Una delle opere più significative della maturità artistica di Sandro Pipino, intitolata “Trittico Veneziano”, è stata donata dall’artista modenese all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

L’opera esposta presso la Sala Esposizioni del Foro Boario di Modena, dove è ancora in corso la mostra antologica “Sandro Pipino. Vicende dipinte e scritte”, che resterà aperta al pubblico fino a domenica 9 maggio, risale al 1986, gli anni in cui la figura umana tornò ad essere predominante nella scena delle sue opere (dal 1984 in avanti…).

Si tratta di un’opera a olio su tela di 6 m per 1,50 m in forma di trittico ambientata a Venezia, dove compare nella parte di destra la figura del Colleoni ed il suo cavallo nella parte sinistra. Al centro tre figure panneggiate dominano una metafisica piazza San Marco.

“Quest’opera – racconta Sandro Pipino nella bella monografia edita da ArteStampa sponsorizzata da Gruppo Creomoni SpA – mi fu commissionata dall’architetto newyorkese di origine iraniana Bijan Safari per inserirla in un suo progetto di abitazione a Manhattan. Due furono le richieste: la prima che il dipinto avesse per tema Venezia; la seconda le misure. Accettai l’incarico e cominciata a considerare l’idea di un trittico. Impiegai oltre 2 mesi per realizzare il dipinto. Quando lo terminai venne l’architetto insieme al committente. L’opera piacque molto. Al primo senza riserva, al secondo con un ma: …se si potesse svelare il volto del nudo femminile e dipingere il volto della figura e girare la figura di schiena…”. Insomma, voleva un altro dipinto con altre figure e io lo accontentai: tenendo per me questo, dipingendone un altro più esplicitamente figurativo”.

L’opera andrà ad aggiungersi alla ricca collezione di dipinti ed opere di varie epoche appartenenti all’Ateneo, tra cui figura la serie di ritratti dei Rettori e la trilogia di Crespolani di vedute modenesi.

“E’ un dono – ha commentato il Rettore prof. Aldo Tomasi – che ci lusinga perché viene da uno dei pittori modenesi più noti e significativi del panorama artistico modenese. Oltretutto si tratta di un’opera di gran pregio tra le più belle ed impegnative fra quelle esposte in mostra. E’ davvero un gesto apprezzato che testimonia la sensibilità del pittore per l’Università della sua città, il suo amore per la Cultura ed anche credo la sua attenzione verso i giovani, che sono il vero grande patrimonio di ogni Ateneo e di ogni istituzione che ne vuole promuovere la formazione”.

Con ogni probabilità il “Trittico veneziano” sarà collocato negli spazi della facoltà di Economia Marco Biagi.