“Mi ricordo le sue origini quando la sua abilità nel riparare le carrozzerie danneggiate negli incidenti stradali lo ha portato ad acquisire una “ manualità” ad altissimo livello. Una qualità personale che ha saputo trasferire ai suoi più stretti collaboratori realizzando una struttura complessa in grado di essere un’eccellenza nel settore. Amava il suo lavoro. Anche quando aveva lasciato gli strumenti del mestiere aveva continuato ad essere un maestro. Sino all’ultimo è stato attento osservatore e prodigo di consigli per i suoi collaboratori. La sua parola, l’opinione su una soluzione stilistica era sempre ascoltata con molta attenzione – così Angelo Orlandi presidente dell’Automobile Club Modena ricorda Sergio Scaglietti –C’è un sostantivo, battilastra, “sconosciuto” ai giovani d’oggi che sentono solo parlare di stampaggio delle lamiere. Il battilastra è colui che sa trasformare una piatta ed inerte lamiera in un opera d’arte, ovvero nella carrozzeria di una vettura. Scaglietti sapeva dare emozioni. L’alto livello qualitativo ed emozionale, alla base della Carrozzeria Scaglietti, convinse l’ing. Enzo Ferrari ad iniziare una collaborazione che si è poi consolidata nel tempo con la realizzazione di vetture che lo hanno reso famoso nel mondo. Sino ad un’annetto fa lo incontravo tutti sabati pomeriggio al Club del Sandrone. Tra una partita e l’altra lo vedevo uscire per fumare sul pianerottolo delle scale. Era l’ennesima sigaretta della giornata”.