L’allargamento del Pronto Soccorso di Carpi è una buona notizia, e sono lieta che si preveda anche la contemporanea ristrutturazione del comparto operatorio: l’uno senza l’altro sarebbe inutile. Del resto il Pronto soccorso cittadino ha registrato nel 2010 circa 40.000 accessi,numeri importanti, e sarebbe una Cattedrale nel deserto, se non ci fossero adeguate sale operatorie per intervenire tempestivamente.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, e bisogna rendere merito di questo, per il territorio, ha fatto e sta facendo la sua parte, con un forte investimento, ancora più significativo se considerato nel contesto economico attuale.

Non posso però non sottolineare con un po’ di amarezza le osservazioni di Gianfedele Ferrari, che sento di poter condividere: oggi ci troviamo a dover intervenire continuamente su un ospedale che è ormai insufficiente, e più di tanto non ampliabile, per la sua collocazione cittadina. Se invece di Baggiovara si fosse pensato ad un progetto a Limidi di Soliera, o comunque a Nord di Modena, oggi non saremmo qui a parlare di integrazioni fra due ospedali identici, Policlinico e Baggiovara, ma avremmo avuto una struttura di alto livello per la Bassa.

Credo, comunque, che la battaglia comune, e mi piacerebbe fosse bipartisan, sia quella del nuovo ospedale di Carpi, anche se si farà tra dieci anni, che il territorio tutto deve cercare di far inserire nel documento di programmazione del PAL.

E’ questa la sfida. Ed è adesso.

(Prof.ssa Giuseppina Baggio, Consigliere comunale – PDL Carpi)