«La campagna di Almo nature non è offensiva nei confronti delle donne e soprattutto non contiene messaggi discriminatori o degradanti basati sul genere e su stereotipi di genere». Così Marcella Valentini, assessore provinciale alle Pari opportunità, ha risposto all’interpellanza presentata in Consiglio da Dante Mazzi e Matteo Malaguti (Pdl) a proposito della campagna pubblicitaria, vista recentemente anche a Modena, che promuove cibo naturale per cani e gatti attraverso la raffigurazione di corpi maschili e femminili nudi e con il volto coperto da maschere di animali, ritenuta dai due consiglieri «diseducativa e contraria all’ordine del giorno approvato in giugno dal Consiglio proprio per contrastare la pubblicità lesiva delle donne».

Come ha specificato l’assessore Valentini, la campagna, firmata da Oliviero Toscani, «rappresentando in modo neutrale figure sia maschili che femminili non lede i principi contenuti nell’ordine del giorno e quindi – ha concluso – non si ritiene necessario inviare alcuna nota di protesta».

Quindi, ha replicato Matteo Malaguti (Pdl) «se la pubblicità la fa Toscani sono ammessi i nudi per pubblicizzare cibo per animali. Già non condividevo l’ordine del giorno ma a questo punto mi chiedo a cosa serva e dove sia il limite». L’intento dell’ordine del giorno, ha risposto Monica Brunetti (Pd) era quello di «contrastare l’uso di immagini che possono istigare gesti come la violenza contro le donne. Ma questa campagna non lede l’immagine della donna». Secondo Stefano Corti (Lega nord) «da una parte la maggioranza si esprime in modo bigotto, dall’altra a persone come Toscani si permette di tutto» e secondo Dante Mazzi (Pdl) ci sono contraddizioni tra «i desiderata della sinistra e le realizzazioni per fare cassa».