A seguito degli articoli apparsi in questi ultimi giorni sulla stampa e sui quotidiani on-line in merito alle dichiarazioni di Claudio Casolari, dopo l’incontro del 4 marzo sul libro dedicato allo scomparso Edmondo Berselli, e le osservazioni di Franco Stefani sulla situazione economica del comprensorio ceramico, Umberto Candeli, RLLSSA della ceramica Marca Corona, commenta: “La riduzione della produzione può non essere un elemento solo negativo. Ci sono aziende nel comprensorio che hanno capito per tempo in che direzione sarebbe andato il mercato e hanno dato una frenata alla produzione che si è rivelata fondamentale per restare al passo.

Non sono andate a riempire magazzini quando la richiesta diminuiva portando il sistema al collasso perché se ho un magazzino pieno devo chiudere ma hanno rivisto i numeri impegnandosi al contrario per svuotare i magazzini. Questo ha permesso di recuperare capitali che sono serviti ad ammodernare le linee produttive e a renderle competitive in un mercato sicuramente più difficile di quello di ieri.

Dopo quarant’anni di lavoro nel settore posso dire per esperienza diretta come aziende come Marca Corona e le altre aziende del Gruppo Concorde con questa strategia hanno mantenuto i magazzini al giusto livello riuscendo a reinvestire in tecnologia e gestione degli impianti produttivi, oltre che delle risorse umane. Così adesso non solo sono al passo con i tempi ma, forse, anche leggermente avanti rispetto ad altre aziende del comprensorio su tre fronti: produzione quantitativa, qualità e gestione del personale.

Punto quest’ultimo che ha visto la ricerca di collaborazione con i lavoratori per rendere meno traumatica la riduzione del personale in un contesto in cui, comunque, si sono usati al minimo gli ammortizzatori sociali. Concordo quindi con Casolari sulla necessità di una graduale riduzione dei volumi, non urlata per non creare inutili allarmismi, per non trovarsi con le mani legate.

Tante aziende del comprensorio stanno investendo decine di milioni nell’innovazione qualcosa vorrà pur dire: è facile capire che queste aziende hanno finalmente preso atto del dovere di innovare per non restare indietro rispetto alla forte concorrenza di Cina, India e degli altri Paesi che stanno investendo denari, mezzi e uomini. Solo così il valore delle persone, la creatività, la qualità e la produttività del nostro Made in Italy torneranno ad essere la forza trainante del settore ceramico, qualità che hanno da sempre fatto la differenza”.

Umberto Candeli – RLLSSA Marca Corona