La distribuzione si combina, di necessità e virtù, con la società nella quale opera. Per questo Confcommercio considera il rapporto tra la città e il servizio distributivo come tema basilare nell’evolversi della società locale. Temi che vanno colti conoscendo e vivendo il territorio, dice Carlo Galassi Presidente provinciale di Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom Modena.

Non a caso l’iniziativa che Confcommercio è in procinto di lanciare, titolata Dove c’è Commercio c’è Vita, è sostenuta da BPER, Banca alla quale va riconosciuto il merito di aver conservato, pur raggiungendo dimensioni nazionale, la caratteristica di Istituto territoriale.

Una sensibilità che si esprime solo conoscendo le dinamiche economiche e sociali che caratterizzano le nostre città e i nostri paesi. In effetti l’iniziativa si pone l’obiettivo di rinsaldare il rapporto tra il commercio tradizionale e il consumatore, puntando a dare risalto alla relazione intima che unisce i negozi ai centri storici, ma anche ai quartieri e alle periferie, come ai paesi della montagna e della pianura.

Dove c’è Commercio c’è Vita prevede la distribuzione ai negozi di un Kit comprendente una vetrofania da applicare alla vetrina, un display che riproduce l’immagine dell’iniziativa e un block – notes da distribuire ai consumatori – clienti dei singoli punti vendita.

L’emblema della proposta è la famiglia e l’ispirazione è la tranquillità che ispira una città vivacizzata, ma anche rassicurata, dalla presenza della distribuzione commerciale.

L’iniziativa, il cui avvio è previsto nelle prossime settimane – conclude Carlo Galassi Presidente Provinciale Confcommercio – rappresenta l’inizio di un percorso su cui basare il recupero del ruolo primario che riveste la distribuzione al dettaglio di tipo tradizionale per la società civile nel suo complesso. Un ruolo che un malinteso primato di altre forme distributive ha messo in forse, ma che va recuperato nell’interesse di tutti i cittadini.