Giuliano Razzoli e’ finalmente tornato sul podio. Non succedeva da quasi 11mesi, da quando il 28 febbraio dello scorso anno vinse l’oro olimpico salvando la faccia alla spedizione azzurra a Vancouver.

Da allora l’emiliano aveva sostanzialmente vissuto di rendita sfruttando la gloria passata. E questa stagione era iniziata con una delusione dopo l’altra: tre uscite i fila nei primi tre slalom di coppa del mondo, poi un quarto posto-beffa a Zagabria dove era al comando della prima manche ed infine un 12/o piazzamento insignificante. Unica attenuante: una mano fratturata in allenamento prima dell’inizio della stagione.

Ci e’ voluta Kitzbuehel con la sempre tormentata pista Ganslern, tutta gobbe e cambi di direzione, per fare tornare Razzoli sul podio e fargli tornare il sorriso. E’ la stessa esatta posizione che aveva conquistato l’anno scorso su questo tracciato: un segnale assolutamente beneaugurante in vista del vero appuntamento stagionale, lo slalom dei Campionati mondiali di Garmisch-Partenkirchen , il 20 febbraio prossimo.

”Questo risultato ci voleva proprio. E’ passato quasi un anno da Vancouver ma l’importante e’ essere tornato sul podio dopo una gara in cui, soprattutto nella seconda manche, non ho rischiato ma sono andato in sicurezza. In piu’ negli ultimi giorni non mi sento al pieno della forma. Sono felice. Domani mi riposo e poi ci daro’ dentro martedi’ sera nello slalom notturno di Schladming”, ha detto lo sciatore dell’Esercito a fine gara.

Lo slalom di Kitzbuehel – con seconda manche piu’ filante, come piace a Razzoli, tracciata dal tecnico azzurro Cesare Pastore – e’ stato vinto dal francese Jean Basptiste Grange davanti al croato Ivica Kostelic che cosi’ dominato anche questa combinata. Il croato e’ sempre piu’ solo al comando della classifica generale con 1.030 punti. In 11 garee di gennaio Ivica ha vinto 6 volte in quattro discipline diverse (speciale, parallelo, combinata e supergigante) e due volte e’ arrivato secondo. Il tutto nel giro di 21 giorni soltanto: e’ una macchina da guerra.

Oggi – in testa dopo la prima manche – pareva poter vincere tranquillamente anche lo speciale ma Ivica e’ stato saggiamente prudente: inutile correre rischi, meglio incamerare punti e dominare la classifica generale che con sempre piu’ probabilita’ lo portera’ alla conquista della coppa del mondo, sulle orme della sua grandissima sorella Janica.

Quinto dopo la prima manche, in quella decisiva Giuliano Razzoli ha invece attaccato con saggezza trovandosi davanti un tracciato molto filante soprattutto nella parte finale. E’ stato in questo tratto che ha recuperato le due posizioni che lo hanno riportato sul podio. Il terzo posto di oggi porta a cinque i podi dell’Italia in questa modesta stagione. Cinque terzi posti che hanno un sapore amaro perche’ e’ ancora mancato il risultato sonante: due podi (gigante e speciale) per Manuela Moelgg; 1 podio in discesa per Christof Innerhofer; 1 in gigante per Max Blardon e, infine, quello in speciale di Giuliano Razzoli, il piu’ atteso.

Nello speciale di oggi – finalmente con un freddo davvero invernale di 9 gradi sotto zero – per l’Italia c’e’ poi il nono posto del trentino Cristian Deville (”non mi piaceva il tracciato, troppo filante per i miei gusti”) e l’11esimo di Manfred Moelgg che ancora una volta ha sbagliato troppo nella manche decisiva. Anche per Deville e Moelgg sara’ cosi’ piu’ che mai importante lo slalom speciale notturno di martedi’ sera nella bolgia dello stadio della neve ai piedi della pista Planai di Schadiming: e’ l’ultimo appello prima dei Mondiali in terra tedesca.