“La giunta la faro’ in tempi brevi, ma non so dire quando, posso dire che la Regione sara’ rapidissimamente operativa”. E’ quanto il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, appena rieletto per il terzo mandato, risponde in conferenza stampa a Bologna a chi gli domandava quando sara’ pronta la nuova squadra di governo di Viale Aldo Moro. Errani non ha dunque fornito una data, ma promesso ai cronisti che “in tempi brevi, saprete tutto tramite una conferenza stampa o un comunicato”. 

Errani chiede che sul federalismo fiscale il Governo passi dalle parole ai fatti, ma annuncia anche la Regione stessa presentera’ “una proposta anche legislativa per introdurre un patto di stabilita’ regionale e territoriale”. “Sara’ la prima esperienza di federalismo reale, rispetto alle chiacchiere che fa il Governo” scandisce Errani in conferenza stampa a Bologna, assieme al segretario regionale del Pd Stefano Bonaccini a i sindaci Democratici delle principali citta’ emiliano-romagnole.

“Da qui parte un’operazione verita’” promette Errani, sostenendo in pieno le richieste dei sindaci e ricordando che “tutti i Paesi avanzati, in un momento di crisi, usano la leva dell’investimento pubblico come leva anti-ciclica, qui invece siamo di fronte di ad un oggettivo corto circuito in cui, mentre suona la fanfara sul federalismo fiscale, il Governo e’ in ritardo di parecchi mesi sui decreti attuativi, ad eccezione che per quello sul demanio che e’ inadeguato e su alcuni punti non condivisibile”.

Errani attacca poi gli esponenti della maggioranza che “scendono in piazza nei cortei dei territori e poi in aula firmano contro i Comuni e le amministrazioni locali”. Secondo Errani, infatti, “la prima riforma che serve in Italia e’ quell del comportarsi come si dichiara di volersi comportare”. Per la modifico del patto di stabilita’ e l’attuazione del federalismo fiscale, “serve un’iniziativa congiunta di Comuni e Regioni, ma anche un’iniziativa congiunta in Parlamento con tutte le forze che ci stanno” prosegue Errani, convito che su questi temi “il re e’ nudo e il Governo deve cominciare a parlare di numeri e di conti”.

Insomma, “la propaganda sul federalismo non ha piu’ nessuno spazio: noi accettiamo la sfida su chi e’ federalista e su cosa vuol dire federalismo, ma lo facciamo nel merito, non sul piano astratto di riforma che non atterrano mai”. “I sindaci della Lombardia che sono scesi in piazza – conclude Errani – trovaranno su questo nel Pd una sponda coerente, e non incorente, in Parlamento”.