“L’Amministrazione comunale ha intensificato i controlli della Polizia municipale al Lambda ed è interessata a riqualificare il complesso, ma trattandosi di un edificio privato l’intervento comporterebbe che il Comune diventasse proprietario di una parte consistente del condominio attraverso un bando regionale o statale, come è accaduto in altri casi. Per cui, allo stato attuale, non ci possono essere progetti di riqualificazione specifici”. Lo ha precisato oggi in Consiglio comunale l’assessore ai Lavori pubblici e Qualità e sicurezza della città Antonino Marino in risposta a un’interrogazione presentata dal consigliere Michele Barcaiuolo (Pdl).

“L’interrogazione, datata 25 ottobre 2010 – ha spiegato il consigliere – prendeva spunto da una dichiarazione riportata sulla stampa, in cui l’assessore disse che c’era un progetto di riqualificazione per il Lambda, ma per realizzarlo si era in attesa di ulteriori fondi dal Governo”. Barcaiuolo ha ricordato, inoltre, che il Regolamento urbanistico edilizio del Comune vieta di installare antenne e parabole su balconi o terrazze di copertura e il Regolamento di Polizia urbana stabilisce che proprietari e locatori sono tenuti a provvedere alla decorosa manutenzione e alla pulizia di facciate, infissi e tende esterne e ha quindi chiesto l’adozione delle ordinanze.

L’assessore ha spiegato che il divieto a cui fa riferimento il Regolamento urbanistico è valido solo nel caso di nuovi edifici e restauri architettonici e ha aggiunto: “Anche con la collaborazione dei cittadini, stiamo monitorando il condominio e siamo impegnati ad avviare percorsi contro il degrado del complesso che era sovraffollato e ora, invece, grazie ai controlli della Polizia municipale, vede diversi appartamenti vuoti”.

Il consigliere Sergio Celloni (Mpa) ha chiesto di trasformare l’interrogazione in interpellanza e ha detto: “Relativamente ai finanziamenti e alle proprietà economica della società CambiaMo, realizzata tra Acer e Comune di Modena per la riqualificazione di zone degradate, da via Attiraglio a Windsor Park al Lambda, vorrei sapere come sono state usate e come saranno utilizzate le decine di milioni di euro messe a disposizione. Già tempo fa chiesi, tramite un’interrogazione, che venisse spiegata questa situazione per capire se ci sono progetti reali contro il degrado dei quartieri”.

Il consigliere Vittorio Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it) è invece intervenuto per denunciare la crescita costante di lamentele da parte di residenti dei condomini circostanti il Lambda e, citando la petizione di un gruppo di cittadini, ha parlato di “problemi di topi, sporcizia, parabole in aumento, schiamazzi negli orari di riposo, caldaie non insonorizzate, alberi tagliati che cadono negli altri balconi” e ha concluso: “La situazione è peggiorata nell’ultimo periodo e nessuno sta facendo nulla”.

In sede di replica, Michele Barcaiuolo ha chiesto che l’articolo del Regolamento urbanistico citato nell’interrogazione venga esteso agli edifici esistenti per “garantire un minimo decoro alla città” e ha aggiunto: “Come pensavo, prendo atto che non esiste un progetto dell’Amministrazione comunale per intervenire sulla situazione e non vedo cosa centri il prendere provvedimenti contro il degrado con il divenire proprietari del condominio”.