“Il Comune di Modena ha fatto i conti sulla manovra economica a partire dal decreto legge del Governo, che ci auguriamo venga profondamente modificato dal Parlamento. I 60 milioni di euro che verrebbero a mancare alla città nel biennio 2011-2012 – metà di tagli e metà di risparmi da mettere a disposizione del ministero dell’Economia per la riduzione del debito pubblico – sono una cifra insostenibile. In questa fase, pertanto, non stiamo pensando ad alcuna manovra di bilancio, in attesa che nel dibattito parlamentare prevalga la ragionevolezza. Se, invece, il Parlamento dovesse confermare il decreto, dovremo affrontare tagli e risparmi per la cifra che abbiamo indicato”.

La Giunta comunale di Modena replica alle osservazioni avanzate dal capogruppo consiliare del Pdl, Adolfo Morandi.

“E’ irresponsabile giocare con i numeri e con le cose serie – osserva la Giunta – perché la situazione è molto difficile e va affrontata con correttezza, precisione e conoscenza delle situazioni reali. Nella più rosea delle aspettative, la parte delle proposte di Morandi che potrebbe avere un senso compiuto andrebbe comunque pianificata su più anni, consentirebbe di ottenere al massimo un risparmio di 15 milioni, mentre sulla base del decreto del Governo a Modena ne servono subito 60”.

“Sono sbagliati – prosegue la Giunta – anche i numeri comunicati dal Pdl”. I dirigenti del Comune di ruolo e a tempo determinato sono 36 (erano 50 nel 2002) e nel giro di un decennio sono diminuiti del 28%, con un numero medio di dipendenti per dirigente che è passato dal 38,38 del 2002 al 51,86 del 2011.

I dipendenti a tempo indeterminato sono inoltre 1867 e non 2100. “Come si può notare – osserva la Giunta – la tendenza è alla progressiva diminuzione, anche perché chi va in pensione non viene quasi mai sostituito per effetto delle norme attuali che consentono di assumere solo il 20% di chi lascia il lavoro. Su questo aspetto, tuttavia, nessuna persona responsabile può ‘far festa’ perché si tratta di posti di lavoro in meno e di una drastica riduzione della capacità di risposta ai bisogni. Senza nulla togliere alla imprescindibile esigenza di perseguire la massima razionalizzazione anche riorganizzando uffici e servizi, è tuttavia demagogico e irrispettoso affermare che si potrebbe fare con la metà dei dipendenti, come lascia intendere Morandi”.

Sempre a giudizio della Giunta, “è piuttosto singolare che il Pdl proponga da un lato di dare spazio al volontariato e dall’altro di mortificarlo tagliando i contribuiti alle associazioni. Nessuno ha dato o dà denaro a ‘pioggia’, anche perché in moltissimi casi – dai Comitati anziani alle attività sportive, da quelle assistenziali e quelle socio-sanitarie – i volontari offrono veri e propri servizi e rappresentano una parte del welfare locale”.

Per quanto riguarda gli affitti passivi, “la cifra reale è meno della metà di quella che afferma Morandi, cioè si assesta su 3 milioni 470 mila euro; negli ultimi due anni sono stati ridotti di oltre un quarto e il Consiglio comunale ha già approvato un piano che prevede di dimezzarli nei prossimi tre. Un’ulteriore annotazione riguarda la correttezza dell’operato dell’Amministrazione: gli appalti sono sempre pienamente rispettosi della rigorosa normativa in materia ed è quindi inaccettabile l’affermazione secondo cui il Comune tenderebbe a favorire alcune imprese rispetto ad altre. Sarebbe dunque bene – conclude la Giunta – evitare le affermazioni gratuite, le cifre sbagliate e le soluzioni miracolistiche senza fondamento”.