola 2) a Modena grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e dalla Società dei Naturalisti e Matematici di Modena, il ciclo di conferenze di approfondimento dedicate agli studi svolti dallo scienziato inglese.

Un secondo appuntamento si tiene oggi – sabato 28 novembre – alle ore 16.00 presso l’Accademia di Scienze Lettere ed Arti di Modena (Corso Vittorio Emanuele, 59) e riguarderà “Paleogenetica: nuove prospettive nello studio dell’evoluzione umana”, che verrà introdotto dal dott. David Caramelli dell’Università di Firenze.

“Negli ultimi 20 anni – afferma il prof. David Caramelli dell’Università di Firenze – le ricerche sul DNA antico sono passate dal recupero di corti frammenti di DNA mitocondriale in pochi campioni del tardo Olocene, a studi su larga scala di antiche popolazioni, alla caratterizzazione di loci nucleari importanti dal punto di vista fenotipico, fino al sequenziamento dell’intero genoma mitocondriale di animali estinti. Una migliore conoscenza dei processi di degradazione e degli effetti dei danni sulle molecole di DNA antico hanno cominciato a fornire basi sempre più robuste per questo tipo di ricerca. Inoltre, le informazioni genetiche ottenute dai campioni antichi si stanno rivelando un mezzo fondamentale per testare le assunzioni fatte negli studi evoluzionistici e di genetica di popolazione riguardo alla ricostruzione di eventi avvenuti nel passato. Risultati preliminari hanno rivelato per alcune popolazioni storie evolutive sorprendentemente complesse ed hanno messo in evidenza che gli studi filogeografici basati sui soli dati moderni possono portare a interpretazioni non corrette anche riguardo a tempi evolutivi recenti. Con l’avvento ed il continuo sviluppo di metodologie appropriate, il DNA antico è diventato uno strumento molto utile sia nelle ricerca biologica pura che in quella applicata e si sta anche indirizzando verso applicazioni nuove ed inaspettate”.

Mentre domani – domenica 29 novembre – alle ore 15.00 presso la Saletta della Mostra al Foro Boario (via Bono da Nonantola, 2) a Modena è in programma una lezione della prof.ssa Lara Maistrello del Dipartimento di Scienze Agrarie e degli Alimenti dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia che parlerà di “Evoluzione in società: viaggio tra gli insetti sociali”.

“Basate sulla divisione del lavoro, con individui fertili specializzati per la riproduzione ed altri sterili che cooperano nell’allevare la prole, le colonie di formiche, api e termiti rappresentano le forme più avanzate di vita in società ed il loro successo evolutivo è testimoniato dalla schiacciante dominanza ecologica e numerica di questi insetti nella maggior parte degli ecosistemi terrestri – afferma la prof.ssa Lara Maistrello dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia -. Indispensabili per il nostro sostentamento e per il riciclo del materiale animale e vegetale, ma al tempo stesso temuti per i danni che talora possono provocare, gli insetti sociali offrono l’occasione per un affascinante viaggio alla scoperta di sofisticati sistemi di comunicazione e di esempi di massima efficienza nell’organizzazione dei nidi e nello sfruttamento delle risorse, che rappresentano mirabili modelli per lo sviluppo sostenibile della società umana, ad es. negli ambiti della bioarchitettura, della produzione efficiente ed economica di biocombustibili e della cooperazione tra robot”.

La mostra, che racconta la vita e le scoperte di uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, delle sue originali osservazioni su animali, piante, fossili e minerali, della sua teoria dell’evoluzione e di come il mondo accademico e della cultura modenese si dimostrò ricettivo verso le idee di Darwin, continua ad essere meta da parte di visitatori e scolaresche: nelle prime due settimane sono state registrate oltre 3000 presenze e la visita di 56 scuole, tra primarie e secondarie.

L’esposizione, ad ingresso libero, e che nei giorni di apertura (fino al 12 dicembre) ha in programma percorsi di visite guidate, attività didattiche per le scuole, incontri e dibattiti, è suddivisa in 4 sezioni: Darwin e Modena – storia di uno scienziato e divulgazione di un’idea; Darwin naturalista – gli organismi, i contenuti e la loro distribuzione; Darwin geologo – le rocce, i fossili ed il tempo dell’evoluzione e Darwin biologo – osservare la natura per capire l’evoluzione.

Lo stile della mostra si sta facendo apprezzare per il suo carattere divulgativo, ma rigoroso, e per la scelta degli approfondimenti proposti attraverso le sue sezioni, che ne consentono una lettura a più livelli. Il percorso espositivo si sta rivelando adatto ad un pubblico di interessati e di curiosi, non necessariamente di addetti ai lavori e, in particolare, di studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.