Quarta edizione di Doc in Tour: dall’1 aprile 25 documentari d’autore in 30 sale dell’Emilia-Romagna. Migliaia di spettatori nelle scorse edizioni per un genere che la Regione conferma di voler sostenere.

Trenta sale cinematografiche regionali coinvolte tra il circuito Fice che riunisce le sale d’essai e quelle gestite dai Comuni; venticinque documentari di autori o case di produzione emiliano-romagnole o con temi che riguardano la regione. Tremila gli spettatori che nella scorsa edizione hanno seguito le proiezioni. Sono queste alcune cifre della quarta rassegna regionale sul documentario “Doc in tour – Documentari in Emilia-Romagna”, presentata oggi a Bologna, che prenderà il via l’1 aprile e proseguirà fino al 31 maggio 2010.

Quattro i promotori dell’iniziativa: Regione Emilia-Romagna, Fice Emilia-Romagna (Federazione italiana cinema d’essai), Cineteca di Bologna – Progetto Fronte del Pubblico e D.E-R – Associazione dei documentaristi emiliano-romagnoli. La rassegna è curata da Anna Di Martino e Davide Zanza.

La rassegna nasce dalla consapevolezza della necessità di diffondere il documentario come importante strumento di indagine delle dinamiche sociali e in generale del nostro tempo. Punto di incontro fra creatività e informazione, il documentario è un mezzo di comunicazione innovativo e attuale: racconta e descrive aspetti peculiari della realtà che ci circonda offrendo spunti per una riflessione più profonda.

“Doc in tour” intende valorizzare il lavoro dei documentaristi che operano in Emilia Romagna ed anche l’impegno della Regione a livello produttivo, partecipando in qualità di soggetto finanziatore alla realizzazione di alcune opere. La manifestazione consente inoltre di distribuire lavori che difficilmente arriverebbero in sala.

Concetti che sono stati ribaditi oggi dall’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Alberto Ronchi, durante la conferenza stampa di presentazione della rassegna. “Abbiamo dato un indirizzo coerente e preciso alle nostre politiche culturali per il cinema – ha detto Ronchi – veicolando il nostro sostegno su documentari e animazione, non solo per la produzione ma anche per la distribuzione. Credo che sia una politica che abbia pagato e che vada riconfermata e potenziata con maggiori fondi, per fare di questa regione un punto di riferimento in Italia in questi ambiti”.

I venticinque documentari regionali proposti offrono al pubblico riflessione e approfondimento su svariati temi : immigrazione e integrazione (Hanna & Violka; Miss Little China; Il nemico interno. Musulmani a Bologna; O’ Scià. La frontiera), paesi e conflitti lontani (Mostar United; Piombo fuso; Passi leggeri), ambiente (Be water, my friend; Una montagna di balle), biografia di autori, artisti e personaggi pubblici (Antonio Ligabue. Fiction e realtà; Ferdinando Scianna), spaccati dell’Italia passata e di oggi (La febbre del fare; Piazzàti; Gente d’Alpe; Il giorno in cui la notte scese due volte; L’isola dei sordobimbi; L’Italia del nostro scontento; Magari le cose cambiano; Miss Little China; Una montagna di balle; Il nemico interno. Musulmani a Bologna; Over the rainbow; + o -, il sesso confuso. Racconti di mondidell’era Aids; Quando combattono gli elefanti; Uso improprio), memoria o amarcord (Brustulein. Cinema da sgranocchiare al cinema), musica (My main man. Appunti per un film sul jazz a Bologna; La voce Stratos).

Tutte le informazioni sul sito Doc in tour.