Gli animali hanno il diritto a un’esistenza dignitosa, “compatibile con le proprie caratteristiche biologiche”, devono essere regolarmente nutriti, tenuti in adeguate condizioni igienico-sanitarie e non devono essere sottoposti a interventi chirurgici (come il taglio delle corde vocali per evitare che disturbino) o ad operazioni per soli fini estetici. L’accesso a bar, ristoranti e negozi viene demandato alla discrezionalità dei titolari, si prevedono sanzioni per chi lascia gli animali chiusi in auto per periodi prolungati e si tutelano specie in diminuzione come rondoni e balestrucci.

E’ ciò che prevede il Regolamento per la tutela dei diritti degli animali approvata oggi, lunedì 10 gennaio, in Consiglio comunale a Modena, con il voto favorevole di Pd, Sinistra per Modena, Lega nord, Modenacinquestelle.it, Idv, contro Udc, Pdl, astenuto Mpa. Respinto, invece l’ordine del giorno presentato dal consigliere Vittorio Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it) in corso di seduta, che chiedeva al Comune di impegnarsi ad appoggiare una legge che vieti l’uso di animali negli spettacoli circensi e che preveda la creazione di centri per ospitare animali non più utilizzabili. A favore della mozione hanno votato anche Mpa, Sinistra per Modena, Idv e Lega nord, mentre Pd, Pdl e Udc si sono espressi negativamente. La presidente del Consiglio Caterina Liotti e il consigliere Salvatore Cotrino, entrambi del Pd, hanno invece deciso di astenersi.

Il testo della delibera è stato emendato da Ballestrazzi che, con l’obiettivo di promuovere i prodotti locali, ha aggiunto il riferimento alla “filiera corta”, quando si dice che “il Comune dà garanzia di scelta dalla filiera”, come ulteriore fattore di “sostenibilità ambientale oltre che di tutela della biodiversità”. L’emendamento è stato approvato anche con il voto favorevole di Pd, Sinistra per Modena, Idv e Lega nord. Hanno votato contro Pdl e Mpa mentre si è astenuto l’Udc. Respinto, infine, l’emendamento del Pdl, presentato dalla consigliera Luigia Santoro, che chiedeva di non regolamentare l’ampliamento delle gabbie dei gatti nelle pensioni per felini. Ha votato a favore anche la Lega nord, contro Pd, Modenacinquestelle.it, Sinistra per Modena e Idv, mentre si sono astenuti Mpa e Udc.

Il regolamento per la tutela dei diritti degli animali, in particolare, all’articolo 15 modifica il Regolamento comunale di igiene rispetto al divieto di accesso degli animali negli esercizi pubblici. Secondo la nuova norma, è facoltà dei titolari di bar, ristoranti ed altri locali commerciali apporre all’ingresso un cartello ben visibile che consenta l’accesso ai cani senza evidenti problemi di salute, tenuti al guinzaglio e dotati di museruola. I cani per i non vedenti possono accedere liberamente a tutti i pubblici esercizi senza limitazioni.

L’articolo 22 è invece dedicato alle associazioni animaliste e zoofile alle quali si riconosce un importante ruolo di collaborazione con il Comune.

Nessun cambiamento significativo per l’Anagrafe canina: rimane invariato l’obbligo per i proprietari di segnalare l’acquisto o la nascita dell’animale entro 30 giorni. Entro 7 giorni ne va comunicata la morte, la cessione e il cambio di residenza. Tre giorni è il limite temporale per denunciare lo smarrimento o la sottrazione dell’animale.

Gli articoli dal 30 al 35 illustrano le regole relative ai cani e gatti randagi e alle strutture che li accolgono. Il Comune di Modena si impegna ad ospitare nel canile e nel gattile gli animali senza padrone o con il padrone rinunciatario. La novità consiste nell’obbligatorietà del rilascio di un documento di adozione.

Secondo l’articolo 42, i commercianti di animali esotici saranno obbligati ad esporre un documento informativo con le caratteristiche. Pesanti sanzioni e la revoca della vendita dell’animale sono previste nel caso non si riescano a produrre le informazioni sulla provenienza o a compilare il documento. Inoltre, in alcuni casi sono state ampliate rispetto alla normativa regionale le misure dei box in cui si espongono e custodiscono gli animali. Il Regolamento prevede che l’Amministrazione promuova un censimento gli edifici con colonie particolarmente significative di rondoni o di balestrucci, specie attualmente in diminuzione, e che per gli interventi di restauro o ristrutturazione di quegli immobili si debba acquisire il parere favorevole dell’Ufficio diritti degli animali del Comune. L’articolo 46 promuove la pet therapy, attività di cura e riabilitazione che si basa sull’interazione uomo-animale e si impegna a tutelare gli animali sotto la conduzione di personale qualificato.

“Il regolamento è frutto di un lungo percorso di confronto con le associazioni zoofile e ambientaliste – sottolinea l’assessore comunale all’Ambiente Simona Arletti – che mira a trasmettere il rispetto per le specie animali presenti sul territorio, il loro diritto a un’esistenza adatta alle loro caratteristiche comportamentali e a responsabilizzare chi detiene un animale sia in qualità di proprietario, gestore di struttura o venditore. Si è appena concluso l’anno dedicato alla biodiversità e la nostra città dimostra con questo regolamento attenzione alla conservazione delle varie specie e diventa più amica degli animali”.