Da tempo è in corso il dibattito relativo agli impatti degli impianti fotovoltaici sui terreni agricoli e le recenti norme regionali sono finalizzate a porre delle limitazioni per evitare situazioni di eccessivo consumo di territorio e per tutelare le aree di maggior pregio.Pur condividendo la necessità di trovare un equilibrio per tutelare il territorio agricolo da eccessi e speculazioni, riteniamo altrettanto indispensabili iniziative per promuovere il fotovoltaico sui tetti degli edifici.

Questo eviterebbe la occupazione di prezioso territorio agricolo ed i conseguenti impatti ambientali, contribuendo inoltre alla riqualificazione del patrimonio edilizio.

Gli investitori che puntano sul fotovoltaico si concentrano su impianti di medio-grandi dimensioni, perché sfruttando le economie di scala possono raggiungere il massimo profitto con la minore spesa. E’ tuttavia possibile e necessario realizzare impianti simili evitando di occupare suolo agricolo.

Ci riferiamo ad esempio ai numerosi edifici industriali e ai depositi all’aperto che, in particolare nel comprensorio ceramico, caratterizzano il territorio.

Certamente queste medio-grandi superfici sono adatte ad essere utilizzate per il fotovoltaico e, sommando insieme diversi edifici e considerandoli come un unico impianto, si possono candidare ad attirare anche gli investitori esterni interessati ad impianti di grandi dimensioni.

E’ ovvio che questa opportunità per il comprensorio va saputa cogliere, possibilmente in tempi brevi per sfruttare al meglio gli incentivi esistenti.

Riteniamo pertanto necessario che gli enti locali del comprensorio, provincia e associazioni di categoria si mettano al più presto attorno ad un tavolo per concordare come promuovere e coordinare il fotovoltaico sulle grandi superfici industriali.

Da un lato è necessario promuovere e raccogliere le disponibilità delle imprese interessate a concedere l’utilizzo dei propri tetti o superfici per gli impianti, in cambio di entrate sicure sotto forma di affitto e/o di quote di energia elettrica gratuita.

Dall’altro è necessario mettere in rete le disponibilità raccolte, per renderle più appetibili agli investitori interessati a realizzare impianti di medio-grandi dimensioni.

Risulterebbe poi particolarmente interessante cogliere anche l’opportunità derivante dagli incentivi esistenti per la bonifica dei tetti in eternit.

Si otterrebbero in questo modo solamente dei vantaggi.

Per l’ambiente, producendo energia elettrica rinnovabile senza occupare terreno agricolo.

Per il clima, riducendo le emissioni di CO2 coerentemente con il Patto dei Sindaci sottoscritto dagli enti locali.

Per le imprese, che si troverebbero entrate economiche sicure a costo zero.

Per l’occupazione, stimolando il comparto della green economy e favorendo l’insediamento nel territorio di altre aziende del settore.

Per la promozione del territorio, già conosciuto nel mondo come “piastrella valley” e “motor valley”, che potrebbe ora diventare famoso anche come “solar valley”.

Sarebbe veramente un peccato perdere questa opportunità: confidiamo pertanto che gli enti pubblici e i soggetti interessati raccolgano questo appello e si attivino in questa direzione.

(Circolo Legambiente “Chico Mendes”)