Il Consiglio dei Ministri ha approvato, ieri, il Decreto sul, cosiddetto, federalismo municipale. A parte le valutazioni politiche sulla parte che non convincono: l’invarianza del gettito e nella parte che convincono : il ripristino della capacità impositiva dei Comuni, privati, qualche anno fa, dell’unica imposta veramente federale, ICI, il tutto per effetto di una volontà politica congiunta (Visco-Tremonti), crediamo che il Decreto,come tutte le leggi,vada seguito per eventuali correzioni e qui le forze politiche ,sociali,associative devono essere attente a monitorare l’iter applicativo.

Per riportare la questione a livello di Sassuolo, il cittadino non verrà “ percosso” dal previsto aumento dell’addizionale comunale Irpef, che rimane invariata al 0,45 % e con esenzione per i redditi inferiori ad € 15.000,perlomeno per l’anno 2011.

Auspichiamo che non ci siano stravolgimenti,se non in positivo,del mercato degli affitti di case per effetto della “ cedolare secca “.

In questa sede ci interessa riprendere,per ricordare agli smemorati, la norma sulla “ imposta o tassa di scopo “

Questa possibilità,già, assegnata ai Comuni con la legge finanziaria 2007,decorrenza 01/01/2007, prevedeva di regolamentare tale imposta per destinare il gettito alla parziale copertura dei costi per la realizzazione di opere pubbliche. Il Decreto nella sua impostazione attuale , integra le possibilità di intervento della “ tassa di scopo “.

Agli atti del Consiglio Comunale di Sassuolo vi è un emendamento al bilancio di previsione 2007,presentato dai Socialisti, per regolamentare il tributo ( nel merito si parlò della costruzione di una palestra coperta per la Scuola Cavedoni da finanziare con la “ tassa di scopo “ ) Tutti sanno come la cosa andò a finire in accordo ( ? ) con la Parrocchia di Pontenuovo..

Il”no grazie” della Giunta dell’epoca è documentato.

Fin da allora (dicembre 2006 ) avevamo posto il problema di Braida ed avevamo richiamato l’attenzione delle forze politiche ed anche del “ Comitato Braida ) ,riapparso l’altra sera nella veste di organizzatore e moderatore del dibattito a senso unico ( PD – Giunta ).

Sulla stampa dell’epoca è facilmente reperibile la stroncatura della “ tassa di scopo “ da parte del Comitato Braida da noi destinata ad un progetto di risanamento del quartiere.

E’ appena il caso di accennare allo “ scopo “ della norma, che è quello di coinvolgere il cittadino,anche,con il portafoglio,per la costruzione di importanti opere pubbliche.

Ritorniamo sulla opportunità politica di un patto di legislatura per un intervento mirato sul quartiere cominciando dal sistema scolastico fortemente leso sul piano strutturale.

L’altra sera abbiamo avuto una risposta positiva da parte della Giunta,non abbiamo,ancora,sentito la voce del P.D. e nemmeno dal resuscitato Comitato Braida,riapparso per dire la “ Sua “ sulla costruzione del Centro Pasti,come non abbiamo avuto riscontro da parte delle altre forze politiche minori,presenti e non presenti nel Consiglio Comunale.

Abbiamo recentemente fatto proposte operative,ovviamente,per la caratteristica della politica locale, non prese in considerazione nel merito ed al riguardo è stata interessante la “ liquidazione “ da parte del Comitato Braida come “ gioco delle tre carte “.

Costruire il Centro Pasti al posto della sede delle Guardie Municipali, prevista, nell’area di Via S.Pietro e nell’area ex Fratti ed attuale mensa S.Carlo la scuola elementare e materna per noi è una questione di priorità.

Con il quartiere vorremmo discutere dell’assetto CISA-CERDISA, del Palazzo di via Circonvallazione, della eventuale area di risulta della scuola Vittorino da Feltre, dell’attuale Palazzo di via Adda ( Coop )…..i soldi sono finiti,visto l’indebitamento pro capite dei sassolesi ( € 1.900 ), cosa facciamo ? ci fermiamo ? noi siamo convinti di andare avanti con idee nuove.

(Partito Socialista Italiano)