In merito alle presa di posizione odierna dell’ex Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi che chiede di togliere ogni
riferimento al proprio nome e immagine dalla denominazione del gruppo consiliare “Lista Sassuolo con Pattuzzi” interviene la consigliera comunale Franca Cerverizzo.

Pubblico integralmente quanto dichiarato da me in Consiglio e che ha suscitato questa esagerata reazione; aggiungo che sul prossimo giornalino del Comune di Sassuolo, in arrivo nelle case di tutti i cittadini Sassolesi, ho manifestato solidarietà a Graziano Pattuzzi che mi accusa ora di avere idee diverse e incompatibili con valori che animano una lista civica e di non essere dalla parte dei cittadini, … forse voleva dire dalla parte del PD.  Sono convinta che i cittadini al di là degli schieramenti possono giudicare il mio operato“.

SOSPENSIVA ODG PD “CENTRO PASTI”

Con questo mio intervento sono a chiedere in base all’articolo 49 comma 2 del Regolamento, una sospensiva pregiudiziale nei tempi a me consentiti, ne illustrerò di seguito le motivazioni tecniche e politiche.

Il regolamento del Consiglio Comunale all’art. 27 norma la compilazione dell’odg.

Al comma 1, in modo tassativo, assegna al Presidente del Consiglio di concerto con la Giunta la compilazione dell’ odg.

Al comma 3 vengono assegnate le precedenze.

Sempre al comma 3 lett. d) nell’ordine di precedenza vengono previste le questioni richieste da un quinto dei Consiglieri, in applicazione dell’art.39, comma 2 del D.Lgs 267/2000 che cita:

“Il presidente del consiglio comunale o provinciale e’ tenuto a riunire il consiglio in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri, o il sindaco o il presidente della provincia, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste.

Al comma 7 ….gli ordini del giorno sono iscritti secondo l’ordine cronologico di presentazione.

Il PD ha protocollato in data 01/02/2011 due documenti:

il primo dove si richiedeva la convocazione di un Consiglio comunale in base alla art. 39, sopra citato, dove però non allegava nessuna relazione illustrativa del tema in discussione così come prevede il comma 2 dell’Art. 28 del Regolamento del Consiglio Comunale.

Il secondo protocollava un ODG con lo stesso argomento di cui sopra ma senza la convocazione del consiglio di cui all’Art. 39, quindi detto ODG sarebbe dovuto essere inserito in ordine cronologico di protocollo come previsto al comma 7 da me citato.

A mio avviso la discussione di tale “ punto “ in questo Consiglio comporterebbe una grave lesione al regolamento, pur nel dovuto rispetto della richiesta del PD.

La proposta del PD ha pari dignità rispetto a tutti gli altri odg presentati e non discussi, per mancanza di tempo, pensate solo all’odg del PD sulla crisi economica discusso, l’altra sera, dopo un anno di gestazione.

Se passa la interpretazione del PD che servendosi di una norma sovraordinata contenuta nel D.Lgs 267/2000, a mio avviso una norma di garanzia, siamo già al bipartitismo ed i rappresentanti unici possono andare a casa……così come i Gruppi con meno di 6 Consiglieri, e qui rivolgo un monito ai colleghi della Lega, della Lista Civica e dell’IDV.

Il problema oltre che politico presenta una valenza giuridica e non credo che il 2° comma dell’art.39 del D.Lgs 267/2000 incorpori atteggiamenti strumentali a danno di un sereno e corretto confronto democratico.

Avrei condiviso la presentazione di una proposta di deliberazione sulla questione del Centro Pasti, se questo fosse stata propositiva, e cioè nella quale per esempio avesse previsto:

1.una collocazione alternativa, individuando un luogo consono,

2.Che l’argomento fosse trattato in un tavolo congiunto con la ditta aggiudicataria dell’appalto in modo tale che potessero emergere tutti i problemi di un eventuale spostamento o ricollocazione.

Per evitare strumentalizzazioni interessate, sono tra quelle che la collocazione del centro pasti a Braida non la vede  bene. Come non vedo bene la collocazione vicina alla Spry Dray. Per chi non ne è a conoscenza risiedo a Braida.

Vediamo una possibile collocazione, ad esempio, in una zona a vocazione artigianale e da quello che possiamo vedere capannoni in dismissione ci sono come ci sono aree che possono ospitare simili lavorazioni.

Aggiungo anche che, di fronte ad una richiesta di udienza sospensiva in discussione in questi giorni, sarebbe opportuno evitare atteggiamenti distruttivi; muro contro muro, cari colleghi non porta a nulla, se non a ulteriori scontri che minano i rapporti fra cittadini e amministrazione…..

In conclusione ai sensi dell’art. 49, comma 2, pongo questione sospensiva e quindi di rinvio della trattazione dell’argomento.

Chiedo anche il rinvio a dopo la discussione di questo “caso” nella Commissione quarta.