bilancio_partecipato2Maggioranza compatta (contraria la minoranza) nell’approvazione del bilancio comunale di previsione 2010, avvenuta nel corso della seduta di giovedì 17 dicembre del Consiglio comunale di Formigine.

Il bilancio di previsione 2010 è il primo di questa nuova legislatura pesantemente condizionato dalla crisi economica che ha investito l’economia italiana e in modo particolare il nostro Distretto. L’Amministrazione ha scelto di adottare misure straordinarie durante questo 2009, confermate anche per il 2010, per dare risposte, seppure necessariamente parziali, al crescere di questi bisogni. Gli stessi grandi cantieri di opere pubbliche che sono stati avviati (ad esempio, le nuove scuole primarie del Capoluogo e di Magreta) sono in questo momento tra i pochi ‘investimenti sul futuro’, e fonte anche attraverso l’indotto, di nuovo lavoro. La programmazione di bilancio 2010/2012 subisce una forte riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato in favore dei Comuni che si aggiungono agli effetti della crisi economica con una riduzione degli oneri di urbanizzazione legati all’andamento del mercato edilizio. Nel corso degli ultimi anni, le amministrazioni locali hanno visto progressivamente ridurre gli spazi di autonomia e di decisione. Il Comune di Formigine ha sempre rispettato gli obiettivi di miglioramento sanciti dal Patto di stabilità, ma la nuova formulazione non premia i risultati già raggiunti e impone ulteriori vincoli: una riduzione del saldo finanziario per il nostro Comune di 2,3 milioni euro circa nel 2010. A questa pesante misura si aggiunge il taglio dei trasferimenti che per Formigine ammonta a 233 mila euro, accompagnato da una vera e propria limitazione dell’autonomia impositiva attraverso la conferma del blocco di tributi ed addizionali.

Per il solo anno 2010 è stato fatto fronte a 600 mila euro circa di maggiori spese “obbligatorie” in gran parte derivanti dai servizi di welfare, sociali ed educativi, la cui richiesta a Formigine è in continuo aumento (assistenza domiciliare, minori e handicap, contributi economici straordinari, nuovi plessi scolastici). Si è scelto di dare risposta alle nuove richieste e di confermare la rete dei servizi in essere. La manovra di bilancio si è chiusa senza aumentare l’imposizione fiscale e mettendo in campo azioni di miglioramento dell’efficienza, di contenimento della spesa, di revisione delle tariffe, di equità sui temi del recupero e di maggiore rigore nei controlli sul territorio. Sono stati predisposti diversi interventi di riorganizzazione della macchina comunale e dei servizi in appalto e di riassetto delle spese per servizi non indispensabili, per potere ottenere una quadratura di bilancio la cui tenuta nel tempo è compromessa, se non verranno ridate risorse alle amministrazioni locali. In caso contrario, le limitazioni andranno a discapito anche dei servizi necessari.

Invariate le aliquote Ici e l’aliquota dell’addizionale Irpef, previsto un adeguamento al tasso d’inflazione programmato (1,5%) che in questo modo coprirà il 41,65% medio dei servizi a domanda individuale (mensa scolastica, trasporto scolastico, pre-post scuola, centri estivi, centri bambini e genitori), per recuperare almeno in parte l’aumento dei costi dei servizi in continuo potenziamento.

Il Piano degli investimenti del triennio 2010/2012 ha una consistenza di 8,5 milioni di euro di opere pubbliche, alle quali si devono aggiungere ulteriori 32 milioni di euro di opere che saranno realizzate dalla Formigine Patrimonio srl; opere che sono previste nel programma 2009/2014. Questo piano trova la sua sostenibilità finanziaria attraverso lo sviluppo di un piano di dismissione del patrimonio disponibile, e non più utilizzato per circa 8,7 milioni di euro e il ricorso all’indebitamento.

“Il nostro conto economico segna la riserva e la tenuta della rete dei servizi è a rischio perché strettamente legata all’attuazione del federalismo fiscale e al ripristino dell’autonomia tributaria ai Comuni senza la quale la politica dei tagli e ritagli rischia di trasformarsi in una pesante strozzatura delle capacità di intervento sui servizi primari – spiega l’Assessore al Bilancio Maria Costi – Alla riduzione delle entrate per effetto della crisi e all’aumento inevitabile dei costi di gestione, il Governo risponde con un Patto di stabilità che pone vincoli particolarmente rigidi e con la riproposizione di una sorta di federalismo fiscale a rovescio. Altro che federalismo fiscale: i cittadini del Comune di Formigine pagano, solo di Irpef, più di 100 milioni di euro all’anno e di questo importo il Governo eroga al Comune solo il 6% circa…”.

“Gli obiettivi di questo bilancio 2010 sono certamente ambiziosi – dichiara il Sindaco Franco Richeldi – la volontà è di continuare a salvaguardare e perseguire la qualità del vivere a Formigine, in coerenza con il programma di mandato. Penso ad esempio ai cantieri delle nuove scuole primarie del capoluogo e di Magreta, alla Tangenziale sud, al nuovo centro pasti in via Quattropassi tramite un project finance, al progetto per la realizzazione della nuova scuola dell’infanzia Ginzburg. Proseguirà inoltre il percorso di elaborazione del Piano Strutturale Comunale (PSC) il cui obiettivo prioritario è il contenimento dell’espansione residenziale, con l’aumento del settore dell’edilizia convenzionata ed agevolata per l’accesso alla casa e della qualità e quantità dei servizi assistenziali ed educativi. Le difficoltà e le variabili sono però tante, a partire dall’incerta evoluzione della crisi economica in atto, crisi con la quale dobbiamo proseguire a misurarci e che non possiamo considerare alla nostre spalle. Ho tuttavia la speranza, vorrei dire la certezza, che Formigine, la comunità formiginese, il suo sistema sociale, economico e politico, abbia in sé tutte le potenzialità per puntare al superamento della crisi. Ringrazio infine, tutte le forze politiche, che hanno mostrato in Consiglio comunale un atteggiamento propositivo e costruttivo “.