Nel corso della seduta del Consiglio comunale di giovedì 27 maggio è stato affrontato il riordino delle funzioni di AMo, l’Agenzia per la Mobilità provinciale, così come previsto dalla Legge regionale 10 del 2008. L’assessore comunale alla Mobilità Carmelo Alberto D’Addese ha ricordato in aula come questa legge intenda omogeneizzare enti simili, riducendone i costi di gestione, e che lo Statuto dell’Agenzia già peraltro rispecchi molte delle indicazioni di Bologna. D’Addese ha infatti sottolineato come l’Agenzia, una sorta di braccio operativo degli enti locali riguardo il trasporto pubblico locale, abbia già modificato il proprio Statuto e non gestisca attività industriali, non controlli le partecipate come Atcm e non gestisca ricavi da traffico, in capo al gestore. “AMo già progetta servizi, stipula i contratti di servizio dopo-gara e gestisce fermate, stazioni, depositi, la filovia del capoluogo, che mette a disposizione del gestore”. Con la delibera discussa l’altra sera in Consiglio comunale a Carpi l’Agenzia modenese per la mobilità sarà guidata da un amministratore unico e non più da un Consiglio di amministrazione di tre persone, da sette che erano fino a pochi mesi fa. Insieme alle modifiche allo Statuto è stata approvata anche la proroga per tre anni dell’accordo di funzione e la Convenzione tra gli enti locali modenesi, con la quale si definiscono le attività affidate all’Agenzia, oltre ad un documento di indirizzo politico-programmatico per la mobilità e il trasporto pubblico locale. Il Presidente di AMo Nerino Gallerani dal canto suo ha sottolineato come nello Statuto dell’Agenzia si mantenga comunque aperta l’ipotesi di un Consiglio di amministrazione e come a fine giugno i rappresentanti degli enti locali dovranno eleggere l’amministratore unico.

Durante il dibattito il rappresentante della Lista civica Carpi a 5 stelle-Prc Lorenzo Paluan ha spiegato come l’Agenzia sia solo un soggetto burocratico le cui funzioni potrebbero passare alle Province. Il collega Marco Bagnoli (Pd) ha invece dal canto suo chiesto ad AMo più coraggio. ad esempio nella progettazione di una mobilità alternativa all’auto. mentre il capogruppo PdL Roberto Andreoli ha spiegato che gli obiettivi compresi nel documento d’indirizzo allegato alla delibera sono molto lontani per Carpi: “il ruolo del mobility manager dovrebbe essere incentivato e in città il servizio di trasporto urbano Arianna dovrebbe essere trasformato in un servizio a chiamata come il Prontobus. Il Consiglio comunale poi dovrebbe essere informato sul progetto di metrofilovia Carpi-Reggio Emilia”. L’assessore D’Addese ha spiegato in sede di replica che non sarebbe possibile passare le competenze di AMo alla Provincia, ad esempio per una serie di conflitti di interesse con Atcm e per i diversi contratti di lavoro dei dipendenti, e ha stigmatizzato i tagli contenuti nella recente manovra del Governo nei confronti degli enti locali. “Rispetto ad Arianna il nostro auspicio è quello di arrivare invece a bus che passino ogni 15 minuti, mentre per quello che riguarda la linea Carpi-Reggio AMo ha preparato uno studio di fattibilità voluto dalle due Province e che sarà sottoposto alla Regione per le valutazioni del caso. Ma per noi rimane prioritario il collegamento con Modena”.

La delibera è stata votata da Pd e Idv, contrari PdL, Lega nord e Lorenzo Paluan.