Nel processo di verticalizzazione delle scuole dell’obbligo modenesi, che si sta svolgendo sotto la responsabilità dei Comuni, l’obiettivo posto dalla Provincia di Modena è quello di «salvaguardare le autonomie presenti». Lo afferma l’assessore provinciale all’Istruzione Elena Malaguti sottolineando che la Conferenza provinciale di coordinamento ha deciso nei giorni scorsi «il congelamento delle autonomie che, sulla base delle decisioni dei Comuni, dovessero venir meno: al momento sembra siano quattro (due a Modena, una a Carpi e una a Sassuolo; più Finale che aveva già perso i requisiti sulla base del decreto governativo), ma si tratta di un processo da affrontare con gradualità in tre anni al termine dei quali contiamo di mantenerle tutte».

I Comuni, infatti, stanno decidendo il piano di dimensionamento per la definizione degli istituti comprensivi del proprio territorio (autonomie scolastiche che comprendono materne, elementari e medie) sulla base delle indicazioni del governo, ma non necessariamente l’operatività scatterà nel 2012 visto che la Regione consente di realizzare il piano in un percorso di tre anni.

«Puntiamo a salvaguardare il più possibile il numero delle autonomie – aggiunge l’assessore Malaguti – anche perché la realtà modenese è già considerata sottodimensionata rispetto al numero degli studenti e le tendenze sono in aumento. Inoltre, contiamo di ottenere nuovi Centri per l’istruzione degli adulti (Cpa)».