400 anni della dinastia Pico in una grande mostra che, per la prima volta, racconta in modo esemplare la vita di una piccola ma importante Signoria come quella mirandolese, nel contesto dell’Europa dell’epoca. Sarà inaugurata venerdì 16 dicembre alle ore 18, presso il Castello Pico di Mirandola, “Cronaca della nobilissima famiglia Pico. Quattrocento anni di Signoria e di storia a Mirandola”. L’esposizione, che potrà essere visitata fino al 15 aprile 2012, occupa diverse aree del Castello e rientra nelle celebrazioni per ricordare tre date salienti della storia della famiglia Pico e di Mirandola. L’anno 1311 segna infatti il momento dell’investitura imperiale a favore della famiglia Pico quali signori del territorio mirandolese. Nell’anno 1511 si concluse il celebre assedio alla città di Mirandola condotto dalle truppe pontificie guidate da Papa Giulio II. L’entrata della famiglia Este a Mirandola avvenuta nel 1711 determina la fine della signoria dei Pico durata esattamente quattro secoli. Dal 1311 al 1711: 400 anni che saranno condensati per la prima volta nella mostra.

«Questa mostra – spiega l’Assessore alla Promozione della Città e del Territorio, Caterina Dellacasa – può essere considerata il gran finale del ricco programma dedicato alle tre date storiche della famiglia Pico. Il valore aggiunto non è solo il suo grande valore culturale, ma anche l’avere visto collaborare tantissimi volontari, storici, associazioni e professionisti del nostro territorio appassionati alla storia della propria città».

La mostra è organizzata dal Comune di Mirandola, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e dal Centro Internazionale di Cultura “Giovanni Pico della Mirandola”, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Modena, dell’Istituto per i Beni Culturali, Artistici e Naturali della Regione Emilia Romagna. Main Sponsor: Budri srl -Mirandola; Acea Costruzioni Spa; Contest srl. Hanno contribuito con la propria sponsorizzazione: Società Cattolica di Assicurazione-Agenzia di Mirandola; Armeria Lugli Giancarlo srl; Infissi Goldoni srl Mirandola; Il Chiodo Fisso S.a.s.; Studio Grafico Kina snc; SanFelice 1893 Banca Popolare Soc. Coop. p.a.; Al Meglio Tessuti di Mirandola. Hanno contribuito all’organizzazione ed all’allestimento: Polistudio Studio Tecnico Associato di Mirandola; Alchimia snc Cavezzo; Vanni Calanca. L’organizzazione della mostra è stata curata da un gruppo di lavoro composto da Cristina Arbizzani, Elena Benatti, Giovanni Benatti, Gabriella Buoli, Matteo Carletti, Luisa Franciosi, Benedetta Lugli, Claudio Sgarbanti, Gian Luca Tusini e Giampaolo Ziroldi.

L’esposizione è allestita negli spazi del Castello, edificio ristrutturato e riaperto al pubblico nel 2006. Strutturata in sezioni con una propria coerenza tematica, la mostra ha per protagonisti i membri della famiglia Pico, che conducono il visitatore lungo un itinerario storico e cronologico. L’esposizione ospita diverse opere e pezzi originali, ma ha anche un carattere virtuale, grazie alla riproduzione in formato cartaceo e digitale di dipinti, medaglie, documenti, libri ed altre immagini che consentono una ricostruzione ideale e ipotetica, e se vogliamo anche materialmente impossibile oggi, della corte dei Pico a Mirandola.

Le sette sezioni

Sezione I: “Signori e Principi della Mirandola. La Famiglia al governo della Città” presso la Sala Mostra piano terra con opere, ritratti, documenti e testimonianze da Francesco I, signore investito del potere dall’ imperatore Arrigo VII a Francesco Maria Pico, ultimo duca di Mirandola morto in esilio in Spagna. Sezione II: “I segni del potere: scacchiere, aquile e leoni. Araldica di casa Pico”. presso il corridoio Sala Mostre, piano terra. Esso contiene l’evoluzione dell’araldica della famiglia in documenti che testimoniano la manifestazione visiva del potere. Sezione III: “Col ferro e col fuoco. Le armi dei Signori”. presso la sala delle prigioni. I Pico praticarono assiduamente il mestiere delle armi, come nobili signori anche a fianco delle grandi dinastie d’Europa. In questa sezione sono raccolte antiche e preziose armi dal Trecento al Settecento. Sezione IV: “I Pico, la loro corte e gli altri Signori. Affari, rapporti e questioni nella vita e nel governo”. In questa sezione, all’interno della Galleria della Duchessa, sono conservate interessanti ed assai preziosi documenti che testimoniano la vita della famiglia Pico nell’ambito delle azioni di governo e in rapporto alle altre signorie vicine. Sezione V: “In questa reggia loco non v’è che non traspiri onore. Lo splendore della corte”. presso la Loggia Nord. I Pico furono molto attenti a promuovere la corte anche quale strumento per testimoniare il prestigio e il fasto del casato. In questa sezione sono raccolte alcune splendide opere che suggeriscono lo splendore in cui visse ed operò la nobile famiglia mirandolana. Sezione VI: “Nello studiolo. La biblioteca e i libri dei Pico”. presso la Galleria Nord, Fondazione Cassa di Risparmio. Nella sezione viene ricostruito una sorta di “studiolo”, ovvero di biblioteca di famiglia. Tornano per la prima volta libri che un tempo facevano parte della biblioteca della Reggia e s’intende dare conto dell’attenzione riservata alla cultura ed al sapere da parte di una famiglia alla quale appartenne uno dei geni del Rinascimento, Giovanni Pico. Sezione VII: “Dall’oppido quadrangolare alla città ottagonale. Quattrocento anni di città” presso la Sala Collezione Costantini. La città è un perfetto indicatore dell’evoluzione storica della signoria. In questa sezione sono raccolte bellissime e rare carte e mappe che testimoniano lo sviluppo urbano della Città.