Misurarsi con il delicato momento dell’economia mondiale e rispondere alla crisi dei mercati continuando a puntare sulla qualità del “Made in Italy” e investire in innovazione e ricerca. È la scelta chiara e determinata di GB Group, leader mondiale nel settore dei ricambi after market per macchine movimento terra e trattori agricoli, in questi giorni a Monaco di Baviera in occasione del Bauma, la principale fiera al mondo dedicata a macchine per l’edilizia, materiali da costruzione e industria estrattiva. Impressionanti i numeri della kermesse internazionale: 555 mila metri quadrati di esposizione, 3322 imprese, provenienti da 54 paesi differenti. L’appuntamento tedesco, ‘termometro economico’ dell’intero settore, per GB Group – presente in tre continenti e con una quota di export pari all’80% della propria produzione – rappresenterà un banco di prova fondamentale per rafforzare la propria posizione sul mercato internazionale.

Forte dei marchi che compongono il gruppo guidato dai fratelli Filippo e Stefano Borghi – GB Ricambi, CGR Ghinassi, Cervetti Ricambi, American Crane & Tractor, Bepco-Tracpieces Group Esp-Equipment Spare Parts Africa e Tms-Trading Manintenance and Service – e di un percorso di costante crescita sviluppata in quasi 50 anni di attività, la holding modenese ha deciso negli stessi giorni di ospitare presso il proprio quartier generale di Nonantola alcuni dei principali clienti. Manager che sono arrivati in Italia, prima di trasferirsi a Monaco, da Brasile, Turchia, Emirati Arabi, Pakistan, Giordania ed altri paesi e che, da lunedì 19 aprile, stanno effettuando una serie di visite guidate all’interno degli stabilimenti di produzione e spedizione a partire da quello innovativo di Nonantola dotato delle più moderne tecnologie, alla sede ravennate di CGR Ghinassi ed altre importanti realtà produttive del gruppo modenese.

Una scelta precisa per ribadire la volontà di mantenere nel nostro paese, oltre alla gestione del Gruppo, la produzione della stragrande maggioranza dei prodotti, a partire da quelli a maggior valore aggiunto. L’azienda sta quindi continuando a sostenere importanti investimenti sul suolo nazionale, in particolare in Emilia Romagna, per quello che riguarda le gamme di produzione, nuovi prodotti, brand innovativi e il miglioramento della disponibilità di magazzino.

Con oltre un milione di referenze, il gruppo è in grado di rispondere ad ogni tipo di richiesta in tutto il mondo e in tempi rapidi, fornendo ricambi intercambiabili con gli originali per macchine movimento terra, agricole e industriali delle linee Fiat Case-New Holland, Massey Ferguson, Fiat Allis, Fiat Hitachi, Benfra, Caterpillar®, Komatsu, Jhon Deere e di tutte le principali marche italiane ed estere.

“L’incontro con i clienti stranieri, è stato organizzate oltre che per suggellare un rapporto di rinnovata fiducia, per mostrare l’organizzazione di GB Group che, anziché delocalizzare continua ad investire nella manodopera italiana, proponendo la qualità del Made in Italy nella produzione di componenti fondamentali come le testate, le pompe e gli ingranaggi” ha sottolineato il vice – presidente di GB Group, Stefano Borghi.

La kermesse tedesca rappresenta un banco di prova importante per l’azienda modenese che è al Bauma per riaffermare il ruolo che ha saputo ritagliarsi a livello mondiale grazie alla qualità dei prodotti che distribuisce nei cinque continenti. Da Monaco quindi si aspettano segnali importanti per comprendere se e come all’orizzonte ci sia una reale ripresa a livello internazionale. Da parte sua GB Group continua a puntare sulla qualità del Made Italy.