Il Consiglio Comunale del 16 novembre ha visto l’approvazione della variante urbanistica al comaprto W e del Poc del centro Storico, si è inoltre parlato dei fondi destinati all’Auser, di atti vandalici e della concessioni di spazi alle associazioni di volontariato durante le Fiere d’ottobre.

Il consiglio comunale si è aperto con una comunicazione del Sindaco Luca Caselli sul controllo analogo su Sgp: «Avrete già letto sui giornali la notizia ma credo fosse obbligo della Giunta dare comunicazione formale di questo provvedimento, deliberazione di giunta del 2.11.2010 che istituisce il controllo analogo in Sgp. Cos’è? Già da tempo giurisprudenza interna del Tar e del consiglio di stato ha sancito che amministrazioni che hanno costituito società partecipata con affidamento dei servizi senza gara, hanno obbligo di effettuare controllo analogo a quello che l’amministrazione fa su settori e servizi. Regime di controllo della spesa è una delle specifiche delle controllate. Il comune di Sassuolo – non solo nell’ottica di adempimento normativo, ma anche per congiuntura economica il controllo dei flussi di spesa pubblica è una necessità di buon governo per ridurre sprechi ed economie – ha introdotto penetrante controllo analogo della propria partecipata che, con la collaborazione dell’amministratore unico consentirà non solo di operare scelte di controllo ma anche di trovare soluzioni alternative all’attuale gestione. L’atto di indirizzo è questa delibera adottata su proposta mia, dell’assessore Poolo Vincenzi, del direttore generale e di Cinzia Farinelli. Quattro elementi qualificanti di questo controllo: preliminare ai sensi del quale vengono predisposti tutti gli atti con particolare riferimento a quelli di natura programmatoria; il secondo di regolarità tecnica e contabile ai sensi del quale tutti gli atti devono essere trasmessi all’ufficio di controllo; il terzo strategico ai sensi dei quali l’amministrazione esercita; quarto controllo dei flussi informativi. In sostanza si assoggettano al controllo di spesa degli atti dell’ente pubblico anche tutti gli atti della partecipata.

Voi sapete che momento difficile per tutti, anche per enti locali. Io personalmente ho un obiettivo tra i tanti da qui alla fine del mandato: sia comune che partecipata, lasciare conti in ordine. Vero che comune ha conti in ordine ma si deve mettere mano anche alla Sgp e ai suoi conti. Tra tre anni e mezzo voglio lasciare un indebitamento sostenibile, al momento non credo sia così. Non è infondata ipotesi di reinternalizzare alcuni servizi in Sgp, credo che il comune debba avere un ufficio lavori pubblici, non che oggi manchi trasparenza, ma è diverso affidare lavori pubblici ad una partecipata. Ha più di 50 dipendenti, cosa anomala, credo sia ora di riportare il comune alla normalità. Tranquillizziamo tutti quelli che lavorano con Sgp che incontrerò con i sindacati, non c’è alcuna rivoluzione in atto ma un ritorno alla normalità. Credo sia dovere di tutti, indipendentemente dalle posizioni politiche, di assoggettare a controllo tutte le spese pubbliche».

Intervento consigliere Sandro Morini, Pd

«Manifesto solidarietà del Pd ai lavoratori di Sgp per il momento ben chiaro che stanno attraversando.  Vorrei a questo punto fare ragionamento un po’ più complesso e articolato per cercare di fare un po’ di luce su questo atteggiamento tipico di questa amministrazione di dire cose non vere per lanciare il titolo ad effetto. Sostenete di aver messo sotto controllo una società con 55 milioni di euro di debito. Proprio perchè è importante che la gente conosca la verità, provo a fare qualche riflessione complessiva. Nel 2009 Sgp chiude in perdita per decisione di questa amministrazione che decide di tagliare i trasferimenti per motivi non ben chiariti. Questo sancisce per la prima volta uno stato di deficit reale rispetto alla struttura di Sgp. Questo unico anno di condominio tra precedente amministrazione ed attuale. Dire che controllo analogo viene inserito adesso è una falsità nel senso che nel passato questo controllo analogo amministrativo è sempre stato svolto e cioè tutte le opere pubbliche hanno un deliberato che passa dalla ragioneria e dalla giunta del consiglio comunale garantendo conti e trasparenza. Poi nel 2010 società completamente in mano vostra e perde il controllo, non si capisce più anche perché ragioneria non può più osservare partite contabili di quella società. Annunciare questo controllo analogo mette in luce qualche frizione tra la gestione di Sgp e l’amministrazione comunale, è evidente che c’è stato un corto circuito che non ha permesso di garantirlo. Anche questo tema delle spese correnti dire che le elabora è una cosa che accade da quando ci siete voi. La gestione degli eventi ha portato ad un aumento dei costi. Il bilancio consolidato comune ed Sgp rispetta ciò che al legge stabilisce sugli indebitamenti e sulla percentuale di interessi passivi che si contraggono rispetto alla spesa corrente. Dimostreremo anche che Sgp è una società che rispetta un piano di investimenti, un patrimonio e che ha una percentuale di indebitamento scritta nei numeri. L’efficienza di una amministrazione pubblica non si misura solamente dall’efficienza contabile, il valore di una scuola e di un’opera pubblica non è quantificabile».

Franca Cerverizzo, interpellanza su atti vandalici avvenuti in estate.

«Premesso che presentata lì interrogazione su furti e atti vandalici nel parco di Braida non procederò perché risposta anticipata nel giornalino del comune. Sistema assessore Menani denota mancanza di rispetto nel consiglio comunale. Non entrando nel merito sono a chiederle lo stesso rispetto che invocava lei quando sedeva nei banchi dell’opposizione. Concludo che mi ritengo insoddisfatta di tale atteggiamento».

Replica Assessore Francesco Menani: «Lei è rimasta indietro con i tempi, è stata pubblicata la risposta a Morini e alla Bonettini, è stata fatta un’interrogazione uguale, al risposta pubblicata è quella. Cerchi di fare mente locale e si ricordi cosa è accaduto in consiglio comunale. Comunque le rispondo. Leggerò al risposta che da il comandante della Polizia Municipale Stefano Faso. C’è in corso un procedimento che coinvolge i genitori e i ragazzini. Essendoci il segreto istruttorio ci sono cose che non posso dire. Le riprese effettuate da operatore rimasto anonimo, non dato sapere per quale motivo l’operatore non abbia avvisato immediatamente le forze di polizia, l’operatore non era tenuto a fare denuncia, detto obbligo vale solo per determinati reati. I soggetti interessati sono stati segnalati al tribunale dei minori di Bologna. Tutte le operazioni sono state svolte nel rispetto della privacy. Dopo le segnalazioni di vandalismo a San Michele sono stati svolti servizi che se anche non hanno portato alla scoperta di nessun vandalo ha evitato che avvenissero ulteriori atti vandalici. Lei provando a razzolare il fondo sperava di sapere qualcosa di diverso, ma non c’è nulla di nuovo. Poteva risparmiarsi una nuova interrogazione perché le cose sono state dette. Se vuole sapere altro si rivolga a Faso e chieda a lui chi sono i magistrati che se ne occupano e facendo un accesso agli atti, se potrà farlo, scoprirà altri elementi».

Replica Cerverizzo: «La Bonettini ha fatto una richiesta di accesso agli atti, l’atteggiamento da lei avuto mi delude. Chiedo il rispetto che io le do. Io bugie non ne dico, chiaro. Non mi ritengo soddisfatta».

Interrogazione del Consigliere Anselmi, sui contributi ricevuti dall’associazione Auser

Risposta Sindaco Luca Caselli: «E’ giusto rispettare la privacy di ciascuno, sarebbe però bello che venisse rispettata la privacy di tutti, delle volte invece si è cercato di sputtanarli. L’associazione Auser ha avuto 43364,82 dal 1999. L’Auser ha presentato rendiconto delle spese sostenute. Morselli Angelo ha sottoscritto la convenzione con contributo annuo di euro 2.300. In merito all’uso Auser sede comunale l’impegno scaturisce dal comodato con il circolo tassi. Condividono lo stabile con: Carabinieri in congedo, Ampi, Arci, Auser, Anmil. Comunico anche che da atti amministrazione le attività svolte dall’Auser anno per anno sono le seguenti: 1999 nessuna attività, 2000 nessuna, 2001 nessuna, 2202 mostra Disegna ciò che vedi, 2003 Mostra Shoa, 2004 nessuna attività, 2005 mostra, 2006 conferenze sulla memoria, 2007 progetto emergenza caldo, 2008 e 2009 solo volantini. Tutti i rendiconti che esistono in comune riguardano cancelleria, affitto, manutenzione macchine, telefoni, supermercato, rimborsi ai volontari per 10800 euro. Solo 4900 euro sono state usate per l’attività. L’Auser di Modena è in attivo, mentre l’associazione nazionale ha avuto fondi dal 5 per mille. Per quello che riguarda le lettere che manda ai consiglieri ho saputo che è arrivata una lettera abbastanza imbarazzante a due consigliere comunali credo sia fuori luogo am è una mia personalissima opinione. E’ un’abitudine del soggetto che mando lettera con pesanti accuse politiche, C’è anche una lettera che inviò nel 2009 una lettera ad Alessio Ciro Pecoraro.»

Consigliere Anselmi: «Sono esterrefatta e soddisfatta. Non ho parole».

Interrogazione Gruppo Pd su Associaizoni di volontariato, Susanna Bonettini: «Ripresento un’interrogazione molto simile a quella presentata nello scorso consiglio per la discrepanza sui numeri forniti dall’Assessore casolari. Chiedo di sapere quanto è stato chiesto alle associazioni per le fiere d’ottobre per l’uso del suolo pubblico, se ci sono state esenzioni, quali importi e perché. Apprezzo ciò che sta facendo per il centro storico però io ritengo che si deve dare spazio anche alla associazioni culturali».

Risponde l’Assessore alle attività produttive Claudio Casolari: «Sono state nel tempo tutte esonerate le associazioni indistintamente nell’arco di mesi e anni per ragioni diverse nelle varie attività che sono state svolte. Fare un elenco diventa assolutamente impossibile. Tutte le associazioni hanno goduto di questo beneficio. Durante le fiere d’ottobre nessuna associazione ha goduto di un aiuto del genere. Ci sono state offerte di spazi con attrezzature e richieste di aggiunta di materiali e di spazi per alcune di queste associazioni. Nella risposta scritta troverà un totale di 1620 euro incassate dal comune di Sassuolo che comprende spazi aggiuntivi e materiali solo inerenti ad attività ed associazioni che provengono dal territorio di Sassuolo. Chi veniva da fuori ha sviluppato attività di 960 euro. C’è una documentazione molto dettagliata che potrà valutare con attenzione. Aism 410 euro, Orti Sul Secchia 312, 63; Avis 221; Amref 162 euro, Asd 157 euro, Forum Ute 117 euro, tana del Cobolo 77 euro, Ente Pagliani 91.50, Parrocchia Montegibbio, Artemisia, La Fenice, Ipsia Don Magnani, Maria Coppo: totale 1620.84. Tutti documentati nella tabella che allego alla risposta. Non v’è nulla di personale ma si tratta di spese concrete che queste associazioni hanno chiesto».

Risponde Susanna Bonettini: «Continuo a non rimanere soddisfatta. Al di la dei numeri vorrei la risposta su quali criteri adotta assessore o giunta per stabilire non dico i costi vivi ma la tassa di occupazione di suolo pubblico. Ritengo sia giusto non far pagare associazioni ma non capisco perché a queste si e ad altre no. Vorrei ci fosse più trasparenza. Non si capisce con quali criteri vengano esonerate».

Dopo l’appello l’Assessore all’urbanistica Claudia Severi illustra la Variante al Comparto W:

«Il Comparto W è risalente al 2004, variante già il 15 aprile 2009. La variante in adozione stasera non essenziale al progetto attuativo. Riguarda la modifica dell’edifico al centro con una riduzione da 1470 metri quadrati e di trasferimento in un lotto a nord dell’insediamento residenziale, a ridosso della pedemontana per realizzare immobile dove realizzare una piccola-media attività alimentare. Il corpo di fabbrica centrale si riduce in altezza. Sarà realizzato un tetto verde con aumento efficienza energetica. Il nuovo intervento articolato in due blocchi: uno per un pubblico esercizio di 458 mq; l’altro media piccola struttura di circa 1000 metri quadrati. La variante propone alcunia ggiustamenti dell’assesstto della viabilità per la destinazione del nuovo edificio. Rispetto alla variante del 2009 ci sono 88 mq di più di parcheggio, il verde pubblico scende di 6187 etri quadrati in conseguenza della nuova area commerciale. Un decremento assorbito dalla cessione di  aree private. Si riduce l’area per strade di comparto, resta inalterata la quota destinata ai parcheggi. In merito alla verifica dei parcheggi pertinenziali alla residenza si richiama all’autorizzaizone di permesso di costruire quando verrà definita la destinazione d’uso».

Consigliere Pistoni Sonia, PD

«Condividiamo da quanto emerso in commissione la necessità che vista l’attuale situazione del mercato immobiliare, la collocazione attività commerciale diversa dall’ipotesi iniziare permetta di rendere più appetibile questo spazio e di liquidarlo in tempi brevi e permette a coloro che stanno costruendo su questa zona di avere già un primo lotto commerciale venduto. Siamo dubbiosi su altri aspetti. Dal punto di vista architettonico la soluzione scelta inizialmente aveva una certa armonia. La forma del complesso richiamava la forma di una mano. Chiaramente sappiamo che il comparto ha avuto importanti oneri di urbanizzazione che hanno permesso una riqualificazione del quartiere, sia per viabilità che per riqualificazione ambientale della zona, compromessa dall’escavazione negli anni passati. Non capiamo perché il parcheggio nuovo verrà messo su via Ancora, si cerca di togliere traffico da via Ancora poi con questa modifica si rimettono li. Questo progetto doveva essere una porta della città, per far trovare una struttura particolare e innovativa. Troviamo che collocare in una porta di accesso alla città un supermercato non sia la scelta migliore. Valutiamo positivamente il fatto che il progetto prevede 30% appartamenti edilizia convenzionata rimaniamo perplessi su questa scelta di posizionare un supermercato distaccandosi dal progetto iniziale».

Consigliere Caselli Pd: Sembra un destino lavorare attorno ad un progetto poi quando si arriva alla realizzazione, è un problema che ci trasciniamo da sempre, ecco che arriva una variante che lo stravolge. Siamo alle solite. Capiamo come ha detto nostro segretario l’esigenza, ma gli architetti dovrebbero trovare una soluzione che salvaguardi il concetto originale del progetto. Prevedeva questa grande strada che passa sotto per un lungo tratto per liberare dal traffico via Ancora, adesso ci troviamo l’assessore che ci dice che troviamo i parcheggi su via Ancora, ora rischio torni a diventare via di transito, quindi la chiudiamo verso Magreta in modo tale che chi va al supermercato ci va su via Ancora. E’ una soluzione che pensare di poterla definire brillante non possiamo mica. Non possiamo neppure pensare che in tutto un comparto di quel tipo li studiato con sistemi superinnovativi per risparmi ambientali ed energetici ci si trova con una strada chiusa. Detto questo andiamo a mettere un capannoncino su una zona verde. Capita l’esigenza che è giusta, sicuramente servono al quartiere, ma presentateci un progetto che ci consenta di dare un parere positivo».

Consigliere Ugo Liberi, Pdl: «Ringrazio Caselli per aver dato valore ad architetti che possono fare buoni progetti. Purtroppo sono gli architetti incaricati dalla proprietà a farli, non il comune. Come architetto partecipante alla commissione urbanistica negli anni passati io ero estremamente scettico sulla costruibilità della torre, perché immaginavo la sua fine. Allora si parlava di un albergo, poi si parlò di torri commerciali. Oggi purtroppo devo dire che sono stato un facile profeta. Gli stessi progettisti incaricati hanno intuito che quella torre non si fa più. Si poteva forse dirlo prima, io dico di si, si poteva fare nel 2004. Oggi il progetto è quello. Sperando che la proprietà sia in grado di portarlo a termine vista la congiuntura in cui ci troviamo. Le necessità di mercato portano a spostare quella cubatura commerciale amorevolmente concessa al posto dell’hotel da un’altra parte. Dobbiamo far quadrare la situazione tra diritti acquisiti e congiunture di mercato. L’unico spazio temo per non andare nella parte più verde è quello scelto per lo spostamento».

Consigliere Giuseppe Megale, Pd: «Io non sono un architetto come Liberi, alcune sue valutazioni molto critiche su questa delibera che si va ad approvare avrebbero bisogno di ulteriori spiegazioni. Non ho capito se l’amministrazione è favorevole. Anche io sono contro le torri, concordo con lui che non servano. Francamente dopo il discorso del consigliere sono rimasto perplesso, ha detto che vota perché non può fare altro. Come si fa a fare opposizione alla maggioranza. Se mi può dare un paio di rassicurazione io sono disposto a non votare contro. Forse è mia scarsa competenza della materia».

Consigliere Camilla Nizzoli, Pdl: «C’è un po’ di confusione, si aspettano il progetto dell’attività alimentare e invece deve passare in commissione edilizia. Se non piace questa scatola i tecnici proveranno a metterci i fiocchi e renderla accettabile. Mi apre di capire che è variante non essenziale e che quindi non comporterà un aumento di carico urbanistico, che si riduce la torre al centro del comparto, che si prevede la realizzazione di una struttura alimentare, che verrà rivisto l’assetto viario, in parte già visto, ma soprattutto ritengo che nostro dovere sia favorire edilizia e nuove costruzioni e non ostacolarle. Mi esprimerò in modo favorevole.

Consigliere Massimo Benedetti, Pdl: «anche in passato di fronte a varianti sono siamo stati sempre contrari. La nostra funzione è favorire una riqualificazione urbanistica della zona. Sono 20 anni che quella zona è dequalificata, brutta. E’ un intervento che difficilmente potrebbe aver successo dal punto di vista economico cerchiamo di favorire che venga portato a termine. Ne abbiamo già altre».

Replica Assessore Severi Claudia: «Ringrazio in consigliere Megale, questa volta non ho capito bene io dove voleva arrivare. Parto da una premessa fondamentale.  L’economia gira sul lavoro, il lavoro gira sull’impresa. L’imprenditore gira sul rischio d’impresa e investe e fa lavorare da lavoro nella speranza di ritornare indietro con il ricavato della propria attività. Il disegno iniziale era suggestivo, molto faraonico. Oggi ci dicono, e non è l’unico comparto, oggi è impensabile costruire queste torri investendo milioni di euro per non avere aspettative di ritorno. Davanti a scelte capaci di soddisfare esigenza urbanistica e di ben amministrare la città coniugando sviluppo urbanistico bello, elegante e mantenere il giro economico e dell’imprenditoria. Con questa variante si dice abbassiamo di mille e tot metri questa torre, riduce la volumetria, prendiamo la parte commerciale di questa superficie e la spostiamo vicino alla rotonda che servirà nuovo comparto e quartiere di fronte. Non è uno scandalo se un’attività commerciale va vicino alla rotonda, le avete messe voi tutte vicine alla rotonda quelle esistenti a Sassuolo. Apprezzo il consigliere Pistoni che capisce il momento e l’esigenza, non capisco però lo stigmatizzare il fatto che la torre della mano fosse tanto importante e che abbassandola di qualche piano non sia più una mano. L’edilizia è ferma ai tempi della vecchia amministrazione che non trovava modo e maniera di chiudere sull’edilizia convenzionata. Se qua non chiudono con quella non possono proseguire su nessun altro stralcio. Ci mettiamo noi a tavolino per ottenere la convenzione. Non si può sempre, solo perché si fa gli amministratori pubblici, prescindendo dalle tasche che pagano. Si deve pianificare la città coniugando la capacità imprenditoriale con lo sviluppo urbanistico della città. Chiudere la parte finale di via ancora è un discorso di sicurezza perché sarebbe sbucata sull’anello della rotonda con pericolo di immissione e come furbata di chi evita la rotonda e gira all’interno. Riteniamo sia una variante che non snatura il progetto, oggi la crisi economica impone scelte diverse anche nell’edilizia».

Dichiarazioni di voto.

Dottor Basile, Idv: «La mia sensazione ascoltando i vari schieramenti è quella di assistere ad un match tra tutto quello che c’era prima e tutto quello che c’è adesso. Il progetto per quanto sia di nostra competenza pur assolvendo a compiti importanti di dare una mano all’economia ci fa pensare che sia qualcosa di urbanisticamente poco gradevole. Questa è al sensazione che abbiamo su queste cinque dita. Temiamo sia il solito spazio commerciale invivibile, dove ci sono abitazioni in cui non si vive per il rumore. Chiediamo di cercare di collaborare a raggiungere un obiettivo che sia qualitativamente accettabile dal punto di vista economico e da quello urbanistico. Mi asterrò».

Consigliere  Ugo Liberi, Pdl: «Porteremo voto favorevole per quanto detto prima ed anche perché nella scorsa legislatura votammo a favore riconoscendo valenza di portatore di lavoro. Oggi è modificato ma è lo stesso progetto per questo voteremo a favore».

Consigliere Gottardi, Lega: «Facciamo nostre le parole dell’assessore Severi, voteremo a favore, oltre al discorso economico e di rilancio dell’edilizia dobbiamo concentrarci anche sugli aspetti tecnici di quello che ci chiedono di approvare. Il verde non verrà intaccato in modo consistente. Sono stati aumentati i parcheggi, il tetto innovativo è un elemento positivo. Cerchiamo di migliorare la città, dare una mano agli imprenditori, rilanciare l’edilizia e proviamo a contribuire con il nostro voto favorevole».

Consigliere Susanna Bonettini, Pd: «Quando venne presentato progetto originale nel 2004 tutti abbiamo apprezzato molto quel progetto. Chiaro che oggi nel 2010 cambiate molte cose, che nascano esigenze diverse è abbastanza naturale. Quello che noi contestiamo è la scelta architettonica. L’assessore Severi si chiedeva dove farla, io l’avrei fatta vicino alle strade. Ma ora non c’è più la coerenza che aveva prima. Ci asterremo perchè non possiamo votare contro una variante di questo genere. Dovremo vegliare in commissione perché non venga costruito un mostro e perché si prosegua sull’edilizia convenzionata. Rispetto alle torri a cui Liberi è contrario, dipende da dove vengono fatte, ne abbiamo approvata una poco tempo fa nel comparto 14. Il Pd si asterrà».

Consigliere Anselmi, lista civica: «Il fatto che il progetto è del 2004 e che apporta un po’ di novità vista la situazione economica e viste le commissioni in cui ci hanno spiegato la meccanica del progetto io sono favorevole».

Votazione

Favorevoli: Lega, Anselmi, Pdl, Sindaco

Contrari: nessuno

Astenuti: Pd, Cerverizzo e Basile

La variazione è approvata

Sesto punto: Poc adottato nel 2009

Severi: «Approvazione della variazione del Poc che riguarda il centro storico. L’obiettivo è salvaguardare qualità e immagine pubblica del patrimonio edilizio del centro storico. Si susseguiranno strumenti per approvare l’intero Poc. Lo approviamo per stralci per ragioni di opportunità sostanziali. Per sottrarre all’incuria zone del centro storico, per favorire la ripresa dell’edilizia e dell’economia. L’istruttoria ha riguardato esame osservazioni e controdeduzione; alcune sono state accolte, altre parzialmente, altre respinte, una ritirata. Ereditiamo un Poc che da diritti edificatori ma non ha chiesto in cambio nessuna dotazione. Noi abbiamo rotto il trotto e ci siamo mossi per chiedere il cambio. Con queste operazioni guadagniamo per l’Asilo Sannt’Anna del230 mq di verde, l’allargamento di via Sant’Anna e la sistemazione della via, l’asilo otterrà l’abbattimento di una piccola costruzione di servizio e la sua ricostruzione ex novo. Il dettaglio sarò presentato dall’architetto Vincenzo Vandelli».

L’Architetto Vincenzo Vandelli ha illustrato i controlli tecnici effettuati per l’accettazione delle modifiche presentate sui comparti del centro storico.

Intervento Basile, Idv: «Mi ritengo soddisfatto di questo tipo di iniziativa e di come l’interesse pubblico possa beneficiare dell’attenzione verso quel lotto».

Intervento Morini, Pd: «Vorrei elencare i motivi per cui non possiamo, purtroppo, approvare questo Poc. Primo elemento. Sicuramente dobbiamo una solidarietà ai tecnici, ai cittadini, a tutte le persone che ci telefonano preoccupato di quello che accade nell’ufficio tecnico che non da risposte, che non rilascia pratiche, completamente allo sbando che consegna un documento che sarà molto complicato da gestire. Sono preoccupato del movimento che vedo nei comuni vicini e dell’immobilismo del nostro. Secondo sono preoccupato perché viene presentato con parere tecnico direttore generale, che dal punto di vista formale e amministrativo è corretto ma permettetemi, visto che parliamo di pratiche edilizie, una competenza tecnica da parte del dirigente me lo sarei aspettato. Ma purtroppo viviamo con un ufficio tecnico senza un dirigente e un riferimento per le pratiche edilizie. Terzo punto perché, nonostante quello che ripete la Severi, non è così scontata e così certa la fattibilità degli interventi per la particolare situazione economica. Siamo altresì dispiaciuti del fatto che non si è voluta cogliere l’occasione per realizzare un intervento forte dove pubblico e privato si mettevano insieme per fare un rilancio serio del territorio. Quinto. Siamo un po’ stanchi del gioco dello scarica barile per cui se una cosa si fa è merito vostro, se non si fa è colpa nostra. Sesto. Il miglior tacere non fu mai scritto. Comparto la nave. Non vero che riduzione da quanto previsto dal piano ma da quanto previsto dal piano Canali (battibecco con l’Assessore Severi su quanto ha detto precedentemente); Sant’Anna: delle due l’una o questa è una controdeduzioni con ratifiche ad errori materiali o è il frutto di una contrattazione tra pubblico e privato. So bene cosa dice quella variante cerchiamo di dire le cose come stanno. Sant’Anna non è priva di spazio verde. Mi pare si sia andati ad individuare interventi di utilità per una modifica che va invece a tutto vantaggio del privato. Noi in maniera responsabile, perché questo documento parte da lavoro all’interno della giunta precedente, siamo costretti ad esprimere un voto di astensione».

Consigliere Nizzoli, Pdl: «ribadirei ciò che l’assessore ha detto. E’ il Poc a cui la provincia di Modena ha chiesto numerose osservazioni, è quello licenziato dalla scorsa amministrazione. Dovrebbero essere ben chiari a tutti i tempi che hanno comportato queste richieste. Sul Poc allora approvato e contestato dalla provincia non devono fingere di non sapere. Abbiamo vincolato il 75% di tutto il Psc senza pensare e programmare i servizi per la collettività. Questa amministrazione sta superando la paralisi politica creata dalle amministrazioni passate. Dieci anni e ci vengono a parlare di immobilismo. Il Poc è oggetto di revisione perché ha buchi che fanno acqua da tutte le parti. Non accettiamo critiche da chi ci ha lasciato pratiche giacenti da decenni. Ho letto che Susanna Bonettini ha detto alla stampa che la città è paralizzata dal punto di vista urbanistico, lo rilanciate astenendovi? Approvatelo e date un segnale».

Consigliere Franca Cerverizzo: «Sarebbe inopportuni occuparsi delle controdeduzioni senza pensare al ruolo del Poc nel prossimo quinquennio per il territorio di Sassuolo. Il nostro Poc pur essendo stato presentato a primavera 2009 è basato su analisi di alcuni anni fa. C’è poi da considerare la crisi strutturale del comparto ceramico e dell’economia nazionale. Il Poc va quindi ripensato alla luce di questo. Mi pare che le previsioni siano sovradimensionate rispetto alle esigenze del territorio, anche rispetto all’andamento demografico che rileva una sostanziale stabilità dei residenti. Valutato che il saldo migratorio è andato azzerandosi, anche per la crisi della ceramica, si prevede che nel prossimo quinquennio sarà quasi nulla. Riteniamo equilibrato pensare una richiesta di 600-700 abitazioni, a fronte delle 1000 previste dal Poc. Pensiamo aumenterà la richiesta di alloggi Erp. Sulle controdeduzioni alle osservazioni presentate ho apprezzato il lavoro effettuato dallo studio, così come mi ha stupito le tante aggiunte cartografiche per gli errori commessi dal comune. Trovo difficile valutare alcune decisioni discrezionali. Mi asterrò ma mio voto finale sarà vincolato alle risposte che l’amministrazione darà alle mie osservazioni».

Consigliere Caselli, Pd: «Veniamo con migliori intenzioni per i legami con il passato, ci troviamo di fronte ad impostazioni politiche e non riusciamo a valutare questi strumenti tecnici. Questo accordino su Sant’Anna e venderlo come la panacea di tutti i mali, insomma…E’ un accordino. Diamo il nome giusto alle cose, altrimenti non riusciamo a votare questi provvedimenti. Ce ne rendiamo conto che dal punto di vista tecnico è in linea con quello precedente, voi ci dovete mettere nella condizione politica di votarli questi documenti, importanti per la città. Giusta la scelta di portare avanti il Poc per stralci, presentando ciò che è pronti ma se volete farcele votare presentatele in modo diverso».

Consigliere Ugo Liberi, Pdl: «Il tecnico che ha realizzato il piano, non scelto da noi, gli abbiamo rinnovato la fiducia ed abbiamo lasciato alla sua competenza la redazione di questo piano. Al di la di questa banalità è la dimostrazione che si volevano accelerare i tempi senza cambiare il cavallo in corsa. Ha riscosso la nostra fiducia, la ribadiamo. Tutte le vicissitudini legate alla provincia hanno allungato i tempi. Il Poc che nasce è vecchio di 10 anni. E’ però lo strumento che guida gli interventi del centro storico, speriamo serva a contribuire all’evoluzione della città».

Consigliere Susanna Bonettini, Pd: «Faccio un intervento politico. Mi sto rileggendo al delibera. L’adozione nell’aprile 2009, poi estensione termine osservazioni, che trovai giusto visto il cambio di amministrazione. Capisco anche il procedere per stralci. Le osservazioni sono arrivate a novembre 2009, sono state 11. Però le osservazioni e le questioni dette dalla provincia rispetto al centro storico non ci sono state osservazioni specifiche; quindi la provincia non ha avuto peso. Non ci sono state modifiche sostanziali per cui rispetto all’adozione e alla data in cui si chiudevano le osservazioni è passato un anno per approvare i Poc. Non accettiamo lezioni dalla consigliera Nizzoli sui 10 anni visto che voi ci avete messo un anno per il centro storico».

Replica Assessore Claudia Severi: «I tempi non sono esattamente così. Le osservazioni della provincia dovevano comunque essere attese. Per arrivare ad approvare uno stralcio funzionale dovevamo avere approvato il Rue. Abbiamo prestato particolare attenzione alle osservazioni presentate, soprattutto sul comparto N, il Sant’Anna. Non sono tutti nostri meriti come non sono tutti vostri errori ma quanto ereditato sul Sant’Anna era una situazione spinosa contro la quale votammo anche allora. Non vero che ci abbiamo messo un anno, ci abbiamo messo due mesi e mezzo. Accolgo l’invito del Consigliere Caselli a puntare al bene della città e non fare il gioco delle parti. Non capisco allora lo strabismo di logica e la miopia del consigliere Morini. Lei Strombazza ai quattro venti immobilismo dell’ufficio tecnico. A me piace dire la verità: l’ufficio tecnico è in ristrutturazione, ne ha bisogno sul personale; stiamo apportando cambiamenti significativi. Non teniamo però ferma la città e siamo qua a dimostrarlo. Votando contro questo strumento voi votate contro l’immobilismo. E’ un atteggiamento strabico e miope».

Dichiarazioni di voto

Consigliere Sandro Morini, Pd: «di tutte le cose che lei ha detto mi riconosco in strabico e miope perché sono entrambe le cose. In modo sistematico non avete risposto a ciò che abbiamo chiesto. Se avessimo voluto fare opposizione vi avremmo inchiodato in otto commissioni, lo avremmo portato al Tar allungando il brodo per un mese o due. Le commissioni non sono durate più di quanto avevate previsto. Non siamo voluti essere immobili. Vi abbiamo lasciato lavorare con senso di responsabilità. Non potevamo astenerci questa sera dal dire quello che abbiamo detto arrivando ad un voto di astensione che è una carta in bianco che voi non riconoscete. Sull’immobilismo siete voi a dirlo quando ammettete che siete in ristrutturazione. Spero che presto nominerete un nuovi dirigente del settore urbanistica. E’ una materia estremamente quotidiana con un lavoro quotidiano arduo e difficile. Non potete scaricare le responsabilità sul passato e sulla provincia. Abbiamo responsabilità dal punto di vista urbanistico, sicuramente degli errori sono stati fatti però oggi la questione è drammatica per altri motivi».

Consigliere Ugo Liberi, Pdl: «Il processo del Poc relativamente al centro storico è arrivato al termine. Lo prendiamo come punti arrivo da un lato, di partenza dall’altro. Auguro una nuova gestazione dell’evoluzione futura degli strumenti urbanistici. Per questo e quanto detto prima noi voteremo a favore».

Consigliere Gottardi, Lega Nord: «Siamo favorevoli allo strumento. Morini dice che potevano bloccarci in commissione, è vero ma non lo avete fatto perché non avevate rilievi. Caselli dice che non potete votarlo perché abbiamo fatto una presentazione politica. Voi non vi prendete la responsabilità, ad ogni consiglio, di votare qualcosa. La Lega Nord vota a favore della proposta».

Votazione:

Favorevoli: Sindaco, Lega Nord, Anselmi

Contrari: Cerverizzo

Astenuti: Pd, Idv

La delibera viene approvata.