Il Sindaco di Sassuolo Luca Caselli ha inviato, questa mattina, una lettera aperta al Sindaco di Lampedusa Bernardino De Rubeis, come sostegno a proseguire nell’attività intrapresa a tutela dei propri concittadini nonostante l’Indagine della Procura della Repubblica a suo carico.

“Apprezzo il tuo genuino e generoso impegno per difendere la Comunità di Lampedusa e con sconcerto ho appreso – si legge nella lettera – dell’indagine aperta dalla Procura della Repubblica di Agrigento nei Tuoi confronti per una ordinanza, quella contro i bivacchi e l’accattonaggio, che nel nostro Comune è in vigore già da alcuni anni e conseguentemente regolarmente applicata e, in questo momento è in fase di revisione e aggiornamento.

Non posso che esprimerti la mia solidarietà per quanto sta avvenendo – prosegue il Sindaco – anche noi, qui a Sassuolo, siamo in prima linea per cercare di arginare l’immigrazione incontrollata e lo facciamo quotidianamente, con i mezzi che il Comune ha a disposizione, sempre e soltanto nell’interesse della Comunità. Posso soltanto immaginare il Tuo quotidiano impegno per preservare la tranquillità di un’isola stupenda che vive soprattutto di turismo e che, purtroppo, oggi rappresenta il primo baluardo dell’Europa nei confronti di un esodo che qualcuno non ha esitato a definire “biblico”; un’isola al momento lasciata sola dall’Europa stessa a lottare contro questa imponente ondata migratoria. Vietare i bivacchi e l’accattonaggio per arginare il degrado non soltanto non è un reato, ma, a mio parere, è anche un dovere che ogni Sindaco dovrebbe assumersi; forse questo non è chiaro a chi non è eletto dai cittadini e, ciò nonostante, esercita importanti funzioni “in nome del Popolo Italiano”. Se amare la propria Città e la propria Comunità è un reato, allora per questa ordinanza sono colpevole anche io, e, come me, centinaia di altri Sindaci italiani. Questo è quello che ci chiede il Popolo – conclude nella sua lettera il Sindaco di Sassuolo Luca Caselli – e noi al Popolo rispondiamo, ogni giorno, con la nostra faccia e con il nostro operato. Tieni duro, Sindaco!”