A Carpi, in Piazza Garibaldi, martedì 9 agosto sono di scena gli Oci Dok, gruppo composto da Francesco Diodati (chitarra), Alessandro Lanzoni (piano), Gabriele Evangelista (contrabasso) ed Enrico Morello (batteria).

Il tratto distintivo del gruppo sta nella giovane età dei componenti ma anche nella loro già rilevante notorietà, tutti quanti già avviati sulla strada di una luminosa carriera professionale e con alle spalle eccellenti collaborazioni. Il gruppo propone brani e arrangiamenti originali, con qualche incursione nel repertorio monkiano, nella più totale adesione all’estetica del jazz contemporaneo di area newyorkese, con freschezza di idee e di esecuzione. La sintonia e il linguaggio sicuro e collaudato di quattro musicisti dalla già matura personalità tengono le fila di un discorso musicale completamente condiviso che dà origine a una modalità espressiva raffinata e personale, artistica a tutti gli effetti, proveniente da una ricerca caratterizzata da gusto melodico contemporaneo e libertà formale.

Alessandro Lanzoni Best Young Soloist a Parigi, nell’ultimo concorso internazionale Martial Solal, la più prestigiosa fra le competition jazzistiche dedicate al pianoforte, secondo nel Top Jazz 2010, il referendum della rivista Musica Jazz, nella categoria riservata ai migliori nuovi talenti, a 19 anni Alessandro è la nuova realtà della scena jazzistica italiana. Si è avvicinato al jazz attraverso l’ascolto di grandi maestri dello strumento, da Earl Hines a Bud Powell sino a Bill Evans, ed è un artista in fase di costante crescita, attualmente orientato verso una sintesi della grande tradizione che va dal bebop agli anni ’60, ma tiene conto della linea europea del jazz e presenta un gusto melodico assolutamente contemporaneo, che si evidenzia nella sua vena compositiva.

Francesco Diodati è il prototipo del jazzista moderno: dotato tecnicamente, musicalmente colto, voglioso di migliorarsi attraverso lo scambio con musicisti altrettanto preparati, in grado di guardare al futuro attraverso l’intreccio incondizionato di generi e stili. Il suo riferimento principale è il jazz moderno che si è sviluppato a New York negli ultimi dieci-quindici anni: Kurt Rosenwinkel, Mark Turner, David Binney, Adam Rogers, musicisti che stanno innovando la scena del jazz e della musica d’avanguardia. Eleganza ed equilibrio e varietà di atmosfere caratterizzano le composizioni di questo giovane chitarrista che utilizza in modo sapiente l’elettronica e che predilige il dialogo con i compagni di palco, con un atteggiamento a totale servizio della musica.