“Il dolore che stiamo provando in questi momenti è tanto indescrivibile quanto inimmaginabile per chiunque non abbia sofferto ciò che la nostra famiglia è costretta ora a soffrire”. Inizia così la lettera diffusa dalla famiglia di Franco Gatti, scomparso da Sassuolo giovedì scorso, trovato senza vita oggi, la pubblichiamo integralmente.

“Il senso di impotenza che ci ha pervaso in questi cinque interminabili giorni non è minimamente mitigato dalla notizia dell’arresto, da parte delle forze dell’ordine, dell’assassino di mio padre. Una persona che Franco conosceva da vent’anni e della quale si fidava al punto di raggiungerlo nella propria abitazione. La pazzia estiva, un momento di follia omicida di una persona ci ha sottratto l’amore e la tenerezza di un marito, di un padre e di un nonno. Assurda,  immotivata e crudele come solamente la follia è capace di essere.

In questi momenti di sofferenza vogliamo ringraziare tutti coloro che, in questi giorni, ci sono stati vicini aiutandoci nelle ricerche. Le forze dell’ordine, la protezione civile, il Maresciallo Giacquinto, il Sindaco Luca Caselli e il Vicesindaco Gian Francesco Menani; oltre naturalmente a tutti gli organi d’informazione che puntuali hanno raccolto la nostra richiesta di aiuto, divulgandola con correttezza e lealtà e facendosi tramite tra noi e chiunque potesse avere notizie di Franco.

La stessa correttezza e la stessa lealtà, ancora una volta, la chiediamo ora: solamente chi ha perso una persona cara può lontanamente comprendere ciò che ora la nostra famiglia sta provando. Vorremmo poter vivere, con quel poco di serenità che ci è rimasto, il nostro dolore, senza cercare di capire un motivo che non esiste, ma solamente vivendo a pieno il ricordo di chi fino a pochi giorni fa era il nostro punto di riferimento”.