A partire da oggi, nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini l’Agenzia di Protezione Civile dell’Emilia-Romagna – attraverso una comunicazione ufficiale – ha attivato lo stato di attenzione idrico. Il provvedimento è legato alla diminuzione del volume d’acqua della diga di Ridracoli che presumibilmente – considerati i prelievi dell’ultima settimana che si attestano su valori giornalieri pari a 120 mila metri cubi – si abbasserà a 9 milioni di metri cubi corrispondenti allo stato di attenzione tra il 29 e il 30 settembre prossimi. Oggi è stato registrato un volume pari a 9 milioni e 415 mila metri cubi.

Per fronteggiare la situazione è stata attivata la Cabina Tecnica regionale di regia ma soprattutto disposta una progressiva e ponderata diminuzione dei prelievi dall’invaso di Ridracoli.

Le azioni messe in campo in tal senso riguardano: la riduzione graduale della pressione in rete; la graduale attivazione dei prelievi dai pozzi; l’implementazione dell’interconnessione tra le reti idriche; l’attivazione dell’impianto di attingimento dal fiume Bidente appena il livello e le portate del corso d’acqua lo consentono; la messa in funzione dei potabilizzatori mobili; la predisposizione di una campagna di informazione per il risparmio della risorsa idrica e delle conseguenti misure di competenza degli enti locali; la valutazione della eventuale necessità di deroghe ai parametri di potabilizzazione delle acque, con particolare riguardo ai cloriti ed al manganese.