Fumata bianca per l’industria piastrelle e ceramica: nella tarda serata di ieri, lunedì 22 novembre, a Roma è stata raggiunta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale dei settori piastrelle, ceramica sanitaria e materiali refrattari scaduto lo scorso 30 giugno e valido per il periodo 1 luglio 2010 – 30 giugno 2013.

L’ipotesi di accordo raggiunta tra Confindustria Ceramica e FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILCEM UIL interessa circa 40 mila lavoratori dipendenti da oltre 300 aziende, con Gruppi anche multinazionali e molti stabilimenti in numerose regioni, prevalentemente ubicati, è il caso delle piastrelle, in Emilia-Romagna.

L’intesa prevede un aumento medio mensile di 107 euro (livello D1) da corrispondere in tre tranches (quattro per la ceramica), per un montante salariale di 2.334 euro (per il settore della ceramica sanitaria invece, il montante è di 1.687 euro). Per il periodo 1 giugno-31 dicembre 2010 verrà corrisposto un importo “una tantum” di 120 euro per tutti.

“Notevoli le novità raggiunte sotto il profilo normativo – commenta soddisfatto Francesco Fontanelli, della FILCTEM CGIL nazionale – a cominciare dal rafforzamento delle relazioni industriali a tutti i livelli e dei relativi strumenti (dagli Osservatori contrattuali, alle azioni concertate a tutela del “made in Italy” sulla tracciabilità dei prodotti): a tale proposito viene istituito sperimentalmente l’Osservatorio per il distretto della ceramica sanitaria di Civita Castellana, a Viterbo”. Condiviso inoltre l’obiettivo di intervenire con “linee guida” su diversi temi: dalla sicurezza negli appalti alla protezione dei rischi connessi alla silice cristallina, dalle molestie allo “stalking”, al “mobbing”.

Quanto al mercato del lavoro, per gli addetti ai settori piastrelle e refrattari viene introdotta una nuova disciplina in materia di contratti a tempo determinato e di somministrazione a termine, stabilendo nel 25% la quota massima omnicomprensiva di questi istituti sul totale dei contratti a tempo indeterminato presenti in azienda. “Il lavoratore insomma – spiega Fontanelli – verrà in ogni caso stabilizzato qualora la somma dei suddetti periodi superi i 43 mesi complessivi, non necessariamente continuativi”.

Importanti novità anche in materia di formazione con il rafforzamento del ruolo sindacale nel Comitato paritetico nazionale, l’istituzione del libretto formativo del lavoratore e del Registro centrale delle azioni formative di ogni singola azienda del settore. Significativi i risultati ottenuti in materia di welfare contrattuale: a decorrere dal 1 settembre 2012 verrà attivato un unico sistema di assistenza sanitaria integrativa per tutti i settori (oggi era limitato a quello della ceramica sanitaria) con un contributo di 140 euro l’anno, interamente a carico delle aziende. Inoltre, a decorrere dal 1 gennaio 2013, verrà incrementata per gli addetti della ceramica sanitaria la quota di contribuzione a “Foncer” (il fondo di previdenza complementare del settore) dall’ 1,6% attuale all’1,7%.

In materia di orario e diritti viene introdotta la possibilità di modifiche temporanee dell’orario di lavoro da contrattare con le RSU; regolata la fruizione dei permessi mensili previsti dall’art.33 della legge 104/92 relativa ai portatori di handicap, contemperando il diritto del lavoratore con le esigenze organizzative delle imprese; allungato il periodo di comporto per gli affetti da patologie oncologiche.

Infine sul capitolo della classificazione del personale vengono introdotti da subito alcuni profili operai, mentre una commissione paritetica continuerà a lavorare, con l’obiettivo di concludere entro il 31 dicembre 2011, per fornire una base di discussione e sperimentazione in materia di polivalenza, polifunzionalità e di nuovi profili professionali anche impiegatizi.

Ora la parola passa alle assemblee e al voto dei lavoratori il cui giudizio per la FILCTEM CGIL rimane vincolante.