Alberto Vecchi (PDL) ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale in merito alla situazione dell’ospedale di Budrio dove – riferisce – dal 2000 ad oggi, si è passati da sei primari a due. A giudizio del consigliere “se da un lato l’esigenza primaria della direzione generale dell’Ausl è da alcuni anni il contenimento della spesa, questa politica aziendale non può giustificare una scelta così penalizzante”. L’ospedale di Budrio – ricorda – ha avuto un’importante e qualificata ristrutturazione con l’apertura di una nuova ala e, grazie anche al lascito di un facoltoso cittadino budriese, per l’Azienda è stato possibile investire oltre 3 milioni di euro e dotare il nosocomio di strumentazioni costose e all’avanguardia.

Vecchi chiede alla Giunta regionale per quale motivo non siano stati sostituti i quattro primari (rispettivamente a radiologia, anestesia, otorinolaringoiatria e uno dei due di medicina), “abolendo così quattro figure determinanti per garantire e mantenere gli standard qualitativi e quantitativi raggiunti nelle rispettive unità operative”.

In particolare il consigliere chiede poi chiarimenti sulla Unità operativa di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Budrio, dove, riferisce , da oltre un anno è andato in pensione il primario e “nonostante le rassicurazioni fatte, a distanza di 12 mesi è stato promesso, ma continuamente rinviato il relativo concorso”. In proposito l’esponente del pdl vuole sapere perché non sia stato pubblicato il bando per il primariato in questione e perché “è più di un anno che l’organico medico è passato di fatto da 7 a 5 unità e vi è stata anche una riduzione dell’organico tecnico (logopedista)”.

Vecchi chiede infine quali iniziative intende adottare l’Ausl per qualificare e rafforzare l’attività dell’ospedale di Budrio.