Sono 25 i modenesi che entro la metà di gennaio frequenteranno i corsi di Lis, la lingua italiana dei segni, promossi dall’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi (Ens) con l’obiettivo di avvicinare un numero sempre maggiore di persone alla conoscenza della lingua e della cultura dei non udenti.

I corsi sono organizzati con il sostegno della Provincia di Modena che ha stanziato un contributo complessivo di 5.400 euro in assegni formativi per ridurre la quota di iscrizione a carico di ogni corsista.

I corsi, della durata di 120 ore per il primo livello (che ha 14 iscritti) e di 210 ore per il terzo (con 11 iscritti; il secondo livello non ha iscritti) sono percorsi di base utili per un utilizzo familiare e sociale del linguaggio dei segni per favorire una migliore integrazione sociale e culturale dei sordi in ambito familiare, educativo, scolastico e professionale. Ma sono anche il primo passo per la formazione di interpreti professionali, per accedere ai veri e propri percorsi di qualifica, che comportano un impegno di diversi anni, è necessario infatti aver già frequentato i percorsi di base propedeutici fino al terzo livello.

Già da tempo la Provincia di Modena gestisce l’elenco modenese degli interpreti della lingua italiana dei segni che, al quale attualmente sono iscritti con il proprio recapito 16 interpreti qualificati. L’elenco è consultabile sul sito www.sociale.provincia.modena.it.