“Ci aspettavamo un segno di attenzione per la linea ferroviaria Mantova – Modena. Purtroppo questo segnale non c’è stato e si continua a trascurare in modo ingiustificato una linea intensamente utilizzata e che serve, per quanto riguarda il territorio carpigiano, un bacino che conta oltre 70 mila abitanti”.

Non nasconde la sua delusione l’on. Manuela Ghizzoni per la totale assenza di novità nel nuovo orario ferroviario invernale, facendosi anche interprete del pensiero dei numerosi utenti e delle istituzioni cittadine, che anche recentemente sono scese al fianco del Comitato pendolari per sostenerne le rivendicazioni.

“Tutti attendevamo un gesto di disponibilità da Trenitalia, indirizzato a migliorare le coincidenza da/per Bologna e Piacenza e almeno ad anticipare il treno mattutino (il 20703) che “regolarmente” arriva a Modena in ritardo e così impedisce ai lavoratori e agli studenti il puntuale ingresso a scuola e nei luoghi di lavoro – spiega la deputata del PD – Sono stati invece totalmente disattesi gli appelli lanciati dagli studenti e le richieste circostanziate del Comitato utenti, che non possono sopportare oltre ritardi e disservizi. Tutti sono consapevoli della grave difficoltà in cui versa il trasporto pubblico locale, il cui fabbisogno – quantificabile in 1900 milioni di euro – purtroppo è stato in modo molto parziale coperto dal Governo precedente con la disponibilità di soli 400 milioni, mentre il decreto salva-Italia ha disposto che le regioni possano recuperare risorse da un’accisa sui carburanti – conclude Ghizzoni – ma così non ci siamo: perfino le minime richieste di spostamento di orario non sono state accolte da Trenitalia. Ciascuno deve fare la propria parte, incluse Regione e Fer, affinché gli utenti della tratta Carpi-Modena non siano più figli di un Dio minore”.