Un sistema di prevenzione e gestione dei rischi costieri da mareggiata con un nuovo sistema di allerta che coinvolga Arpa, il Servizio geologico regionale e l’Agenzia di protezione civile. Mercoledì 8 giugno a Riccione saranno presentati i risultati della sperimentazione, relativa allo studio dell’impatto delle tempeste marine, condotta lungo la costa emiliano-romagnola dalla Regione nell’ambito del Progetto europeo Micore (Morphological impact and coastal risks induced by extreme storm events).

Micore è il primo progetto europeo di ricerca, finanziato nell’ambito del 7° Programma quadro, che ha prodotto un prototipo di sistema di allerta che potrà essere adottato dai paesi europei permettendo di prevedere l’impatto delle mareggiate sulle coste. Il progetto ha integrato discipline diverse: la meteorologia, la geomorfologia, l’oceanografia, l’ingegneria costiera per lo studio e la gestione degli impatti socio-economici.

Le aree di studio e sperimentazione sono state nove e hanno coinvolto tutte le nazioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo, l’Atlantico, il Mare del Nord, il Mar Baltico e il Mar Nero. Per quanto riguarda l’Italia è stato studiato tutto il litorale emiliano-romagnolo con un monitoraggio specifico nella zona compresa tra Savio e Lido di Dante.

Il progetto, oltre alla Regione Emilia-Romagna, ha coinvolto sedici partner fra i quali l’Arpa, l’Università di Ferrara (coordinatrice del progetto), numerosi istituti di ricerca e università di Portogallo, Spagna, Francia, Belgio, Inghilterra, Polonia, Bulgaria e Olanda.

La conferenza finale di Micore si terrà mercoledì 8 giugno alle ore 8,30 nel Palazzo del Turismo a Riccione (piazzale Ceccarini, 11). Nel corso dei lavori sarà distribuito il catalogo “Le mareggiate e gli impatti sulla costa dell’Emilia-Romagna dal 1946 al 2010”.