Una tre giorni, da giovedì 14 a sabato 16 aprile, organizzata dal prof. Ernesto Caffo, direttore della Cattedra di Neuropsichiatria infantile della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, per parlare dei bambini e degli adolescenti che scompaiono, sono vittime di abusi, maltrattamenti, terremoti e altri traumi.

Si comincia giovedì 14 aprile alle ore 9.00 presso la Camera di Commercio di Modena (via Ganaceto 134, Sala Leonelli) col convegno dal titolo “Dalle indagini sul reato al trattamento delle vittime di abusi e situazioni di scomparsa. Nuove competenze per interventi più efficaci” e si continua venerdì 15 e sabato 16 aprile trasferendosi all’Hotel Fini (Via Emilia Est) col corso “La terapia cognitivo-comportamentale centrata sul trauma dei bambini, degli adolescenti e delle loro famiglie”.

Il primo appuntamento rappresenta l’occasione per un confronto tra criminologi, medici legali, psichiatri e neuropsichiatri infantili, psicologi, magistrati, avvocati e altri professionisti impegnati nelle indagini, nella valutazione e nell’intervento in casi di abuso e pedofilia. Hanno confermato la propria presenza il Sindaco di Modena prof. avv. Giorgio Pighi, il Prefetto di Modena dott. Benedetto Basile ed il Prefetto dott. Michele Penta, Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, oltre a rappresentanti del mondo accademico sensibili al tema dell’incontro.

“I casi di bambini e adolescenti che scompaiono o sono oggetto delle violenze sessuali di adulti quasi quotidianamente sono presenti nelle pagine di cronaca del nostro Paese – ha spiegato il prof. Ernesto Caffo – La complessità di queste situazioni necessita di professionisti sempre più preparati, in possesso di specifiche conoscenze e competenze. È ormai indispensabile conoscere le tecniche, le metodologie e le procedure di indagine e di intervento più efficaci e innovative. Al di là delle competenze dei singoli, poi, è necessario un coordinamento tra le diverse figure professionali coinvolte. Per questo da anni la mia cattedra si occupa di questi temi, organizzando non solo convegni e seminari utili a stimolare il dibattico ma anche corsi di formazione e master che puntano a formare i migliori professionisti”.

Al seminario farà seguito un corso di formazione di due giornate – il 15 e il 16 aprile – sulla Psicoterapia Cognitivo Comportamentale centrata sul trauma (TF-CBT) che si rivolge a psichiatri, neuropsichiatri infantili e psicologi.

I docenti di questo corso saranno la prof.ssa Judith Cohen e il prof. Anthony Mandarino, che insegnano alla Drexel University College of Medicine e operano presso l’Allegheny General Hospital di Pittsburgh, esperti molto noti nel trattamento dei bambini e degli adolescenti vittime di abusi, il cui protocollo di Terapia Cognitivo Comportamentale focalizzata sul trauma (TF-CBT) rappresenta uno dei pochi interventi evidence-based in questo settore.

Il protocollo della Psicoterapia Cognitivo Comportamentale focalizzata sul trauma (TF-CBT) è stato sviluppato negli Stati Uniti proprio da Judith Cohen, Anthony Mannarino ed Esther Deblinger ed è il più noto trattamento cognitivo comportamentale per bambini e famiglie che si trovano a dover affrontare eventi di vita traumatici (ad esempio, un abuso sessuale). La sua efficacia è supportata- peraltro – da studi scientifici. In questo training di due giorni saranno approfondite le diverse componenti di questo protocollo psicoterapeutico, ovvero il lavoro sui pensieri, le emozioni ed i comportamenti legati all’evento traumatico, e la sua utilità nella cura di diversi disturbi tra i quali Disturbo Post Traumatico da Stress, Depressione e altri Disturbi d’Ansia.

“Questo Convegno – ha commentato la prof.ssa Gabriella Aggazzotti, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia – tocca un tema particolarmente delicato, che deve essere affrontato tenendo conto degli aspetti emozionali e di comunicazione legati a questi eventi, quando la cronaca li porta a conoscenza del grande pubblico. Proprio per queste caratteristiche, che connotano le tematiche di questo convegno, è necessario un approccio scientifico rigoroso, che tenga conto dei risultati <<evidence based>> in termini di efficacia dell’approccio terapeutico, ed un impegno alla formazione dei professionisti che sono dedicati a questo compito. Ricerca e formazione, oltre a prestazioni assistenziali, sono le attività istituzionali della Facoltà di Medicina e Chirurgia: questo Convegno, e il corso di formazione che segue, dimostrano l’impegno dell’Ateneo e dei sui docenti nell’assolvere al meglio questi compiti preparando professionisti adeguati all’impegnativo e delicato ruolo che dovranno svolgere”.