Il Dipartimento ad Attività Integrata di Oncologia, Ematologia e Patologie dell’Apparato Respiratorio è uno dei nove dipartimenti in cui è organizzata l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena. Al Dipartimento, diretto dal 1 novembre 2010 dal prof. Leo-nardo Fabbri, fanno riferimento cinque Strutture Complesse:

1. Oncologia, diretta dal prof. PierFranco Conte (universitario)

2. Ematologia, diretta dal prof. Mario Luppi (universitario)

3. Radioterapia, diretta dal dottor Filippo Bertoni (ospedaliero)

4. Immuno-trasfusionale, oggi affidata al dottor Giuliano Montagnani (ospeda-liero)

5. Malattie dell’Apparato Respiratorio, diretta dal prof. Leonardo Fabbri (univer-sitario)

A queste si aggiungono cinque Strutture Semplici:

1. DH Oncologico, di cui è responsabile il dottor Gabriele Luppi (ospedaliero)

2. Trapianto di Midollo, di cui è responsabile il prof. Franco Narni (universitario)

3. Attività ambulatoriale, di cui è responsabile il dott. Pietro Roversi (ospedaliero)

4. Centro Malattie Rare del Polmone, di cui è responsabile il prof. Luca Richeldi (universitario)

5. Malattie della coagulazione, di cui è responsabile il dottor Marco Marietta (ospedaliero)

Al medesimo dipartimento fanno anche capo due Strutture Semplici dipartimentali:

1. Terapie palliative e hospice, sotto la responsabilità del dottor Daniele Dini (ospedaliero)

2. Osservazione Breve Onco-ematologica (OBOE), sotto la responsabilità il prof. Giuseppe Longo (universitario)

Tra le attività del dipartimento sono da considerarsi anche i due fondamentali Programmi:

1. Terapie Oncologiche Innovative affidato al prof. Stefano Sacchi (universitario)

2. Epidemiologia, prevenzione oncologica e trials clinici con particolare riferimento ai linfomi ed ai tumori ereditari della mammella e dell’ovaio affidato al prof. Massimo Federico (universitario)

Il Dipartimento è legato anche con convenzione alla cura e assistenza dei ricoverati di Villa Pineta di Gaiato la cui applicazione è seguita dal prof. Enrico Clini (universitario)

Complessivamente, lavorano presso il Dipartimento 296 persone, 92 fra medici e biologi, 180 infermieri, 24 amministrativi, con un bilancio annuale che dal solo punto di vista assistenziale supera i € 25 milioni di euro/anno, e dal punto di vista universitario supera i € 6 milioni di euro, ponendolo al terzo posto di complessità in ambito dell’Ateneo.

Il Dipartimento ha a disposizione n. 89 posti letto mentre sul fronte della assistenza sanitaria può contare sulla presenza di 13 strutturati (10 ospedalieri, 3 universitari integrati), 2 contrattisti, 8-9 specializzandi in base ai turni di rotazione in ONCOLOLGIA; 11 medici, 4 universitari, 4 ospedalieri, 2 contrattisti, 1 dottorando con integrazione, 9 specializzandi, 12 biologi/medici addetti laboratorio) in EMATOLOGIA; 13 medici strutturati (9 ospedalieri e 4 universitari integrati), 3 contrattisti, 8 specializzandi in PNEUMOLOGIA, 6 medici strutturati ospedalieri + 4 contrattisti, 5 biologi, 50 tecnici/infermieri, 2 specializzandi in RADIOTERAPIA, 9 medici strutturati, 5 biologi, 35 tecnici in IMMUNO-TRASFUSIONALE.

Nel 2010 ha registrato 2.730 ricoveri in degenza ordinaria e 2.441 ricoveri in day hospital. Oltre alle prestazioni rese verso i ricoverati, nel 2010 sono state fornite 116.267 prestazioni all’esterno mentre le visite ambulatoriali effettuate nel corso dell’anno sono sta-te 53.494. Nell’ambito, invece, dei due programmi assistenziali nel secondo semestre 2010 il personale coordinato dal prof. Massimo Federico ha effettuato 271 ricoveri in Day Hospital, ha reso 5.785 prestazioni a pazienti esterni ed ha effettuato 2.765 visite ambulatoriali men-tre, invece, quello coordinato dal prof. Stefano Sacchi ha seguito 32 ricoveri in Day Hospital, ha fornito 456 verso pazienti esterni e 454 visite ambulatoriali. Ai fini di una corretta valuta-zione della professionalità e dalla qualità del lavoro svolto dal Dipartimento, è sufficiente ri-cordare che nel corso del 2010 all’Azienda sono giunte solo 8 segnalazioni di reclamo (1 in meno del 2009), un numero veramente irrisorio, rispetto agli accessi al Dipartimento.

Per quanto riguarda gli accessi si segue una procedura che identifica prioritariamente le urgenze che possono essere disposte da Medici di Medicina Generale, Pronto Soccorso o Ambulatori Specialistici del territorio. La procedura prevede l’invio alla Struttura Semplice Dipartimentale di Osservazione Breve Oncoematologica (OBOE) sia per quanto riguarda le patologie onco-ematologiche sia per quelle pneumologiche. Da qui i pazienti vengono successivamente inviati alle strutture di competenza in base alle patologie: Ematologia, OBOE, Pneumologia. I casi non urgenti – che possono essere accertati tanto dagli ambulatori specialistici del Dipartimento che dall’OBOE – seguono la lista di prenotazione che viene gestita in maniera informatizzata e che indirizza i pazienti in Pneumologia, Oncologia e Ho-spice.

Più specificatamente per l’Oncologia la presa in carico dei nuovi pazienti avviene o per invio diretto da parte di Medici di Medicina Generale o reparti ospedalieri chirurgici o in-ternistici attraverso percorsi ben definiti. La maggior parte della casistica oncologica viene inoltre gestita su percorsi assistenziali interdisciplinari sia nella fase di programmazione del trattamento che nelle fasi di gestione di recidive o complicanze. Da segnalare inoltre che per offrire una risposta più adeguata nei tempi e qualificata in base alla patologia alle richieste dell’utenza la prenotazione delle visite oncologiche (sia prime visite che controlli) viene effet-tuata direttamente nella struttura e non in un centro di prenotazioni esterno (CIP o CUP).

Oltre all’attività sopra ricordata il Dipartimento di Oncologia ed Ematologia è completato dalle Unità Operative di Radioterapia, che fornisce le più moderne terapie radianti (64.000 prestazioni nel 2010), ed il Centro Trasfusionale che serve l’intera Provincia (108.000 prestazioni)

Notevole è la produttività scientifica di docenti e ricercatori afferenti al Diparti-mento, che lo identificano come uno dei più attivi, affermati e prestigiosi del Policlinico e del-la Facoltà di Medicina e Chirurgia: basti pensare che nella graduatoria relativa alle pubblicazioni scientifiche dei docenti della Facoltà, soppesate sulla base del loro impact factor dei docenti (strumento utilizzato per valutare la qualità, il rigore, l’originalità e lo spessore degli studi scientifici) si trovano nell’ordine al primo posto il prof. Leonardo Fabbri, al terzo posto il prof. Luca Richeldi, al quarto il prof. PerFranco Conte, al quinto il prof. Mario Luppi, al nono il prof. Enrico Clini. La attività di ricerca è possibile grazie ai notevoli finanziamenti pubblici e privati attratti dai ricercatori del Dipartimento. E questo dà la misura di quali professionisti garantiscano la considerazione nazionale ed internazionale del Dipartimento.

“Il Dipartimento ad attività integrata di Oncologia, Ematologia e Patologie dell’apparato respiratorio – ha commentato la prof.ssa Gabriella Aggazzotti, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia – è fra quelli che in Ateneo raggiungono l’eccellenza sotto il profilo dei risultati ottenuti nella ricerca scientifica. A questa eccellenza scientifica si affianca la capacità formativa dei docenti del Dipartimento, frequentato quotidianamente da numerosi studenti dei corsi di laurea della Facoltà, delle Scuole di specializzazione, da dottorandi, borsisti e assegnisti di ricerca”.

La intensa attività assistenziale e di ricerca costituisce la base della Didattica che viene erogata in primis agli studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie, Scuole di Specializzazione (Oncologia, Ematologia, Malattie Respiratorie, contribuisce a Radioterapia), e Masters.

“Di esclusiva competenza della UO Ematologia del Policlinico di Modena, sono: la diagnosi e terapia delle patologie neoplastiche e non neoplastiche acute (leucemie, aplasie midollari etc.), delle patologie croniche (linfomi, mieloma multiplo, leucemia linfatica cronica, leucemia mileoide cronica, altre sindromi mieloproliferative e mielodisplasia, etc.) complicate e patologie rare, che richiedono il ricovero urgente e non programmato in regime di degenza ordinaria” – spiega il prof. Mario Luppi, Direttore dell’Ematologia.

“La UO di Ematologia svolge un ruolo centrale quantitativamente prevalente e qualitativamente molto rilevante, nella diagnosi e terapia della patologia neoplastica e non neoplastica cronica non complicata e della gestione della terapia anti-trombotica in regime di DH ed ambulatorio in Modena e provincia.

Di esclusiva competenza della UO Ematologia del Policlinico di Modena sono inoltre il trapianto di midollo osseo/staminali periferiche autologo ed allogenico, in regime di degenza ordinaria, Day Hospital ed ambulatorio, la diagnosi e terapia malattie emorragiche-trombotiche ad alta intensità e complessità di cura e la diagnosi di laboratorio cito-morfologica, citogenetica, molecolare ed immunofenotipica integrate delle malattie ematologiche.

Nel 2010 il numero di nuovi casi di leucemia acuta diagnosticati e curati nel nostro centro è stato di 33 ed il numero di trapianti di midollo osseo/staminali periferiche 50. Questi dati, stabili da anni, caratterizzano come massimo, ovvero di 2° e 3° livello, il grado di qualificazione della UO di Ematologia del Policlinico di Modena.

Un ringraziamento particolare deve essere rivolto ad AIL Modena ONLUS che supporta la UO di Ematologia: 1) sia nella attività di assistenza domiciliare integrata con il Servizio di Ematologia e rivolta ai pazienti sia in fase di fine vita che in terapia attiva; 2) sia nella alla attività di diagnostica avanzata molecolare e citogenetica, e a progetti innovativi di ricerca applicata (monitoraggio del dolore fisico e sofferenza psicologica nei pazienti leucemici; diagnosi immunologica delle complicanze infettive nei pazienti leucemici e trapiantati” – conclude il prof. Mario Luppi.

“L’iniziativa odierna di illustrazione dell’attività assistenziale, didattica e di ricerca svolta dal Dipartimento di Oncologia è rivolta alle Istituzioni, al Volontariato e alla società civile in quanto è per noi importante che i cittadini siano messi in condizione di conoscere, giudicare, eventualmente criticare ma anche stimolare e difendere le strutture sanitarie pubbliche” – ha spegato nel suo intervento il direttore generale del Policlinico dottor Stefano Cencetti.

“Il Dipartimento di Oncologia è una delle punte di diamante del nostro Policlinico di Modena, che meglio interpreta le aspettative di salute dei cittadini in un ambito così delicato e complesso come quello delle patologie neoplastiche, ematologiche e pneumologiche e dei fondamentali supporti radioterapici e trasfusionali.

I pazienti che sempre più numerosi, dalla Provincia di Modena e da fuori della Provincia di Modena, si rivolgono al nostro Dipartimento ricevono tutti, senza discriminazioni di sorta, sia come attività programmata e come interventi in urgenza, livelli diversificati di assistenza: dall’ambulatorio, al Day hospital, alla degenza ordinaria, alla degenza protetta ed, infine, alle cure palliative e all’hospice.

L’organizzazione del Dipartimento, rispettando tutte le diverse professionalità esistenti al suo interno, privilegia percorsi sanitari integrati, che coinvolgono anche professionisti esterni al Dipartimento, in quanto è tutto il Policlinico di Modena, che è quotidianamente impegnato ai più alti livelli ad affrontare le patologie ematologiche, neoplastiche e pneumologiche.

Il Punto Amico per i principali tumori è la più significativa innovazione introdotta per realizzare percorsi sanitari integrati.

È un servizio organizzato secondo percorsi di trattamento oncologico, che racchiudono al loro interno tutte le competenze, le possibilità diagnostiche e terapeutiche necessarie per fornire un servizio di elevata qualità ed efficienza alle persone con tumore al seno, al polmone, alla prostata ed altri ancora, guidandole ed affiancandole nelle diverse fasi del trattamento chirurgico, medico, radiante e riabilitativo sia sotto il profilo della qualità dell’assistenza che della umanità delle cure, garantendo anche un adeguato supporto psicologico ed il sostegno del volontariato. Al Punto Amico partecipano diversi professionisti del Policlinico: chirurghi generali, chirurghi plastici, oncologi, radiologi, radioterapisti, anatomopatologi, genetisti, fisiatri, psicologi, in stretto legame tra di loro, che attraverso un approccio multidisciplinare si prefiggono di raggiungere la qualità delle prestazioni sanitarie, l’ottimizzazione dei tempi di trattamento e la semplificazione delle cure.

La missione del Dipartimento è quella di continuare a garantire la qualità assistenziale, contribuire a definire nuovi standard terapeutici e permettere ai nostri pazienti di accedere alle terapie innovative. È importante a questo riguardo annunciare a questo riguardo che sono terminati i lavori per la realizzazione della bio-banca a disposizione del Dipartimento, che avvierà la propria attività nelle prossime settimane.

Cosa è una bio-banca? è un centro per la conservazione di cellule e di tessuti, genomi e informazioni sull’ereditarietà e rappresenta una preziosa fonte di risorse per la diagnosi, la terapia e la ricerca, sempre più personalizzate, in quanto appunto permettono di avere a disposizione il genoma umano ed i prodotti sella sua espressione.

Senza tralasciare che il Dipartimento è inserito nella rete oncologica provinciale, che garantisce livelli assistenziali tempestivi ed uniformi ai pazienti oncologici della Provincia di Modena e che nelle prossime settimane sarà strutturalmente rafforzata con l’avvio a Carpi, in piena sinergia con la nostra Oncologia, di una sezione del nostro Servizio di Radioterapia a disposizione dei pazienti dell’Area Nord, evitando loro i faticosi spostamenti plurisettimanali a Modena.

La nostra missione, come Dipartimento e come Azienda, è quella di continuare a garantire la qualità assistenziale, contribuire a definire nuovi standard terapeutici e permettere ai nostri pazienti di accedere a terapie sicure ed innovative.

Tutto ciò non sarebbe possibile senza la professionalità, la dedizione e la passione di coloro che lavorano in questo Dipartimento, un ringraziamento particolare va ai nostri pazienti e al volontari per il quotidiano supporto che ci offrono” – ha concluso Cencetti.