Al via in autunno la seconda fase del sistema di raccolta costruito su misura per le esigenze dei quartieri con l’obiettivo di raggiungere il 60% di differenziata – Potenziamento della raccolta della plastica e dell’organico, ecopunti più flessibili e capillari – A tutte le famiglie un kit di contenitori da tenere in casa per agevolare la raccolta.

Tra i primati che può vantare oggi la nostra città ce n’è uno particolarmente virtuoso dal punto di vista ambientale. Reggio è infatti la città italiana sopra i 150mila abitanti con la più alta percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti: attualmente oltre il 53%. Ma questo dato, per quanto elevato, ha ancora margini di miglioramento, vista la grande disponibilità riscontrata nei reggiani a impegnarsi per una migliore gestione dei rifiuti e il loro recupero.

Per questo il Comune di Reggio ha deciso di investire su questo progetto, connotandolo come “modello Reggio”, un metodo di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti costruito su misura per la nostra città e finalizzato a estendere le potenzialità esistenti, aumentando la quantità di materiale avviato al riciclo e diminuendo il ricorso allo smaltimento.

L’obiettivo è quello di arrivare al 60% di raccolta differenziata puntando non solo sulla quantità del differenziato ma anche sulla sua qualità, perché la filiera del riciclo chiede maggiore qualità del materiale raccolto. E’ chiaro ormai da tempo che le percentuali della raccolta differenziata non sono più il solo indicatore del successo di un sistema di raccolta. La vera sfida è quindi rappresentata dalla qualità.

Partendo dunque dall’analisi delle esperienze precedenti e di quanto avviene oggi in Italia ed in Europa, l’Amministrazione ha progettato, insieme ad Iren Emilia, un sistema di raccolta, disegnato ascoltando le esigenze manifestate dai reggiani in questi ultimi anni, che a partire dall’autunno di quest’anno verrà progressivamente introdotto su tutto il territorio cittadino per entrare a pieno regime entro il 2012.

“Reggio è la prima città in Italia per differenziazione dei rifiuti, ma non ci accontentiamo – ha detto oggi il sindaco Graziano Delrio presentando alla stampa il modello – Vogliamo coinvolgere pienamente le famiglie nella gestione dei rifiuti e per questo abbiamo pensato a un sistema flessibile che si adatta alle diverse realtà territoriali e che responsabilizza le famiglie. La nuova fase di raccolta prevede infatti, tramite la capillarizzazione del servizio e la distribuzione del kit domiciliare per la differenziazione, un contatto diretto e puntuale con i residenti. Si tratta di un elemento vincente, che permette di ottenere grandi risultati perché su questo tema l’educazione è fondamentale, così come il monitoraggio del territorio per comprenderne i problemi. Con questo ci aspettiamo di superare l’obiettivo del 60% di differenziazione, cifra che per noi costituisce una stima prudenziale, e di arrivare in due anni al 65% chiesto dall’Unione europea. Con Ato ci impegniamo inoltre a valutare l’introduzione di incentivi per quelle realtà che differenziano di più e a mantenere tariffe sociali di livello adeguato”.

“Si tratta di un modello che non è calato dall’alto, ma parte dalle esigenze del territorio e prevede un’estensione graduale e progressiva – ha aggiunto Nino Simonazzi, direttore operativo Iren Emilia – e che rende il servizio più vicino ai cittadini, attraverso ecopunti più capillari e più completi per la raccolta delle diverse frazioni di rifiuti”.

LE NOVITA’ DEL MODELLO REGGIO

IL CENTRO STORICO – Le prime novità riguarderanno l’area storica della città. Dopo l’estate verrà inaugurata la stazione interrata di piazza XXIV Maggio, prima esperienza di raccolta con contenitori a scomparsa capace di coniugare funzionalità e qualità urbana in una delle area di maggior pregio del centro storico, a ridosso di piazza Fontanesi.

Nell’esagono da ottobre verrà inoltre introdotta la raccolta della plastica (oggi possibile solo in 6 contenitori di grandi dimensioni posizionati nei controviali di circonvallazione) con l’introduzione di 77 contenitori di dimensioni più ridotte che garantiranno una diffusione più capillare.

Saranno inoltre ottimizzate le volumetrie a disposizione anche per gli altri materiali (la carta, il vetro e i barattoli) e saranno realizzati interventi per qualificare i luoghi in cui i contenitori sono posizionati per evitare il danneggiamento dei muri. Chi abita in centro storico avrà quindi a disposizione non solo un ventaglio di opportunità molto più ampio per la raccolta differenziata (21 nuovi contenitori di medie dimensioni per la carta e 18 per vetro e lattine), ma anche contenitori di minor ingombro più rispettosi degli spazi del centro città. Per i rifiuti differenziati si tratta quindi di un incremento volumetrico pari al 100% per la plastica, del 50% per vetro, lattine, barattoli, del 17% per la carta.

Contemporaneamente anche i contenitori per l’indifferenziata subiranno una rimodulazione di volumetrie, distribuzione e frequenze di svuotamento per ridurre i transiti in città dei mezzi di svuotamento.

Il sistema di raccolta dei cartoni di commercianti e artigiani verrà rimodulato, in accordo con le associazioni di categoria, per garantire una maggiore qualità urbana, riducendo l’impatto estetico della raccolta. Il primo sviluppo del nuovo sistema si avrà in concomitanza con l’attivazione della stazione interrata in piazza XXIV Maggio ed interesserà le vie e le piazze vicine.

Tutti gli abitanti del centro storico avranno a disposizione un kit composto da tre borse per differenziare in casa carta, vetro, lattine e plastica e avere un utile contenitore per

il successivo conferimento in strada. Ciascuna borsa sarà corredata da un promemoria sui materiali da gettare.

L’ESTENSIONE DEL “MODELLO REGGIO” A TUTTO IL COMUNE – A partire da marzo 2011 sino ad ottobre 2012 il “modello Reggio” di raccolta differenziata interesserà progressivamente l’area urbana compresa tra il centro storico e la cerchia del forese.

Tra le novità del sistema, oltre alla maggior capillarità di raccolta con la diffusione e il potenziamento degli ecopunti e dei contenitori per il conferimento dei diversi materiali, l’estensione della raccolta dell’organico in tutta l’area urbana e l’attivazione del “Giro verde” (la raccolta domiciliare degli sfalci e delle potature) a domicilio.

I reggiani, oltre ad avere a disposizione punti di raccolta più completi e meglio strutturati, potranno usufruire del kit composto dalle tre borsine (carta, plastica, vetro) e dal contenitore per l’organico per la differenziazione domiciliare dei propri rifiuti. Differenziare sarà quindi più semplice e più comodo.

L’estensione avverrà in quattro fasi: le prime due si svilupperanno nel corso del 2011 e riguarderanno l’area urbana a nordovest della città (zone di San Prospero Strinati, Pieve, Regina Pacis, Baragalla e Rivalta) per un totale di 60mila abitanti. Nel 2012 verrà invece coinvolta la popolazione che risiede nella zona sud est della città (quartieri di Rosta nuova, Buco del Signore e Ospizio)per un totale di altri 40mila abitanti. Nel forese proseguirà la raccolta differenziata domiciliare introdotta lo scorso anno che si è rivelata sistema ideale per le zone più periferiche e meno abitate del territorio, tanto da aver raggiunto punte di oltre il 65% di differenziazione dei rifiuti.

Entro il 2012 quindi tutto il territorio comunale sarà coinvolto in azioni virtuose rispetto alla raccolta e all’avvio al recupero dei materiali di scarto.

UNA DIFFERENZIATA DI QUALITÀ: INIZIATIVE AD HOC PER LA RACCOLTA DELLA PLASTICA – Il Comune di Reggio ed Iren Emilia hanno individuato nella plastica il materiale sul quale concentrare un particolare impegno. Si tratta infatti di un materiale ampiamente diffuso e di non facile gestione a causa delle diverse tipologie in cui si presenta. Per questo, oltre a essere incrementata la raccolta, verrà attivata una campagna di comunicazione specifica per questo materiale finalizzata ad aiutare i reggiani a orientarsi rispetto alla gestione dei rifiuti di plastica e a non commettere errori. Piccole azioni, molto spesso in buona fede, che rischiano di compromettere la qualità finale di quanto raccolto.