La Kale Italia ha firmato ieri 19 luglio il contratto di affitto del ramo aziendale delle industrie Fincuoghi relativo al sito produttivo di Borgotaro e ai magazzini, alla logistica e agli uffici amministrativi di Sassuolo e Fiorano. Alla fase preliminare dell’affitto – rende noto Kale Group –  seguirà la definitiva acquisizione dello storico gruppo ceramico con base a Sassuolo – nel caso in cui il concordato venga approvato dal tribunale – garantendo in questo modo la salvaguardia di 261 lavoratori, come da accordi raggiunti con le rappresentanze sindacali del territorio.

La presidente del gruppo Kale, ieri a Bologna insieme alla prima linea del management del gruppo Kale, ha commentato positivamente la sigla del contratto d’affitto con la quale prende corpo l’obiettivo di ripresa dell’attività produttiva: ‘’Siamo soddisfatti del risultato raggiunto che consente, a partire da oggi, la presa in consegna da parte della Kale Italia degli stabilimenti e la riattivazione immediata del ciclo di produzione. E’ nostro interesse impegnarci da subito per sostenere il rilancio del marchio Fincuoghi sul mercato – ha aggiunto Okyay – attraverso un piano industriale che prevede investimenti per nuovi impianti e tecnologie per l’innovazione di prodotto’’.

Okay ha ricordato che il percorso fatto fino ad oggi è anche frutto della collaborazione delle istituzioni locali e regionali che hanno accolto favorevolmente l’interesse del gruppo Kale – terzo produttore europeo nel settore ceramico – mostrando segnali di sostegno all’ipotesi di acquisizione dei marchi Fincuoghi.

“Ringrazio le autorità locali e regionali che abbiamo incontrato personalmente in questi mesi per presentare il nostro gruppo e il piano di rilancio industriale – ha aggiunto infine Okyay – . Guardiamo fiduciosi il futuro nell’attesa che il tribunale approvi definitivamente la proposta di concordato per poter lavorare con concretezza al progetto di rilancio che in un’ottica di lungo periodo, mira a far diventare la vallata di Borgotaro un tassello importante nella strategia di internalizzazione del gruppo” .

L’operazione si è conclusa con l’assistenza legale degli avvocati Pietro Buccarelli, Camilla Nordera e la Dott.ssa Elisa Ambrosini dello Studio Gianni Origoni Grippo & Partners.