Rispetto allo svolgimento della protesta del mondo della scuola e dell’università tenutasi ieri martedì 14 dicembre a Modena, ci preme precisare alcuni punti sulle due manifestazioni che si sono svolte nella mattinata.

La Cgil che è stata promotrice con la sua categoria Flc/Cgil insieme a Gilda, ai coordinamenti genitori, alla Rete degli Studenti Medi e Unione Universitaria della manifestazione che si è svolta pacificamente, ha tentato nei giorni precedenti di prendere contatti con gli organizzatori dell’altra manifestazione partecipando ad un’assemblea e proponendo di unificare le due iniziative con una piattaforma che tenesse insieme le legittime rivendicazione contro i tagli e per la valorizzazione dell’istruzione pubblica. Anche in considerazione che la manifestazione sindacale teneva insieme un mondo vasto che va dagli studenti medi e universitari, a docenti, personale Ata, ricercatori universitari e genitori.

Da parte però degli organizzatori dell’altra iniziativa non c’è stata alcuna volontà di trovare una sintesi, rifiutandosi aprioristicamente di trovare una linea comune con la nostra manifestazione.

Ieri mattina approfittando della presenza sin dalle prime ore del mattino dei ragazzi in piazza Sant’Agostino, hanno fatto partire un corteo senza specificare in quale direzione, e senza chiarire cosa sarebbe accaduto durante quell’iniziativa.

La Cgil considera irresponsabile l’iniziativa di chi intendeva portare i ragazzi sui binari della stazione ferroviaria di Modena, mettendo seriamente a rischio anche la loro incolumità fisica (ricordiamo che la stazione di Modena è stazione di transito anche di treni ad alta velocità).

Convinti che la stragrande maggioranza dei partecipanti abbia voluto manifestare pacificamente la propria rabbia e il proprio dissenso, la Cgil condanna però slogan e atteggiamenti di certi manifestanti quali quello di indicare con la mano il segno della “P38”, atteggiamenti gravi e pericolosi che riportano alla mente tragici periodi della storia recente di questo Paese.

Iniziative come queste sono oltre che dannose, controproducenti per gli obiettivi che il movimento di protesta pacifico e democratico si prefigge: chi sfrutta le manifestazioni studentesche con iniziative a carattere violento e intimidatorio persegue l’obiettivo della divisione e oggettivamente fa lo stesso gioco del Governo che intende contestare e di chi vorrebbe ridurre gli spazi di partecipazione, democrazia e protesta.

La Cgil è convinta che il movimento studentesco sia sano e abbia al proprio interno gli anticorpi per respingere e isolare provocatori violenti e irresponsabili, anche in previsione delle prossime iniziative.

(Segreteria Cgil Modena)