Ho letto oggi una nota del Vicesindaco Borsari che confronta i dati su disoccupazione di Carpi e Sassuolo, portando questi dati come esempio di buongoverno dell’amministrazione di cui fa parte. Mi piacerebbe sapere come ha fatto Carpi a limitare da sola gli effetti della crisi in maniera così eclatante, visto che da tempo le amministrazioni dicono di avere le mani legate dal Governo centrale. E poi se la ricetta è così efficiente, applichiamola ovunque… Oppure forse sulle aziende che vanno in crisi e chiudono, sulle richieste di mobilità o cassa integrazione il Comune non ci può far nulla, perché non può risanare le aziende in crisi, ma solo contenere col welfare i contraccolpi sociali. E quindi i numeri sfoggiati da Lorena Borsari sono solo la fotografia di stati dell’arte differenti, indipendenti dalla volontà dei singoli sindaci.

Però una cosa positiva c’è: Carpi si confronta con Sassuolo, e magari tenta di far meglio. E questo, caro vicesindaco è il più chiaro degli esempi di quanto diciamo da tempo, ovvero che il vero sale della democrazia è l’alternanza, anche quando essa significa confronto, e sana competizione per dare soluzioni migliori.

Infine inviterei il Vicesindaco di Carpi a indicarci le notizie di cronaca che parlano di ronde padane rissose a Milano, giusto per capire a cosa si riferisce: non è con luoghi comuni non comprovati da fatti che si fa buona politica. Vorrei poi ricordare che il problema di usare volontari per presidiare il territorio è stato posto proprio in virtù di queste tanto vituperate ronde, che altro non sono che cittadini che aiutano altri cittadini.

(Prof.ssa Giuseppina Baggio, Consigliere comunale – PDL Carpi)