Con i voti favorevoli di PDL, Gruppo Misto, Lega Nord, Lista Civica per Sassuolo, e del Sindaco, e i voti contrari di PD, Lista civica per Pattuzzi, e l’Astensione del Consigliere Basile dell’IDV, il Consiglio comunale di Sassuolo ha adottato, nella seduta serale di martedì 20 dicembre, la variante al RUE (Regolamento urbanistico edilizio) del Comune di Sassuolo.

I principali contenuti della variante

Con la variante adottata il regolamento comunale viene adeguato sia alle modifiche contenute nella variante al PSC adottata dal consiglio comunale il 6 dicembre scorso, sia alle disposizioni del Piano Territoriale provinciale (PTCP), in tema di sostenibilità ambientale e tutela delle risorse idriche, sia al regolamento regionale in materia di urbanistica ed edilizia, aggiornato nel 2010.

“Inoltre, nella variante al regolamento comunale, pur nel rispetto dei limiti imposti dalla Regione – ha spiegato l’Assessore all’urbanistica Claudia Severi illustrando il documento – abbiamo voluto introdurre alcune modifiche nell’ottica della semplificazione, per rendere più semplici e razionali le disposizioni contenute del regolamento e per garantire una maggiore flessibilità nella gestione delle pratiche per gli interventi urbanistici”.

Per gli insediamenti produttivi, con la variante vengono ampliate le percentuali dei cosiddetti ‘Usi complementari’ ammissibili, per ampliare la possibilità nella scelta delle attività insediabili. In questo ambito le 5 norme contenute nella precedente versione del regolamento sono state unite in una sola norma.

Per gli insediamenti agricoli, sono stati cambiati i paramenti di superficie per la realizzazione di fabbricati di servizio, come ad esempio stalle e fienili.

In ambito residenziale, le modifiche introdotte hanno riguardato la salvaguardia delle dotazioni minime di servizio per ciascun immobile che vengono escluse dal calcolo della superficie complessiva. In pratica garage e cantine interrati fino a 20 metri quadrati non vengono più quantificati come superficie accessoria.

Per quanto riguarda l’obbligo di reperire le aree destinate a verde pubblico negli interventi su singoli lotti, alla luce del fatto che le aree da cedere risultano normalmente di piccole dimensioni e non funzionali alla pubblica funzione, è stata prevista la possibilità di monetizzazione per quote maggiori di quelle attualmente consentite, anche in ragione del fatto che le somme introitate devono essere destinate all’attuazione di un organico piano dei servizi.

Il dibattito

In sede di dibattito e di dichiarazioni di voto sull’adozione della variante, il gruppo PD, per voce del Consigliere Sonia Pistoni, ha espresso critiche e perplessità rispetto alle “modifiche sulla dimensione minima degli alloggi di nuova costruzione e la mancanza di contenuti rispetto ad impegno reale in materia di destinazione e tutela del verde pubblico e di interventi per il risparmio energetico, elementi già sollevati dal gruppo del Partito Democratico in sede di discussione della variante al PSC del 6 dicembre”.

Apprezzamento alla variante è stato espresso dal Capogruppo del PDL Ugo Liberi: “Positivo lo sforzo ed il risultato ottenuto nell’ottica di una semplificazione dello strumento urbanistico e per le modifiche apportate in tema di parcheggi interrati che devono essere incentivati e non il contrario”. Parere condiviso anche dal Consigliere del Gruppo Misto Andrea Gandini, dal Consigliere della Lega Nord Lorenzo Lorenzi, per il quale è positivo “lo sforzo verso una maggiore sburocratizzazione” e del Consigliere del PDL Massimo Benedetti per il quale “la riorganizzazione degli uffici e la revisione degli strumenti edilizi poco chiari e flessibili del passato, sta portando al positivo risultato di aumentare sia il numero delle pratiche presentate e gestiti sia i relativi oneri urbanistici”.

“Anche la variante al Rue, così come quella adottata recentemente relativa al PSC – ha affermato l’Assessore Severi nella replica a conclusione del dibattito – è stata elaborata esclusivamente con personale e professionalità interne all’Amministrazione consentendo, nel totale, un risparmio di circa 200 mila euro che l’amministrazione stessa avrebbe dovuto spendere nel caso in cui avesse deciso, come le amministrazioni precedenti avevano fatto, di affidare incarichi esterni”.

La variante ad Rue non riguarda il centro storico che sarà oggetto di un ulteriore specifica variante programmata per il 2012.

(resoconto a cura dell’Ufficio Stampa del Comune)