La capogruppo del Pd di Sassuolo Susanna Bonettini interviene sull’intervento realizzato dalla Società di gestione patrimonio del Comune. «Gli amministratori del centrosinistra iniziarono 10 anni fa a investire ingenti risorse per eliminare tutti i semafori della città e migliorare la viabilità di Sassuolo. La Società di gestione patrimonio SGP, nella scorsa legislatura, ha praticamente completato quest’ambizioso progetto sostituendo tutti i semafori con rotonde di varie dimensioni e studiate per diversi flussi di traffico. I cittadini in pochi mesi si sono abituati alla nuova viabilità ed oggi tutti l’apprezzano.

Il Pd, però, ricorda bene i duri attacchi condotti negli anni scorsi dal centro-destra, Caselli in testa, contro le rotonde. A inizio legislatura il sindaco Caselli, nonostante i risultati evidentemente raggiunti in SGP, ha smantellato la struttura tecnica direzionale dell’azienda assegnando la totale responsabilità al dr. Paolo Maleti.

SGP in questi due anni di esercizio ha realizzato un solo intervento significativo sulla viabilità: la “rotonda” attorno al palazzo cosiddetto “Gegè” al principale ingresso di Sassuolo da via Radici. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un disastro. I lavori abbandonati a metà, non realizzata l’asfaltatura e non segnata la carreggiata, un esempio emblematico dell’incapacità di programmazione e dell’incertezza progettuale di questa giunta.

Sono soprattutto le scelte fatte sui raggi dei percorsi e sulle precedenze a non funzionare. La viabilità era più scorrevole quando ancora era provvisoria. Adesso sono tornate le lunghe code che l’eliminazione del vecchio semaforo di via Radici in Monte aveva cancellato del tutto. I pedoni rischiano a ogni attraversamento perché il passaggio pedonale è troppo vicino all’uscita della rotonda e non è stata realizzata una protezione sul marciapiedi di fronte ai negozi. La corsia esterna non è utilizzata perché non è stata progettata in linea retta con la rotonda e perché spesso macchine parcheggiate fuori dalle strisce ostruiscono il passaggio (mai visto un vigile nei paraggi).

Ma, ribadiamo, lo sconcerto maggiore deriva dallo stato totale di abbandono dell’area. Paolo Maleti ritiene di aver eseguito un buon progetto? E’ stato sul posto a verificare il suo lavoro? Ha qualche idea per migliorare o per lui va bene così? Abbiamo atteso due anni per vedere all’opera la nuova SGP. Ora il tempo del rodaggio è esaurito; chiediamo ad SGP di affrontare e risolvere il problema creato con la nuova rotonda “Gegè” a tutti gli automobilisti e a tutti i pedoni che ogni giorno utilizzano quel percorso».