Il Partito Socialista, aveva posto all’attenzione del Consiglio Comunale di Sassuolo, alla fine dell’anno 2008, attraverso un ordine del giorno, la opportunità,vista la crisi in atto, di chiedere attraverso l’Osservatorio Regionale degli Studi di Settore, la sospensione degli stessi.

Nel documento si sollecitava l’iniziativa di portare la questione a livello dell’assemblea dei Comuni del Distretto Modenese della Ceramica per l’approvazione di un documento coordinato e condiviso da sottoporre alle associazioni di categoria. L’ordine del giorno fu miseramente boicottato, attraverso la tattica di far mancare il numero legale, e gli individuati farisei dell’epoca oggi si fanno mallevadori dell’iniziativa sui giornali. Il fatto positivo, al di la delle primogeniture è che il documento, proposto a fine anno 2009, da una Associazione di Artigiani, è stato approvato preventivamente ed unitariamente dai Sindaci dei Comuni del Distretto Ceramico e dai Sindaci del Distretto Montano.

Si è perso un anno ed i contribuenti sanno chi ringraziare se fra qualche giorno dovranno anche per quest’anno applicare gli studi. Anche in questo caso citiamo il Maestro Andreotti.

Prendiamo spunto dai dati pubblicati dal Ministero dell’Economia sulle dichiarazioni dei redditi presentate nell’anno 2008 per l’anno 2007 e vediamo se qualcuno ha proposte da fare o qualcosa da dire.

Sempre a titolo di mera ricapitolazione nell’anno 2007 i contribuenti italiani hanno pagato duramente la scellerata scelta, dell’allora governo in carica, di passare dal meccanismo delle deduzioni a quello delle detrazioni che ha dispiegato, oltre che un aumento della pressione fiscale erariale, un consistente aumento della pressione fiscale locale (addizionale comunale e regionale), duramente attaccata dai socialisti, ma anche in questo caso si trovarono di fronte ad interlocutori “sordi”.

Non si è trovato il tempo di mettere fine alla crisi finanziaria iniziata nel lontano 1992,a tassare le rendite finanziarie, ad applicare il quoziente famigliare che favorisce la famiglia, la natalità ed anche i consumi. Basterebbe copiare la Francia dove con tale istituto fiscale un pari reddito ( € 55.000,in Francia paga € 3000 di tasse ed in Italia circa 15.000).

Non abbiamo avuto risposte sulla idea di una area metropolitana Modena – Reggio; mancano risposte sulla costituzione dei Distretti Produttivi e reti di impresa, silenzio sulla proposta di chiedere al Ministero delle Attività Produttive, la crisi del Distretto della Ceramica per l’accesso agli “incentivi” ( siamo sicuri che entreranno i mobili della Brianza, gli scooter, elettrodomestici…..vedere le collocazioni geografiche).

Contribuenti complessivi 41.066.588

Dichiarazioni presentate 43.248.882 ( è compreso il mod. 770 dal quale si è rilevato il reddito dei contribuenti lavoratori dipendenti e pensionati)

Redditi medi per area geografica :

– Nord-Est € 19.880

– Nord-Ovest € 21.480

– Centro € 19.990

– Sud € 15.050

– Isole € 15.437

– Media Nazionale € 18.872

Contribuenti con redditi superiore ad € 100.000 n° 382.663 pari al 0,93%

– lavoro dipendente n° 218.198 frequenze

– pensione n° 99.506 frequenze

– impresa n° 33.742 frequenze

– autonomo n° 87.451 frequenze

– partecipazione n° 87.367 frequenze

– terreni n° 110.888 frequenze

– fabbricati n° 333.947 frequenze

– altri redditi n° 94.582 frequenze

NB le frequenze,viene spiegato dal Ministero, rappresentano il numero di soggetti che dichiarano redditi di diversa natura, nella stessa dichiarazione.

Reddito Nazionale medio per tipologia

– lavoro dipendente € 19.335

– pensione € 13.448

– impresa € 18.980

– autonomo € 37.124

– partecipazione € 19.927

– terreni € 290

– fabbricati € 1.740

– altri redditi € 4.340

EMILIA ROMAGNA – reddito medio per tipologia

 – lavoro dipendente € 20.180

– pensione € 13.800

– impresa € 21.180

– autonomo € 34.790

– partecipazione € 20.410

– terreni € 560

– fabbricati € 1.960

– altri redditi € 4.550

Contribuenti in Emilia Romagna 3.362.171 pari all’ 8,19% del dato nazionale con reddito complessivo di € 683.349.510 pari al 8,8% del reddito complessivo nazionale dichiarato (€ 7.700.543.180) e seconda regione dopo la Lombardia.

Società di capitali Emilia Romagna n° 83.612

-con dichiarazione in utile civilistico n° 46.805 ed € 257.370 ( dato nazionale € 293.420) si segnala che a livello nazionale le società che presentano un utile civilistico superiore ad € 4.000.000 appartengono al settore bancario-assicurativo ed energetico.

Società di persone Emilia Romagna n° 102.603

-reddito di impresa- frequenze 74.208 media reddito € 46.640

-autonomo- frequenze 3.505 media reddito € 147.440

-allevamento- frequenze 504 media reddito € 19.100

-fabbricati – frequenze 1.797 media reddito € 5.800

-terreni – frequenze 8.318 media reddito € 4.980

Non partecipiamo alle dispute sulla evasione fiscale, dopo aver assistito alla vergognosa legge sullo scudo fiscale e fortemente denunciata dai socialisti.

Diffidiamo dei giudizi apodittici senza prima analizzare con serietà i dati. Nel nostro paese e per quel che ci riguarda,in questa sede,in Emilia Romagna e nel Distretto di Sassuolo,sono tante le piccole imprese,civilisticamente registrate tra le società di persone

Abbiamo una frequenza,a livello nazionale, di società con reddito di impresa in utile ( numero di 731.666 e con media reddituale di € 43.340 ) ma se guardiamo le frequenze ed il reddito dichiarato da contribuenti

da € 50.000 ad oltre € 400.000

abbiamo:

-178.357 frequenze con un reddito medio di € 112.770

come abbiamo società con reddito di lavoro autonomo con 39.400 frequenze ed una media reddituale di € 154.510 ma se guardiamo le frequenze con redditi da € 50.000 ad oltre € 400.000

abbiamo:

– 24.048 frequenze con un reddito medio di € 237.840

Con riferimento alla realtà modenese si hanno a disposizione dati dell’anno 2006.

Sono stati esaminati i dati dei contribuenti che hanno dichiarato un reddito imponibile superiore ad € 100.000 nei comuni capo distretto industriale e nei comuni del distretto modenese della ceramica

Modena – imponibile medio € 21.555 – contribuenti con imponibili superiori ad € 100.000 n° 2291 pari ad 1,91% delle frequenze

Sassuolo- imponibile medio € 20.103 – contribuenti con imponibile superiore ad € 100.000 n° 405 pari ad1,57% delle frequenze

Carpi – imponibile medio € 17.651 – contribuenti con imponibile superiore ad € 100.000 n° 487 pari ad 1,17% delle frequenze

Mirandola- imponibile medio € 17.489 – contribuenti con imponibile superiore ad € 100.000 n° 197 pari ad 1,29% delle frequenze

Fiorano – imponibile medio € 18.762 – contribuenti con imponibile superiore ad € 100.000 n° 76 pari a 0,71% delle frequenze

Formigine- imponibile medio € 20.671 – contribuenti con imponibile superiore ad € 100.000 n° 333 pari ad 1,66% delle frequenze

Maranello- imponibile medio € 20.993 – contribuenti con imponibile superiore ad € 100.000 n° 109 pari ad 1,02% delle frequenze

IRPEF pagata e valore medio:

– Sassuolo € 133.997.118 – € 5.200

– Carpi € 183.682.762 – € 4.418

– Modena € 662.397.442 – € 5.665

– Mirandola € 67.758.156 – € 4.424

– Fiorano € 50.526.220 – € 4.705

– Formigine € 107.050.016 – € 5.328

– Maranello € 59.257.749 – € 5.583

Un ultima valutazione è dedicata allo sfilacciamento dei rapporti economici tra imprese. Pagamenti ad un anno delle prestazioni fornite dagli operatori dell’indotto sono, oramai, la prassi. Richieste di “concordati preventivi” con ripartizioni “ parve “ stanno danneggiando fortemente sempre l’indotto. Speriamo che si apra un capitolo sui problemi.

(Mario Cardone, Direzione Provinciale Modenese Partito Socialista)