Cauto ottimismo tra gli operatori del settore: il mercato immobiliare modenese conferma l’inversione di tendenza, iniziata nel secondo semestre dell’anno passato, anche nei primi tre mesi del 2010. La stabilità dei prezzi ha incrementato le vendite in particolare dell’usato, mentre il ‘nuovo’ mostra ancora qualche difficoltà. “Dopo un periodo decisamente difficile anche sul nostro territorio il settore pare aver imboccato la via della risalita – dichiara Archimede Pingiori presidente provinciale di ANAMA, l’Associazione Nazionale Agenti d’Affari in Mediazione, che aderisce a Confesercenti – Il periodo gennaio-marzo 2010 ha confermato un rinnovato e concreto interesse per l’investimento nel mattone. Tra gli acquirenti, lavoratori dipendenti, dirigenti e professionisti, mentre c’è un ritorno anche di giovani coppie e immigrati”.

Il dato nazionale diffuso nei giorni scorsi denota un trend positivo nella compravendita di case, soprattutto nelle città del Nord Italia. È la prima volta che accade, dopo una fase di discesa iniziata nel 2007, proseguita con un aumento fino al primo trimestre del 2009 e con un rallentamento nei trimestri successivi. Tuttavia, la maggior contrazione delle compravendite registrata negli ultimi anni fa sì purtroppo che l’inversione di tendenza osservata nei primi tre mesi del 2010 non abbia ancora riportato il volume delle transazioni ai valori precedenti la caduta. “Rispetto agli anni precedenti in cui la diminuzione delle quotazioni e della transazioni è stata pressoché costante siamo in presenza ora di una significativa anche se lenta ripresa – precisa Pingiori – Oltre a i prezzi stabili e alle operazioni di compravendita che tendono ad aumentare, è interessante notare anche il continuo incremento del numero di persone che visitano le nostre agenzie“.

Situazione manifesta anche sul mercato immobiliare modenese secondo Pingiori: il primo trimestre dell’anno ha fatto registrare una sostanziale risalita delle compravendite. “La richiesta volge in particolare verso abitazioni di media grandezza non nuove, generalmente trilocali da 90, o 100 metri quadrati. Tra gli acquirenti invece c’è un netto aumento dei lavoratori dipendenti, dei dirigenti, di liberi professionisti e di imprenditori. In crescita anche le giovani coppie e gli immigrati: con ogni probabilità per la ripresa, da parte di alcune banche di concedere mutui”.

“Quanto alle previsioni, a livello nazionale le stime ruotano intorno ad un +3% circa rispetto allo scorso anno – sostiene Pingiori – L’unica certezza però è che dobbiamo rifarci necessariamente alla situazione economica del Paese con riferimento al dato occupazionale se ci sarà un incremento anche da questo punto di vista, e alla disponibilità delle banche di proseguire nella concessione dei mutui. Se verranno confermate le previsioni relative ad una possibile ripresa economica è prevedile almeno un rialzo lento, ma graduale di tutto il settore.”