Una bella Cec torna subito al successo, mettendosi alle spalle il derby e imponendosi al quinto set su una diretta concorrente per i play-off come la temibile Caloni Bergamo.

Se sabato scorso la sorpresa era stata l’assenza di Zaghi, questa volta le novità sono due: Busato siede indisponibile in tribuna, in panchina c’è allora Paolo Guerrieri, opposto classe 1979 di scuola Panini prelevato in settimana da Potenza e sbarcato a Carpi solo nella mattinata del match con Bergamo. In campo, opposto al regista Pedron, c’è allora Niki “Jimmy” Hendriks, per una diagonale tutta classe 1992. A completare con loro lo starting seven i martelli Lirutti e De Marco, i centrali Piccinini e Spiga e il libero Trentin. Bergamo risponde con Reggio-Daolio, Romolo-Galbusera, Milesi-Alborghetti e Pesenti.

La Cec è carica, c’è voglia di mettersi alle spalle il derby e tornare alla vittoria e la partenza è sprint, sulle ali di Hendriks e De Marco, con l’8-4 che arriva con l’errore dell’opposto ospite Daolio. Bergamo conferma sul campo quanto si è detto di lei: squadra forte e quadrata e l’8-7 se lo guadagna col cambiopalla e due murate su Lirutti, ma poi è proprio il capitano a sbloccarsi da posto 4 per il cambiopalla che spezza la rotazione e quindi è ancora lui a sparare a terra l’ace dell’11-8. E’ grande pallavolo al PalaFerrari, Bergamo si conferma squadra di lignaggio ma è Piccinini con un primo tempo vincente a rimandare tutti a sedere per il 16-14. Al rientro “Piccio” difende e De Marco con un smanacciata da beacher regala alla Cec un nuovo +3 (17-14); Lirutti ci mette l’ace del +4 (20-16) e i biancoblu volano verso la conquista di un primo set chiuso da De Marco (25-19).

Secondo set. Bergamo si ricompatta e al primo stop è avanti 7-8, ma la Cec c’è e al secondo comanda 16-13 grazie al gioco al centro, dove Piccinini e Spiga fanno la differenza. Sul 18-14 arriva anche il momento di Guerrieri per Hendriks, ma punto dopo punto Bergamo risale e soprattutto col muro impatta a quota 20 prima di spuntarla nello sprint finale (22-25) nonostante un nuovo avvicendamento Guerrieri-Hendriks.

Terzo set. Al ritorno in campo c’è di nuovo Guerrieri opposto a Pedron e si riparte proprio dal finale di secondo set, e cioè punto a punto. Bergamo è davanti 5-6 quando Molinari si rifugia nel suo primo time-out ma i lombardi scappano 6-10 con il turno di servizio di Daolio. Nelle file Cec si inceppa qualcosa nel meccanismo offensivo (8-12), ci scappa qualche errore di troppo, cosa che invece non succede nella metàcampo bergamasca. A suonare la carica è allora Spiga con due muri-meraviglia che riportano Carpi a -1 (11-12). Alla seconda sosta sono però ancora gli ospiti a guidare (14-16), che poi allungano fino al 17-21 quando Molinari richiama tutti in panchina. Bergamo però non molla un filo, Reggio fa girare a mille i suoi e la battuta di Romolo fa danni sulla linea seconda biancoblu (18-23) e la Cec si trova sotto (21-25).

Quarto set. C’è di nuovo Hendriks in campo per Guerrieri e la Cec parte forte (4-1). Il gap si allarga quando al servizio va “aceman” De Marco che con una serie di missili porta Carpi 12-3, break sufficiente a garantire senza problemi la conquista del tie-break (25-19 il finale).

Tie-break. Dove la Cec strappa subito, con Piccinini e un muro di Hendriks su Salmaso, con lo stesso Hendriks che va poi a scaraventare a terra anche il 4-1 propiziato da una difesa di Lirutti. Sul 5-2, Carpi spreca la free-ball del potenziale 6-2 e in un batter di ciglio si trova 5-4 dopo la murata di Romolo su Hendriks. Pedron rende però il favore allo schiacciatore bergamasco mettendo a segno il muro del 7-4 e poi tocca a Lirutti mettere giù l’8-4 che porta al cambio campo. Pedron si affida ai centrali e al capitano, mentre Bergamo poggia sempre su Daolio che riavvicina i suoi sul 10-9 prima di sparare sul nastro il pallone del 12-9 che rimanda la Cec a +3. Quando Hendriks difende a una mano e De Marco mette giù il 13-8 il PalaFerrari tira fuori dal frigo lo champagne, che stappa – e chi sennò – “aceman” De Marco col servizio vincente del 15-11.