Aiutare il continente nero, ricco di risorse e cultura ma, in moltissime zone, in balia della più assoluta povertà, è sempre stato il compito di Africa Libera, associazione di volontariato ospitata all’interno della struttura di via Peruzzi. Aiutare non significa, però, fornire soltanto gli aiuti di prima necessità – cibo, vestiti, medicinali. Certo, vi sono anche queste tra le tipologie di intervento di Africa Libera, che si prefigge però anche un altro, forse più ambizioso scopo: quello di fornire alle popolazioni che assiste il know-how sufficiente per essere indipendenti e poter prendere in mano le redini del proprio destino. Per fare questo, la strada maestra passa per l’alfabetizzazione, anche quella informatica. Un compito sicutamente non facile, ma meritorio.

La cultura dell’altro gira sul web: è questo il nome del progetto che sta aprendo diverse sale multimediali in Ghana, per mettere in contatto i giovani africani con i ragazzi degli istituti superiori carpigiani. Ora, anche grazie alla mediazione posta in essere dalla Fondazione Casa del Volontariato, l’associazione carpigiana ha potuto ricevere in donazione dal notaio Paolo Vincenzi, tredici computer.

“Gli strumenti saranno destinati alla computer room della scuola di Nkoranza, che si trova in Ghana, a circa 400 km dalla capitale Accra – commenta il Presidente di Africa Libera Marino Malaguti – dove i ragazzi della nostra associazione intendono creare, nella computer room, una biblioteca digitale per una cittadina che, compreso il circondario, tocca i 140mila abitanti, dove però sono presenti pochissimi libri”.

I computer partiranno con il nuovo anno. “Per noi questa donazione è importante – continua Malaguti – per far sì che i ragazzi africani abbiano almeno una piccola possibilità di riscatto, con strumenti il più possibile simili a quelli utilizzati dai giovani italiani”.