Fino alla fine degli anni ’90 la gestione del Pronto Soccorso era a carico dei medici di reparto che indipendentemente dall’ambito specialistico esercitato (dalla chirurgia, alla medicina, dalla ortopedia alla ginecologia) ruotavano nella copertura dei turni.

Il modello organizzativo attuato successivamente dall’Azienda USL di Reggio Emilia, in tutti i 5 ospedali del Presidio Ospedaliero, Correggio compreso, ha previsto l’attribuzione di un organico medico dedicato, rappresentato all’inizio da medici della emergenza territoriale in regime di convenzione, progressivamente stabilizzati in questi ultimi anni come dipendenti per garantire una maggiore competenza clinica e qualità del servizio.

Nei casi di emergenza territoriale che prevedono l’uscita dell’automedica, su attivazione della Centrale Operativa 118, un medico ed un infermiere di Pronto Soccorso garantiscono l’uscita e l’intervento sul territorio, come previsto dai criteri regionali per i Pronto Soccorso con meno di 15.000 accessi/anno.

In questi casi, la sostituzione del medico in Pronto Soccorso è garantita dai medici di area internistica, così come avviene in tutti gli altri ospedali della Azienda, essendo ormai ampiamente riconosciuto, sia sul versante scientifico che organizzativo, che è questa la professionalità più adeguata.

Ciò premesso si ritiene opportuno sottolineare che gli accessi al Pronto Soccorso di Correggio sono sostanzialmente stabili nel tempo: 12.938 nel 2003, 13.008 nel 2004,13.793 nel 2005, 13.652 nel 2006, 13.112 nel 2007, 13.214 nel 2008, 13.731 nel 2009.

Per quanto riguarda le uscite dell’automedica, dal 2003 al 2009, sono passate in media, nelle 24 ore, da 2,9 nel 2003 a 2,6 nel 2009, a seguito dell’ attivazione dell’automedica a Guastalla. Di queste nella fascia oraria dalle ore 20 di sera alle ore 8 del mattino, la media delle uscite dell’automedica è stata di 1.

Fino al 2003 di notte era presente in Pronto Soccorso un solo infermiere ed era attivo il servizio di portineria.

Dal 15 settembre 2003, dunque non di recente, ma da quasi sette anni, con la chiusura notturna della portineria, l’organico infermieristico del Pronto Soccorso è stato potenziato con 5 unità: ciò ha consentito di attivare il doppio turno infermieristico notturno, come in tutti gli altri PS della provincia che peraltro hanno maggior numero di accessi, con l’obiettivo di qualificare il servizio e la risposta all’utenza. Si fa rilevare che nel caso di uscita dell’automedica, che si ribadisce avviene in media una volta per notte, sono previste specifiche procedure operative non solo di sostituzione del medico, ma anche di integrazione con il personale infermieristico e tecnico degli altri reparti in caso di necessità. Si ricorda inoltre che, nella prospettiva della qualificazione e del miglioramento del servizio dal 2006 è stato nominato un Direttore della Unità Operativa, precedentemente non previsto, che dirige il Pronto Soccorso di Correggio e quello di Guastalla. Dall’inizio del 2010 l’organico medico è stato potenziato con una ulteriore unità. I medici in servizio sono così passati da 5 a 6, oltre al primario, e questo consente il raddoppio della presenza medica durante le fasce orarie diurne a maggior accesso.

Per concludere, il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Correggio, che non presenta carenza di personale, ampiamente commisurato ai volumi di attività, è stato potenziato e qualificato.

(La Direzione Generale Azienda USL)