Un internato della Casa di Lavoro di Saliceta San Giuliano, vicino a Modena, e’ evaso nella mattina mentre insieme ad un altro internato e in presenza di un agente della polizia penitenziaria, stava portando i rifiuti fuori dall’istituto. Si tratta di una persona di 50 anni, molto pericolosa, in quanto già condannata per tentato omicidio, sequestro di persona, rapina, furto, oltraggio a pubblico ufficiale e reati legati alle armi. Lo rende noto Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del sindacato SAPPE della polizia penitenziaria. ”E’ un internato di origine siciliana che stava scontando la misura di sicurezza, in quanto soggetto socialmente pericoloso”, ha precisato Durante ricordando che è la seconda volta nel 2010 che avviene un allontanamento da questa casa di lavoro. In febbraio era in effetti fuggito un uomo di 50 anni che aveva già scontato condanne per furti e che stava lavorando nel cortile della struttura, dove era stato internato per la sua pericolosità sociale. L’uomo era poi stato arrestato.

”A Saliceta ci sono circa cento internati e quaranta agenti di polizia penitenziaria – ha sottolineato il dirigente del SAPPE -. L’ultimo evaso aveva il permesso del magistrato di sorveglianza per poter lavorare per conto dell’amministrazione penitenziaria. Riteniamo che l’amministrazione centrale debba inviare al più presto un’ispezione nell’istituto di Saliceta, dove avvengono spesso fatti deprecabili, come il rinvenimento di telefoni cellulari, di armi improprie e allontanamenti di soggetti pericolosi, i quali non meriterebbero alcun beneficio previsto dalla legge penitenziaria”.