Si è tenuta ieri sera, Martedì 16 Novembre 2010, nella sala civica di via Pretorio, la seduta del Consiglio Comunale di Sassuolo, che ha ripreso la propria attività dopo l’ultima assemblea Civica svoltasi lo scorso mese di Ottobre.

Comunicazione del Sindaco in merito al controllo analogo su Sassuolo Gestioni Patrimoniali.

Il Sindaco Luca Caselli ha illustrato al Consiglio la nuova modalità di controllo operativo, presentata nei giorni scorsi alla stampa unitamente all’Assessore al Personale e al Bilancio con cui è stato posto rimedio al rischio di non avere sufficiente controllo e pianificazione e monitoraggio della attività complessiva della SGP, la Società di Gestione Patrimoniale del Comune che si occupa di realizzare gli interventi tecnici e manutentivi sul territorio.

Il regime di controllo della spesa, infatti, costituisce uno dei principi fondamentali nella gestione delle società partecipate, perché consente di monitorare gli effettivi oneri economici che l’Amministrazione, socio unico dell’azienda, sostiene anche se in modo indiretto, cioè partecipando con il proprio capitale e con l’offerta dei servizi da gestire alla stessa vita ed alle sorti aziendali.

Il Comune di Sassuolo, pertanto, non solo nell’ottica dell’adempimento normativo, ma consapevole del fatto che, in questo momento di difficoltà economica nazionale ed internazionale, il controllo dei flussi di spesa pubblica sia un’assoluta e preminente necessità di buon governo, al fine di ridurre sprechi e diseconomie da chiunque originati a vantaggio della collettività sassolese, ha recentemente deliberato ed introdotto un articolato e penetrante controllo analogo sulla gestione economico-finanziaria della propria partecipata che, con la collaborazione dell’Amministratore unico, Dott. Paolo Maleti, consentirà non solo di operare scelte di controllo nel breve periodo, ma anche di poter valutare attentamente eventuali soluzioni alternative rispetto all’attuale gestione, ove le soluzioni che si venissero a prospettare a seguito di tale controllo suggerissero una maggiore efficienza ed economicità dell’intervento pubblico sostenuto mediante tale forma di gestione di servizi offerti alla collettività.

L’atto di indirizzo che l’amministrazione comunale ha adottato in questi giorni, su proposta del Sindaco, dell’Assessore alle Risorse umane ed Economiche, del Direttore Generale e del nuovo Dirigente al Bilancio e Risorse Umane, è riassunto nella deliberazione di Giunta n. 308 del 2.11.2010.

La delibera si basa su quattro punti fondamentali. Innanzitutto il controllo preliminare che sottopone al controllo analogo tutti gli atti ed i provvedimenti in genere, con particolare riferimento agli atti e provvedimenti aventi natura programmatoria.

Poi il controllo di regolarità tecnica e contabile, che impone di trasmettere all’Ufficio di controllo costituito presso la Direzione delle Risorse dell’amministrazione, tutti gli atti e i provvedimenti di natura gestionale o attuativa degli atti di indirizzo formulati dalla Giunta o dal Consiglio, corredati del relativo parere di regolarità tecnica e contabile.

“Tra tre anni e mezzo – ha infine concluso il Sindaco voglio lasciare un indebitamento sostenibile, al momento non credo sia così. Non è infondata ipotesi di reinternalizzare alcuni servizi in Sgp, credo che comune debba avere un ufficio lavori pubblici, non che oggi manchi trasparenza ma diverso affidare lavori pubblici ad una partecipata. Ha più di 50 dipendenti, cosa anomala, credo sia ora riportare comune alla normalità. Tranquillizzare tutti quelli che lavorano con Sgp che incontrerò con i sindacati, non c’è alcuna rivoluzione in atto ma un ritorno alla normalità. Credo sia dovere di tutti, indipendentemente dalle posizioni politiche, di assoggettare a controllo tutte le spese pubbliche”

Sandro Morini, PD, è intervenuto, come prevede il Regolamento sulle Comunicazioni del Sindaco, nel merito della questione, esprimendo la “propria solidarietà e quella del Pd ai lavoratori di SGP, in una situazione che appare oggi, soprattutto per loro, confusa.

Morini, ritenendo non vere le dichiarazioni presentate dalla Giunta nel merito di SGP, una società di cui ora vengono controllati i 55 mil di debito,mescolando gli annunci ad effetto mediatico con inesattezze e parzialità.

Nel 2009, ha spiegato lo stesso, Sgp ha chiuso in perdita per decisione di questa amministrazione che decide di tagliare i trasferimenti per motivi non ben chiariti. Questo ha sancito, sostanzialmente per la prima volta uno stato di deficit reale rispetto alla struttura di Sgp. Questo unico anno di condominio tra precedente amministrazione ed attuale. Dire che controllo analogo viene inserito adesso è una falsità nel senso che nel passato questo controllo analogo amministrativo è sempre stato svolto e cioè tutte le opere pubbliche hanno un deliberato che passa dalla ragioneria e dalla giunta del consiglio comunale garantendo conti e trasparenza. Poi, -ha ribadito Morini- nel 2010 società completamente in mano vostra e perde il controllo, non si capisce più anche perché ragioneria non può più osservare partite contabili di quella società”.

Nel programma della seduta, si sono poi svolte tutte le interrogazioni presentate dai diversi rappresentanti consiliari dei gruppi politici presenti nell’assemblea.

La prima l’interrogazione, presentata dalla Consigliere Cerverizzo (Sassuolo con Pattuzzi) riguarda: Atti di vandalismo avvenuti nella scorsa estate in diverse aree del territorio comunale.

In questa interrogazione, presentata dalla Consigliere Franca Cerverizzo, Lista Sassuolo per Pattuzzi, la rappresentante ha dichiarato che non era sua intenzione entrare più nel merito richiesti chiarimenti alla Giunta municipale in merito alla vicenda che lo scorso mese di agosto, sottolineata anche con clamore, ha visto il verificarsi di atti di vandalismo sul Parco Amico, dato che la risposta era già apparsa sul notiziario comunale. Un atteggiamento,a suo giudizio, non corretto e rispettoso delle prerogative del Consiglio.

Ha così risposto all’interrogante, l’Assessore alla Sicurezza e Vice – Sindaco Gianfrancesco Menani che ha sottolineato come, a suo giudizio, proprio la cosnigliera era rimasta indietro nei tempi, dato che le risposte relative erano già state fornite e pubblicate in passato su richiesta di altri consiglieri..Menani ha poi sottolineato come, in questo caso specifico, essendo coinvolti minori con procedimento istruttorio in corso, esistono limitazioni a quanto può essere reso noto..

Di seguito, Menani ha comunque risposto nella fattispecie le riprese fossero state effettuate da operatore, rimasto anonimo. Non è dato sapere per quale motivo l’operatore non abbia inteso avvisare immediat.te le Forze dell’ordine tecnicamente l’operatore non era comunque tenuto a fare denuncia, perché questa è prevista e normata solo per determinati reati, in base all’articolo 333 del Codice di Procedura Penale.

I soggetti interessati sono stati opportunamente segnalati al Tribunale dei Minori di Bologna che, tra le proprie prerogative, annovera quella di prescrivere le opportune misure per la tutela degli stessi, compresa la segnalazione e/o affidamento ai Servizi Sociali.

Inoltre tutte le operazioni si sono svolte e nel rispetto della privacy sia dei minori stessi che dei genitori.

Dopo le segnalazioni ricevute per i vandalismi in zona San Michele, sono stati svolti mirati e continuativi servizi che, pur non consentendo di scoprire gli autori dei fatti in questione, hanno scoraggiato il ripetersi di eventuali fatti analoghi.

L’Assessore ha quindi ricordato alla stessa che può chiedere al Comandante Faso, ulteriori elementi, con un accesso agli atti e in base a quanto può essre reso noto, ricevere ulteriori notizie.

La Consigliere Cerverizzo si è dichiarata non soddisfatta della risposta ricevuta in merito, ribadendo la ragione della sua insoddisfazione sul metodo e chiedendo maggiore rispetto del suo ruolo di Consigliere comunale all’Assessore Menani.

*

Interrogazione a firma della consigliere A. M. Anselmi (Lista civica per Sassuolo) in merito a questioni riguardanti l’Associazione Auser e il sig. Maurizio Davolio.

La Consigliere A.M. Anselmi della Lista Civica per Sassuolo ha chiesto chiarimenti all’Amministrazione in merito all’Associazione “Auser” che, usufruendo di una sede di proprietà comunale, ha percepito dal Comune la somma di 45.500,00 nel periodo che va dal 1999 al 2009.

Ed in particolare viene richiesto se:

– la somma percepita corrisponda a verità

– se l’Ass.ne Auser abbia o meno presentato gli annuali rendiconto delle spese come prescritto dalle convenzioni comunali.

– Se il Sig. Maurizio Davolio rappresenta ancora l’Auser

– Se si abbia notizia di attività politica svolta dal Sig. Davolio

– Se l’Amministrazione Comunale intenda o meno rinnovare la convenzione con l’Associazione e se il Sig. Davolio risulti stipendiato o meno dalla stessa Associazione.

Ha così risposto all’interrogante,

Il Sindaco Luca caselli :

– i contributi liquidati all’associazione Auser dal 1999 al 2009 sono stati in totale €.40.364,82

– l’associazione Auser ha presentato rendiconto delle spese sostenute come previsto nelle convenzioni.

-La convenzione stipulata con l’Auser per l’anno 2010-2011 (registro 3522 del 6.7.2010 ) è stata sottoscritta dal Sig.Morselli Angelo, in qualità di presidente e prevede un contributo annuo di €. 2.300,00

-In merito all’utilizzo da parte dell’Auser di una sede comunale si precisa che l’impegno scaturisce dal comodato stipulato tra il circolo Ottavio Tassi e l’amministrazione comunale , ove all’art. 4 comma D “obblighi dell’associazione comodataria” è sancito l’impegno del circolo Tassi a condividere lo stabile concesso in comodato con le associazioni sottoelencate:

associazione Nazionale Carabinieri in congedo

A.N.P.I associazione Nazionale Partigiani Italiani

ARCI sezione di Sassuolo-ufficio di zona

AUSER ausiliari Emilia e Romagna

A.N.M.I.L associazione Nazionale Mutilati Invalidi del lavoro.

Il Sindaco ha poi consegnato una lettera all’interrogante, dello stesso Davolio, su autorizzazione del destinatario, su carta intestata Auser in cui vengono espressi motivazioni e giudizi politici anche su di lui.

La Consigliera A. M.Anselmi si è dichiarata soddisfatta, nonché “esterrefatta” per i contenuti della risposta ricevuta in merito.

*

Interrogazione a firma dei Consiglieri del gruppo PD in merito alle “Associazioni di Volontariato”

In questa interrogazione, presentata dal gruppo PD, si fa riferimento alla risposta data al precedente Consiglio Comunale,in merito all’argomento dall’Assessore al Marketing territoriale, Casolari. Di cui, come ha precisato Susanna Bonettini, capogruppo del Pd, viene molto apprezzato l’impegno dallo stesso Assessore profuso a favore del Centro Storico, degli interventi complessivi dedicati alla sua rivitalizzazione…

Considerato che la risposta data verbalmente non corrisponde a quella data in forma scritta,in particolar modo per quanto riguarda le cifre richieste alle Associazioni.

I promotori chiedono di sapere:

– Quanto è stato chiesto ad ogni Associazione durante le Fiere d’Ottobre

– Se ci sono Ass.ni, organizzazioni o privati che abbiano usufruito dell’esenzione del pagamento per il canone di occupazione suolo pubblico sia durante le Fiere che in altre iniziative durante l’anno in centro storico. E in tal caso quali siano le Associaz. e con quali criteri ne è stato deciso il suddetto esonero.

Ha così risposto all’interrogante, l’Assessore alle Attività Economiche e al marketing, Claudio Casolari ricordando come, già nel passato e cmque nel corso di questi anni hanno ottenuto esenzioni per ragioni differenti. Tutte le Associazoni, siano esse di promozione culturale, sociale e/o di volontariato, avessero di fatto avuto l’esonero dal pagamento per l’occupazione di suolo pubblico per il complesso delle loro attività che data la loro numerosità, risulta impossibile elencare.

Durante le Fiere d’Ottobre invece nessuna Associazione ha goduto di un aiuto di questo tipo.

Per quanto riguarda i costi invece, Casolari ha spiegato come questi, fossero riferiti ai cosidetti “costi vivi” che le Associazioni devono pagare, prevalentemente legati agli interventi di allacciamento elettrico e prestazione d’opera da parte dei tecnici che il Comune non può assolutamente e normativamente sostenere.

L’Assessore ha poi ricordato all’interrogante come nella risposta scritta fornita sarà possibile per la stessa trovare tutti i riferimenti che cmque ha elencato:

per un totale di 1620 euro incassate dal comune di Sassuolo che comprende spazi aggiuntivi e materiali solo inerenti ad attività ed associazioni che provengono dal territorio di Sassuolo. Chi veniva da fuori ha sviluppato attività di 960 euro. C’è una documentazione molto dettagliata che potrà valutare con attenzione. Aism 410 euro, Orti Sul Secchia 312, 63; Avis 221; Amref 162 euro, Asd 157 euro, Forum Ute 117 euro, tana del Cobolo 77 euro, Ente Pagliani 91.50, Parrocchia Montegibbio, Artemisia, La fenice, Ipsia Don Magnani, Maria Coppo: totale 1620.84.

“Tutti documentati nella tabella che allego alla risposta. Non v’è nulla di personale ma si tratta di spese concrete che queste associazioni hanno chiesto».

L’interrogante si è dichiarata non soddisfatta della risposta ricevuta, ribadendo di non aver ottenuta risposta al quesito essenziale, relativo ai criteri adottati per stabilire questo tipo di esenzioni e ribadendo che dovrà presentare di nuovo nel corso della legislatura questo tipo di interrogazione, data la mancanza di trasparenza che a suo giudizio emerge in questa fattispecie.

*

Variante specifica al Piano particolareggiato di Iniziativa pubblica ed al progetto attuativo del Comparto “W” adozione.

L’Assessore all’Urbanistica Claudia Severi ha illustrato lo stato di fatto che arriva oggi Consiglio sul Comparto “W”, un progetto risalente al 2004 e di cui viene proposta una variante in adozione stasera non essenziale al progetto attuativo.

Questa variante, ha spiegato l’Assessore, riguarda la modifica dell’edifico al centro con una riduzione da 1470 metri quadrati e di trasferimento in un lotto a nord dell’insediamento residenziale, a ridosso della pedemontana per realizzare immobile dove realizzare una piccola-media attività alimentare. Il corpo di fabbrica centrale si riduce in altezza. Sarà realizzato un tetto verde con aumento efficienza energetica. Il nuovo intervento articolato in 2 distinti blocchi: uno per un pubblico esercizio di 458 mq; la’ltro media piccola struttura di circa 1000 metri quadrati. La variante propone aggiustamenti dell’assetto di viabilità e la destinazione del nuovo edificio. Rispetto alla variante del 2009 ci sono 88 mq di più di parcheggio, il verde pubblico scende di 6187 etri quadrati in conseguenza della nuova area commerciale. Un decremento assorbito dalla cessione dia ree private. Si riduce area per strade di comparto, resta inalterata la quota destinata ai parcheggi.

Da un punto vista più strettamente tecnico, sono poi state ricordate le principali peculiarità dell’intervento e dell’area oggetto di variante non essenziale:

Considerato che il comparto interessato dal Piano Particolareggiato comprende una vasta superficie fra il fiume Secchia, la strada Pedemontana, la via Ancora, la via Pista, in gran parte delimitata dall’edificato esistente e si estende per una superficie territoriale, misurata graficamente sulla base di un rilievo plani-altimetrico, di 277.123 mq;

– che il PSC vigente ha incluso il comparto in questione nell’ambito per i nuovi insediamenti AN, sub ambito AN2, costituito da piano particolareggiato approvato in conformità alle previsioni del PRG previgente e in corso di attuazione, dove sono confermate le modalità di attuazione ed i parametri contenuti nel piano particolareggiato originario fino alla scadenza del termine della convenzione per la realizzazione delle opere di urbanizzazione e che per esso sono ammissibili varianti non essenziali secondo la disciplina urbanistica previgente (PRG ‘84) nel rispetto delle prescrizioni di cui agli artt. 50 del PSC e 23 del RUE;

– che il comparto urbanistico assume un rilievo strategico nell’ambito della porzione nord-ovest del Comune per molteplici aspetti:

– viabilità: la modifica del tracciato della via Ancora, traslata verso est e parzialmente in galleria, consente di risolvere le condizioni di criticità e pericolosità attuali e di vivibilità ambientale, allontanando il traffico dalle abitazioni esistenti e future;

– riqualificazione ambientale: la realizzazione del grande parco pubblico interviene in un ambito territoriale la cui morfologia deriva da interventi potenzialmente compromissivi dell’equilibrio ambientale, quali le attività di escavazione di materiali lapidei e la realizzazione della discarica dei rifiuti, già messa in sicurezza con un primo intervento di recupero, ma non ancora pienamente inserita in un più complessivo progetto di riequilibrio ambientale;

– dotazione di servizi: il grande spazio a verde rappresentato dal parco pubblico, collegato al più ampio progetto del parco fluviale, consente di prevedere un sistema di aree verdi vocate ad ospitare zone giochi e attrezzature per i bambini e gli adolescenti, a servizio del nuovo insediamento ed anche del quartiere esistente. la opportunità di intervenire in entrambi gli ambiti territoriali contigui al quartiere bellavista (comparto W ad ovest, comparto Pista ad est) consente di preordinare adeguata dotazione di servizi urbani ad un quartiere che ne risulta attualmente privo;

– riqualificazione urbana: il consolidamento del sistema insediativo in tale zona della città consente di prefigurare un complessivo progetto di riscatto di un ambito emarginato per posizione e carente dal punto di vista delle dotazioni territoriali e dei servizi; solo il programmato intervento del comparto W e quello del contiguo comparto Pista, offrono l’opportunità di ricostruire un solido sistema di dotazioni urbane e un quartiere che per ricchezza di articolazione si configura come un ambito urbano qualificato;

Sono quindi intervenuti nel merito dell’atto:

– Sonia Pistoni, PD, che ha sottolineato la positività, peraltro già ribadita in Commissione Urbanistica , ha inoltre sottolineato come, a suo giudizio, risulti oggi preminente la necessità che, vista attuali situazione mercato immobiliare collocazione attività commerciale diversa dall’ipotesi iniziare permetta di rendere più appetibile questo spazio e di liquidarlo in tempi brevi e permette a coloro che stanno costruendo su questa zona avere già un primo lotto commerciale venduto.

Dal punto di vista architettonico –ha spiegato la consigliera – la soluzione scelta inizialmente aveva una certa armonia. La forma del complesso richiamava la forma di una mano. Chiaramente sappiamo che il comparto ha avuto importanti oneri di urbanizzazione che hanno permesso una riqualificazione del quartiere, sia per viabilità che per riqualificazione ambientale della zona, compromessa dall’escavazione negli anni passati. Non capiamo perché il parcheggio nuovo verrà messo su via Ancora, si cerca di togliere traffico da via Ancora poi con questa modifica si rimettono li. Questo progetto doveva essere una porta della città, per far trovare una struttura particolare e innovativa. Troviamo che collocare in una porta di accesso alla città un supermercato non sia la scelta migliore. Valutiamo positivamente il fatto che il progetto prevede 30% appartamenti edilizia convenzionata rimaniamo perplessi su questa scelta di posizionare un supermercato distaccandosi dal progetto Originario.

– Antonio Caselli, PD ha invece ribadito una perplessità di fondo: “Sembra un destino – ha detto l’esponente del Pd – lavorare attorno ad un progetto poi quando si arriva alla realizzazione, è un problema che ci trasciniamo da sempre, ecco che arriva una variante che lo stravolge. Siamo alle solite. Capiamo come ha detto nostro segretario l’esigenza, ma gli architetti dovrebbero trovare una soluzione che salvaguardi il concetto originale del progetto. Prevedeva questa grande strada che passa sotto per un lungo tratto per liberare dal traffico via ancora, adesso ci troviamo l’assessore che ci dive che troviamo i parcheggi su via Ancora, ora rischio torni a diventare via di transito, quindi la chiudiamo verso Magreta in modo tale che chi va al supermercato ci va su via Ancora. E’ una soluzione che pensare di poterla definire brillante non possiamo mica. Non possiamo neppure pensare che in tutto un comparto di quel tipo li studiato con sistemi superinnovativi per risparmi ambientali ed energetici ci si trova con una strada chiusa.

– Ugo Liberi, capogruppo PDL ha Ringraziato il cosnigliere Antonio Caselli per aver dato valore ad architetti che possono fare buoni progetti. Purtroppo sono gli architetti incaricati dalla proprietà a farli, non il comune. Come architetto – ha spiegato lo stesso Liberi – partecipante alla commissione urbanistica negli anni passati io ero estremamente scettico sulla costruibilità della torre, perché immaginavo la sua fine. Allora si parlava di un albergo, poi si parlò di torri commerciali. Oggi purtroppo devo dire che sono stato un facile profeta. Gli stessi progettisti incaricati hanno intuito che quella torre non si fa più. Si poteva forse dirlo prima, io dico di si, si poteva fare nel 2004. Oggi il progetto è quello. Sperando che la proprietà sia in grado di portarlo a termine vista la congiuntura in cui ci troviamo. Le necessità di mercato portano a spostare quella cubatura commerciale amorevolmente concessa al posto dell’hotel da un’altra parte. Dobbiamo far quadrare la situazione tra diritti acquisiti e congiunture di mercato. L’unico spazio temo per non andare nella parte più verde è quello scelto per lo spostamento. Il voto e il giudizio del gruppo PDl sono quindi favorevoli alla variante in oggetto.

– Massimo Benedetti, PDL ha ricordato che già in passato di fronte a varianti sono siamo stati sempre contrari., La nostra funzione è favorire una riqualificazione urbanistica della zona. Sono 20 anni che quella zona è dequalificata, brutta. E’ un intervento che difficilmente potrebbe aver successo dal punto di vista economico cerchiamo di favorire che venga portato a termine. Ne abbiamo già altre infatti.

-Susanna Bonettini, Capogruppo PD ha ricordato come “Quando venne presentato progetto originale nel 2004 tutti abbiamo apprezzato molto quel progetto. Chiaro che oggi nel 2010 cambiate molte cose, che nascano esigenze diverse è abbastanza naturale. Quello che noi contestiamo è la scelta architettonica. L’assessore Severi si chiedeva dove farla, io l’avrei fatta vicino alle strade. Ma ora non c’è più la coerenza che aveva prima. Ci asterremo perchè non possiamo votare contro una variante di questo genere. Dovremo vegliare in commissione perché non venga costruito un mostro e perché si prosegua sull’edilizia convenzionata.

– Francesca Gottardi, Lega Nord ha detto: Facciamo nostre, condividendole appieno, le parole dell’Assessore Severi, voteremo a favore, oltre al discorso economico e di rilancio dell’edilizia dobbiamo concentrarci anche sugli aspetti tecnici di quello che ci chiedono di approvare. Il verde non verrà intaccato in modo consistente. Sono stati aumentati i parcheggi, il tetto innovativo è un elemento positivo. Cerchiamo di migliorare la città, dare una mano agli imprenditori, rilanciare l’edilizia e proviamo a contribuire con il nostro voto favorevole.

– Giuseppe Megale, PD, ha ricordato come questa progettazione, avesse già trovato nei lavori della Commissione il suo giudizio postivo, pur non essendo lui un architetto, ora di fronte anche ai giudizi espressi da Ugo Liberi non è più così convinto e ha quindi chiesto delucidazioni in merito all’Assessore Severi.

– Camilla Nizzoli, Pdl ha sottolineato come, a suo giudizio, dal dibattito fosse emersa una certa confusione di fondo. La consigliera ha infatti ricordato come il progetto dell’attività alimentare e invece deve passare in commissione edilizia. Se non piace questa scatola i tecnici proveranno a metterci i fiocchi e renderla accettabile. Mi pare di capire – ha proseguito la Nizzoli – che è variante non essenziale e che quindi non comporterà un aumento di carico urbanistico, che si riduce la torre al centro del comparto, che si prevede la realizzazione di una struttura alimentare, che verrà rivisto l’assetto viario, in parte già visto, ma soprattutto ritengo che nostro dovere sia favorire edilizia e nuove costruzioni e non ostacolarle. Mi esprimerò in modo favorevole

– Sergio Basile, IDV ha ricordato come il progetto per quanto sia di nostra competenza pur assolvendo a compiti importanti di dare una mano all’economia ci fa pensare che sia qualcosa di urbanisticamente poco gradevole. Questa è al sensazione che abbiamo su queste cinque dita. Temiamo sia il solito spazio commerciale invivibile, dove ci sono abitazioni in cui non si vive per il rumore. Chiediamo di cercare di collaborare a raggiungere un obiettivo che sia qualitativamente accettabile dal punto di vista economico e da quello urbanistico. E per tali ragioni si astiene.

Anna Maria Anselmi, Capogruppo della lista civica Uniti per Sassuolo:, ha ricordato come Il fatto che il progetto sia del 2004 e che apporta un po’ di novità vista la situazione economica e viste le commissioni in cui ci hanno spiegato la meccanica del progetto, esprimendo il proprio voto favorevole

Nella replica, l’Assessore Severi ha posto gli accenti in particolar modo sul momento in cui attualmente si trova il nostro Distretto in questo particolare momento di congiuntura economica e quindi con l’’economia gira sul lavoro, il lavoro gira sull’impresa. L’imprenditore – ha proseguito la Severi – gira sul rischio d’impresa e investe e fa lavorare da lavoro nella speranza di ritornare indietro con il ricavato della propria attività. Il disegno iniziale era suggestivo, molto faraonico. Oggi ci dicono, e non è l’unico comparto, oggi è impensabile costruire queste torri investendo milioni di euro per non avere aspettative di ritorno. Davanti a scelte capaci di soddisfare esigenza urbanistica e di ben amministrare la città coniugando sviluppo urbanistico bello, elegante e mantenere il giro economico e dell’imprenditoria. Con questa variante si dice abbassiamo di mille e tot metri questa torre, riduce la volumetria, prendiamo la parte commerciale di questa superficie e la spostiamo vicino alla rotonda che servirà nuovo comparto e quartiere di fronte. Non è uno scandalo se un’attività commerciale va vicino alla rotonda, le avete messe voi tutte vicine alla rotonda quelle esistenti a Sassuolo. Apprezzo il consigliere Pistoni che capisce il momento e l’esigenza, non capisco però lo stigmatizzare il fatto che la torre della mano fosse tanto importante e che abbassandola di qualche piano non sia più una mano. L’edilizia è ferma ai tempi della vecchia amministrazione che non trovava modo e maniera di chiudere sull’edilizia convenzionata.

Ci mettiamo noi a tavolino per ottenere la convenzione. Non si può sempre, solo perché si fa gli amministratori pubblici, prescindendo dalle tasche che pagano. Si deve pianificare la città coniugando la capacità imprenditoriale con lo sviluppo urbanistico della città. Chiudere la parte finale di via ancora è un discorso di sicurezza perché sarebbe sbucata sull’anello della rotonda con pericolo di immissione e come furbata di chi evita la rotonda e gira all’interno. Riteniamo sia una variante che non snatura il progetto, oggi la crisi economica impone scelte diverse anche nell’edilizia».

Si è quindi passati al voto previsto che ha fatto registrare questo esito:

Favorevoli Sindaco, PDL, LN, Anselmi, Cerverizzo e Basile

contrari –

Astenuti Basile (IDV), PD e Lista per Pattuzzi.

Atto approvato

*

“Piano operativo comunale” (POC) – Approvazione parziale del Piano relativamente Al Centro Storico

L’Assessore all’Urbanistica Claudia Severi ha poi illustrato questo importante provvedimento la variazione del Poc – Piano Operativo Comunale – che riguarda il centro storico, per quanto concerne questo specifico stralcio.

L’obiettivo complessivo – ha spiegato l’Assessore all’Urbanistica – è salvaguardare qualità e immagine pubblica del patrimonio edilizio del centro storico. Si susseguiranno strumenti per approvare l’intero Poc. Lo approviamo per stralci per ragioni di opportunità sostanziali. Per sottrarre all’incuria zone del centro storico, per favorire la ripresa dell’edilizia e dell’economia. L’istruttoria ha riguardato esame osservazioni e controdeduzione; alcune sono state accolte, altre parzialmente, altre respinte, una ritirata. Ereditiamo un Poc che da diritti edificatori ma non ha chiesto in cambio nessuna dotazione. Noi abbiamo rotto il trotto e ci siamo mossi per chiedere il cambio.

Con queste operazioni guadagniamo per l’Asilo Sant’Anna dei 230 mq di verde, l’allargamento di via Sant’Anna e la sistemazione della via, l’asilo otterrà l’abbattimento di una piccola costruzione di servizio e la sua ricostruzione ex novo.

L’Architetto incaricato, Vincenzo Vandelli ha quindi illustrato i controlli tecnici effettuati per l’accettazione delle modifiche presentate sui comparti del centro storico ed in particolare per quanto riguarda il comparto “N”, di S. Anna sul quale come ha precedentemente detto l’Assessore erano state presentate deduzioni da parte di privati.

Poi ha illustrato come, proprio grazie a queste verifiche, compiute in modo scrupolosissimo dai tecnici usciti per le verifiche necessarie – quasi rifacendo la storia urbanistica della nostra città, come ha potuto verificare chi ha lavorato e partecipato – si siano prodotte verifiche documentali, archivistiche-storiche (relative alla genesi e alla storia di tutti gli edifici presenti nell’area), il controllo dei mq complessivi e delle volumetrie complessive, in ottemperanza alla legge Regionale vigente.

Questo al fine della tutela massima dell’importante e delle migliorie apportabili per lo stesso con l’adozione di questa proposta tecnica.

Nel merito, sono poi intervenuti i seguenti Consiglieri e capigruppo, di cui riportiamo, per ciascuno, una breve sintesi, sia degli interventi che delle dichiarazioni di voto vere e proprie:

Sandro Morini, Pd: «Vorrei elencare i motivi per cui non possiamo, purtroppo, approvare questo Poc. Primo elemento. Sicuramente dobbiamo una solidarietà ai tecnici, ai cittadini, a tutte le persone che ci telefonano preoccupato di quello che accade nell’ufficio tecnico che non da risposte, che non rilascia pratiche, completamente allo sbando che consegna un documento che sarà molto complicato da gestire. Sono preoccupato del movimento che vedo nei comuni vicini e dell’immobilismo del nostro. Secondo sono preoccupato perché viene presentato con parere tecnico direttore generale, che da l punto di vista formale e amministrativo è corretto ma permettetemi, visto che parliamo di pratiche edilizie, una competenza tecnica da parte del dirigente me lo sarei aspettato. Ma purtroppo viviamo con un ufficio tecnico senza un dirigente e un riferimento per le pratiche edilizie. Terzo punto perché, nonostante quello che ripete la Severi, non è così scontata e così certa la fattibilità degli interventi per la particolare situazione economica. Siamo altresì dispiaciuti del fatto che non si è voluta cogliere l’occasione per realizzare un intervento forte dove pubblico e privato si mettevano insieme per fare un rilancio serio del territorio. Quinto. Siamo un po’ stanchi del gioco dello scarica barile per cui se una cosa si fa è merito vostro, se non si fa è colpa nostra. Sesto. Il miglior tacere non fu mai scritto. Comparto la nave. Non vero che riduzione da quanto previsto dal piano ma da quanto previsto dal piano Canali Sant’Anna: delle due l’una o questa è una controdeduzioni con ratifiche ad errori materiali o è il frutto di una contrattazione tra pubblico e privato. Sant’Anna non è priva di spazio verde. Mi pare si sia andati ad individuare interventi di utilità per una modifica che va invece a tutto vantaggio del privato. Noi in maniera responsabile, perché questo documento parte da lavoro all’interno della giunta precedente, siamo costretti ad esprimere un voto di astensione.. Non potevamo astenerci questa sera dal dire quello che abbiamo detto arrivando ad un voto di astensione che è una carta in bianco che voi non riconoscete. Sull’immobilismo siete voi a dirlo quando ammettete che siete in ristrutturazione. Spero che presto nominerete un nuovi dirigente del settore urbanistica. Non potete scaricare le responsabilità sul passato e sulla provincia. Abbiamo responsabilità dal punto di vista urbanistico, sicuramente degli errori sono stati fatti però oggi la questione è drammatica per altri motivi”

Camilla Nizzoli, Pdl: Questo e’ il Poc a cui la provincia di Modena ha chiesto numerose osservazioni, è quello licenziato dalla scorsa amministrazione. Dovrebbero quindi essere ben chiari a tutti i tempi che hanno comportato queste richieste. Sul Poc allora approvato e contestato dalla provincia non devono fingere di non sapere. Abbiamo vincolato il 75% di tutto il Psc senza pensare e programmare i servizi per la collettività. Questa amministrazione sta superando la paralisi politica creata dalle amministrazioni passate. Dieci anni e ci vengono a parlare di immobilismo. Il Poc è oggetto di revisione perché ha buchi che fanno acqua da tutte le parti. Non accettiamo critiche da chi ci ha lasciato pratiche giacenti da decenni. Ho letto che Susanna Bonettini ha detto alla stampa che la città è paralizzata dal punto di vista urbanistico, lo rilanciate astenendovi? Approvatelo e date un segnale».

Franca Cerverizzo, Lista per Pattuzzi, ha introdotto il proprio punto di vista complessivo della valutazione sullo strumento urbanistico in discussione, da parte della propria Lista.

“Sarebbe infatti inopportuno – ha poi spiegato la rappresentante – occuparsi delle controdeduzioni senza pensare al ruolo del Poc nel prossimo quinquennio per il territorio di Sassuolo. Il nostro Poc pur essendo stato presentato a primavera 2009 è basato su analisi di alcuni anni fa. C’è poi da considerare la crisi strutturale del comparto ceramico e dell’economia nazionale. Il Poc va quindi ripensato alla luce di questo. Mi pare che le previsioni siano sovradimensionate rispetto alle esigenze del territorio, anche rispetto all’andamento demografico che rileva una sostanziale stabilità dei residenti. Valutato che il saldo migratorio è andato azzerandosi, anche per la crisi della ceramica, si prevede che nel prossimo quinquennio sarà quasi nulla. Riteniamo equilibrato pensare una richiesta di 600-700 abitazioni, a fronte delle 1000 previste dal Poc. Pensiamo aumenterà la richiesta di alloggi Erp. Sulle controdeduzioni alle osservazioni presentate ho apprezzato il lavoro effettuato dallo studio, così come mi ha stupito le tante aggiunte cartografiche per gli errori commessi dal comune. Trovo difficile valutare alcune decisioni discrezionali. Mi asterrò ma mio voto finale sarà vincolato alle risposte che l’amministrazione darà alle mie osservazioni».

Antonio Caselli, Pd: ah sottolineato come da parte del proprio gruppo si giunga con le migliori intenzioni per i legami con il passato, ma che ci troviamo di fronte ad impostazioni politiche e non riusciamo a valutare questi strumenti tecnici. Questo accordino su Sant’Anna e venderlo come la panacea di tutti i mali, insomma…E’ un accordino. Diamo il nome giusto alle cose, altrimenti non riusciamo a votare questi provvedimenti. Ce ne rendiamo conto che dal punto di vista tecnico è in linea con quello precedente, voi ci dovete mettere nella condizione politica di votarli questi documenti, importanti per la città. Giusta la scelta di portare avanti il Poc per stralci, presentando ciò che è pronti ma se volete farcele votare presentatele in modo diverso».

Ugo Liberi, Capogruppo Pdl: «Il tecnico che ha realizzato il piano, non scelto da noi, gli abbiamo rinnovato la fiducia ed abbiamo lasciato alla sua competenza la redazione di questo piano. Al di la di questa banalità è la dimostrazione che si volevano accelerare i tempi senza cambiare il cavallo in corsa. Ha riscosso la nostra fiducia, la ribadiamo. Tutte le vicissitudini legate alla provincia hanno allungato i tempi. Il Poc che nasce è vecchio di 10 anni. E’ però lo strumento che guida gli interventi del centro storico, speriamo serva a contribuire all’evoluzione della città. Ecco perchè oggi Il processo del Poc relativamente al centro storico è arrivato al termine. Lo prendiamo come punti arrivo da un lato, di partenza dall’altro. Auguro – ha concluso Liberi – una nuova gestazione dell’evoluzione futura degli strumenti urbanistici. Per questo e quanto detto prima noi voteremo a favore.

Susanna Bonettini, capogruppo Pd:. Ah sottolineato come l’adozione avvenne già nell’aprile 2009, poi estensione termine osservazioni, che trovai giusto visto il cambio di amministrazione. Capisco anche il procedere per stralci. Le osservazioni sono arrivate a novembre 2009, sono state 11. Però le osservazioni e le questioni dette dalla provincia rispetto al centro storico non ci sono state osservazioni specifiche; quindi la provincia non ha avuto peso. Non ci sono state modifiche sostanziali per cui rispetto all’adozione e alla data in cui si chiudevano le osservazioni è passato un anno per approvare i Poc. Non accettiamo lezioni dalla consigliera Nizzoli sui 10 anni visto che voi ci avete messo un anno per il centro storico».

L’Assessore Claudia Severi nella replica finale agli interventi ha ricordato come : I tempi dell’adozione poi dell’approvazione di questo strumento non siano esattamente come quelli descritti negli interventi dei consiglieri.. così.

Le osservazioni della provincia dovevano comunque essere attese. Per arrivare ad approvare uno stralcio funzionale dovevamo avere approvato il Rue. Abbiamo prestato particolare attenzione alle osservazioni presentate, soprattutto sul comparto N, il Sant’Anna. Non sono tutti nostri meriti come non sono tutti vostri errori ma quanto ereditato sul Sant’Anna era una situazione spinosa contro la quale votammo anche allora. Non vero che ci abbiamo messo un anno, ci abbiamo messo due mesi e mezzo.

Ribadisco poi l’importanza dei miglioramenti – e mi riferisco soprattutto al verde di cui sarà dotato l’Asilo S. Anna che attualmente ne è sprovvisto – che verrà realizzati su questo specifico e così rilevante comparto.

E questo mi sembra particolarmente rilevante. Per dare finalmente una risposta a tutta la città, ai cittadini , ai professionisti e agli operatori del settore..

Accolgo l’invito del Consigliere Caselli a puntare al bene della città e non fare il gioco delle parti. Non capisco allora lo strabismo di logica e la miopia del consigliere Morini.

Sempre a Morini vorrei ricordare che sarebbe spettato proprio a loro, come dettavano correttamente e in origine, i tempi della nascita del documento e del Piano, attuare allora un Master Plan per il Centro Storico con i privati. Mentre per noi, all’interno del percorso rigido alsciatoci in eredità, non era proprio possibile.

Lei Strombazza ai quattro venti immobilismo dell’ufficio tecnico. A me piace dire la verità: l’ufficio tecnico è in ristrutturazione, ne ha bisogno sul personale; stiamo apportando cambiamenti significativi. Questi cambiamenti li stiamo attuando noi ora e proprio perché risultano così significativi che si possono registrare anche fasi dove la mutazione genera inevitabilmente una temporanea quanto necessaria fase di aggiustatura..

Non teniamo però ferma la città e siamo qua a dimostrarlo. Votando contro questo strumento voi votate contro l’immobilismo. E’ un atteggiamento strabico e miope».

Francesca Gottardi, Lega Nord: «Siamo favorevoli allo strumento. Morini dice che potevano bloccarci in commissione, è vero ma non lo avete fatto perché non avevate rilievi. Caselli dice che non potete votarlo perché abbiamo fatto una presentazione politica. Voi non vi prendete la responsabilità, ad ogni consiglio, di votare qualcosa. La Lega Nord vota a favore della proposta».

Questo, infine, l’esito della votazione:Favorevoli: Sindaco, Lega Nord, Anselmi

Contrari: Cerverizzo – Astenuti: PD, IDV

I lavori di questa seduta dell’Assemblea cittadina si sono quindi conclusi con quest’ultimo punto e riprenderanno nella prossima seduta in programma.

(Resoconto a cura dell’Ufficio Stampa del Comune)