Tra la serata di martedì 14 dicembre e questa mattina, mercoledì 15 dicembre, la Digos ha fatto irruzione in casa di alcuni militanti del S.a.o. Guernica effettuando una perquisizione.

Il pretesto di cui si sono serviti i “paladini della giustizia” è la ricerca di materiale esplosivo e altro materiale che sarebbe sparito oggi durante gli scontri davanti alla stazione dei treni.

Questa è una chiara intimidazione a studenti, precari e lavoratori che oggi hanno manifestato contro il governo Berlusconi e la riforma Gelmini.

E’ palese come sia stato individuato il Guernica come capro espiatorio, probabilmente perché fa molto più comodo a stampa e istituzioni criminalizzare il solito centro sociale, piuttosto di ammettere che una considerevole fetta degli studenti (e non solo) di Modena si stia opponendo con determinazione alla cancellazione del diritto allo studio e a una precarizzazione delle loro vite, prendendo autocoscienza di queste cose e decidendo in maniera autonoma, con un esplicito rifiuto degli studenti di subordinarsi ad ogni logica politico-sindacale, organizzandosi in collettivi autonomi per urlare la loro rabbia.

Tutto questo con pratiche che vanno a rompere quella tanto decantata, sia dal centrodestra che dal centrosinistra,”legalità “. Una “legalità” che in realtà mira al controllo sociale e alla repressione delle fasce sociali più deboli.

Come Guernica esprimiamo la piena solidarietà ai compagni che hanno dovuto subire questo ulteriore abuso di potere e ribadiamo il nostro appoggio alla lotta studentesca, a quella dei precari e dei lavoratori, sicuri che ancora si alzerà più forte il grido “QUE SE VAYAN TODOS”, verso lo sciopero generale generalizzato.

S.A.O. Guernica